Una domanda che si sono posti tutti dopo l’ultimo decreto: quali attività posso davvero rimanere aperte senza rischi o sanzioni? Ecco qualche risposta a caldo all’uscita dell’ennesima legge che metta un po’ di chiarezza in questa giungla di disposizioni giornaliere.

A far luce sull’argomento è FIPE, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi a questo interessante articolo.
Sostanzialmente sono chiuse tutte le attività di somministrazione al pubblico fatta eccezione per le mense di ospedali, fabbriche o uffici in concessione che risultino aperti e a catering continuativi su base contrattuale, come possono essere quelli destinati alla fornitura di imprese di trasporto, ospedali ecc.
Chiusi anche tutti gli esercizi nelle aree di servizio, di rifornimento carburante e nelle stazioni, nelle autostrade si può vendere solo take away, rimangono aperti solo quelli posti all’interno di aereoporti e ospedali con l’obbligo della distanza di un metro.
Sospese le attività di ristorazione ma è concessa la possibilità di effettuare spese a domicilio.
Fino a quando? Al momento fino al 3 aprile.
Bartù Di Camilla Rocca