domenica 22 marzo 2020

Chiusure per ora solo annunciate Perché non c’è ancora il decreto?

Chiusure per ora 

solo annunciate
Perché non c’è 

ancora il decreto?


Misure prese e apprese tramite diretta Facebook, ma senza decreto - si dovrà aspettare lunedì. 

Questa scelta rischia di confondere gli italiani, che ancora non sanno quali attività industriali effettivamente rimarranno aperte e quali no. Forse un po’ più di concretezza e un coordinamento autentico non guasterebbero.

C’è qualcosa di imbarazzante, e di strano, nella mancanza di un decreto con cui si chiudono (finalmente per molti) tutte le attività produttive non essenziali. Perché il premier Giuseppe Conte ha fatto un annuncio nella notte di sabato, fra rinvii e conferme, ma non ha precisato che le misure entreranno in vigore, forse, solo da lunedì perché fino ad allora il decreto non ci sarà? Francamente è un comportamento che non condividiamo e che non sembra adeguato alla situazione drammatica del Paese, almeno dell’Italia del nord.

Quali attività industriali rimarranno effettivamente aperte e quali no? - Chiusure per ora solo annunciatePerché non c’è ancora il decreto?
Quali attività industriali rimarranno effettivamente aperte e quali no?

Sembra più un atto di teatro per parare il colpo della stretta decisa in autonomia da Lombardia e Piemonte. Una sorta di strapuntino rispetto ad una divergenza evidente fra il Governo e alcune Regioni.

Certo, per il complicato e bizantino rapporto fra le istituzioni in Italia non è facile coordinare la più drammatica emergenza nazionale dal dopoguerra ad oggi, ma certo un po’ meno dirette su Facebook e un po’ più di concretezza e un coordinamento autentico non guasterebbero.

E quali sono le attività industriali che resteranno attive? Il Paese ha il diritto di saperlo subito, a partire dai lavoratori. Speriamo di non assistere ad una giornata di indiscrezioni e ipotesi che aggiungerebbero danni e incertezze. E come si procederà con i tamponi fatti oggi solo a chi è già grave o, chissà perché, a qualche calciatore o vip? E come avverrà la distribuzione delle mascherine che sono il nostro tallone d’Achille? E perché le tabaccherie dovrebbero restare aperte? E perché ci sono supermercati che modificano gli orari di apertura senza una decisione che vale per tutti? Speriamo che entro domani ci siano risposte ai mille quesiti degli italiani.
Alberto Lupini
direttore
Alberto Lupini

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