sabato 16 luglio 2016

VILLA AMISTA' LUOGO DA ESPLORARE

Villa Amistà 

ovvero Byblos 

Art Hotel e Amistà33

Luogo da esplorare a tutto tondo

Villa Amistà ovvero Byblos Art Hotel e Amistà33

Con l'aiuto di Marco Perez

Con l'aiuto di Marco Perez
Vivere un’esperienza di grande gusto capita abbastanza spesso a chi lo fa di mestiere. Ciò che non accade mai è invece ritrovarsi a sperimentarla dentro un incredibile contenitore d’arte e design che è esso stesso arte pura. Se il corpo centrale risale al 1400 per opera dell’architetto Michele Sanmicheli, Villa Amistà, sede del Byblos Art Hotel è stata completata nel 1700. Ci si ritrova quindi ad ammirare opere di grandi artisti contemporanei in uno spazio di raro fascino, mentre il gioco d’impatto di colori diventa un’inarrestabile emozione da vivere guardandosi intorno. Merito della famiglia Facchini, che ha affidato ad Alessandro Mendini il progetto di realizzare qui alle porte della Valpolicella un vero e proprio museo da esplorare a tutto tondo.

Esperienza sensoriale completa all'Amistà 33

Esperienza sensoriale completa all'Amistà 33
La vista, come si può immaginare, non è l’unico dei sensi a essere appagato. È compito dello chef Marco Perez, uomo di lungo e blasonato curriculum, condurre per mano attraverso un’esperienza sensoriale completa gli ospiti di Amistà 33, il ristorante che affianca il più informale Atelier. Perez. A partire dai tavoli, concepiti per un primo contatto tattile, alle stoviglie e ai bicchieri, nulla è lasciato al caso. Proprio come la (riuscita) ambizione di annullare o ridurre al minimo ogni condizionamento formale, riportando la cucina allo stato emotivo primario, alla sensazione nuda.

 

Limonata al pomidoro e fragola per cominciare a ...

Limonata al pomidoro e fragola per cominciare a…
Ecco quindi che la “limonata al pomidoro e fragola” gioca senza inibizioni con il concetto di bacio e ci si ritrova, posate assenti, a leccare il piatto con soddisfazione e un pizzico di divertente erotismo. Caffè di scampi, finocchietto e lime è un altro piatto che ci racconta di una continua tensione alla freschezza. Allo stesso modo barbabietola e albicocca, pesca, sedano e tapioca ravviva e tiene sveglio il palato prima di un’originale, succosa battuta di manzo all’amatriciana. È con i primi che si conferma una compiuta velleità, la capacità di esprimere una mano veramente originale. Ecco allora il risotto e frutti di mare, aglio olio e prezzemolo, non il solito riso ma un’interpretazione essenziale che riporta al sapore originario attraverso l’uso sapiente di un concentrato d’alga.

Gran piatti armoniosi

Gran piatti armoniosi
Grande piatto gli spaghettoni e carote, con riccio di mare e limone. Non c’è paura di tirar fuori acidità scontrose, perché l’armonia arriva da sé e lascia una bocca perfetta. Anguria e canapa tostata, bietine e anice stellato è un attimo di grazia che prepara all’opulenza di un piccione succulento, servito con un battuto di gambero e mitigato da lampone e liquirizia.
A questo punto, prima di arrivare al dolce, un altro episodio che desta i sensi divertendoli. Bosco e muschio, menta e abete rosso è un piatto che si mangia bendati: olfatto, tatto e gusto per l’ennesima ondata di estrema vivacità. Prima di un altro piccolo capolavoro che è Bianco mandorla, una variazione sul tema del seme di mandorlo che si ritrova concentrato in più consistenze.

Si conclude giocando nell'orto

Si conclude giocando nell'orto
Si termina di nuovo giocando, con la passeggiata nell’orto: non la solita piccola pasticceria, ma un’originale rassegna di verdure candite il cui percorso è spiegato in un bel disegno curato dallo chef. 

Un plauso va al servizio, condotto con sorridente professionalità dal giovane Stefano Gaiofatto, il quale redige in itinere una carta dei vini molto ben meditata. Sei portate a 70 e 9 a 95 euro per i due menu degustazione, una spesa del tutto meritata.
Via Cedrare, 78 – 37029 San Pietro in Cariano (VR)   045 6855555    www.byblosarthotel.comreservation@byblosarthotel.com    Aperto: cena – Turno di chiusura: domenica, lunedì e martedì – Ferie: tre settimane a gennaio.

In una delle foto della gallery lo chef Marco Perez (al centro) ritratto (foto Valentina Gallimberti Ballarin) mentre viene premiato al termine della cena   "A tavola con le stelle del Nordest 2016 "

Marco Colognese

Nessun commento:

Posta un commento