Vinitaly, 50 anni di fiera e grandi novità
Gianni Bruno: «Miglioreremo i servizi»
Il
2016 è una scadenza importante per Vinitaly, che festeggia 50
anni e si aggiorna con grandi novità, implementando i trasporti e le comunicazioni e dando accesso a un pubblico sempre più di qualità per gli espositori
anni e si aggiorna con grandi novità, implementando i trasporti e le comunicazioni e dando accesso a un pubblico sempre più di qualità per gli espositori
I 50 anni di Vinitaly sono alle porte. Nel 2016, questa fiera che oggi si presenta come la più importante al mondo, per il vino, raggiungerà il mezzo secolo di vita. È da sempre un trampolino di lancio fondamentale per questo settore, e per il prossimo aprile (dal 10 al 13) sono in cantiere alcune importanti novità, in particolare per quanto riguarda l’organizzazione, le comunicazioni e i trasporti. «Cercheremo di migliorare, per quanto possibile, i servizi e tutto quello che si svolge all’interno della manifestazione», afferma Gianni Bruno (nella foto), area manager Wine&Food di Verona Fiera e responsabile Vinitaly, Sol&Agrifood e Enolitech.

«Abbiamo studiato una strategia di comunicazione esterna - prosegue Bruno - e lo stesso abbiamo fatto concretamente all’interno: i nostri obiettivi sono migliorare i servizi, la vivibilità interna e darci da fare per rendere sempre più la manifestazione un luogo di business. Essere in fiera significa trovare il luogo d’incontro tra domanda e offerta».
Il tema delle comunicazioni rimane una faccenda spinosa: in passato ci sono stati diversi problemi con il funzionamento dei telefoni e di internet. Gianni Bruno rassicura che si tratta di «un discorso relativo ormai a tre anni fa… già l’anno successivo abbiamo lavorato al problema facendo un’analisi, da cui si rileva che per arrivare a una "crisi" bisogna giugnere a un certo numero di telefonate in contemporanea. Non siamo arrivati nemmeno ai 3/4 di queste telefonate contemporaneamente, quindi era quasi un "falso problema". Noi però lavoreremo per aumentare questo limite massimo di telefonate che arrivano nello stesso momento».

Altro problema per una fiera di questo tipo e una città come Verona, in cui si svolge la manifestazione, è quello essenziale dei parcheggi. «I parcheggi esterni - spiega Bruno - quelli attualmente disponibili, sono confermati. In più sarà messo a disposizione lo scalo ferroviario. Inoltre stiamo collaborando con gli espositori puntando più alla qualità degli invitati che non alla quantità. Noi vendiamo pochi biglietti, in realtà, e per la maggior parte di domenica e tutte le persone presenti all’interno di Vinitaly sono invitati, e dunque certificati, dagli espositori». Ma questi inviti rivolti agli amici o a eventuali stockholder degli espositori, diventano poi visitatori "comuni" per gli altri espositori presenti in fiera.
Da quest’anno, dunque, tutti i biglietti sono nominativi, «per riuscire a fornire alle aziende - precisa Bruno - nei limiti della privacy, un riscontro ancora superiore, e la massima qualità negli invitati, perché, avere 1000 invitati in meno tra i "wine lovers" comuni, vuol dire ottenere 1000 posti di parcheggio in più e meno coda. E noi, per ovviare a questo inconveniente, faremo un Vinitaly and the city ancora più grande». L’area esterna della manifestazione sarà infatti allargata, e il venerdì e il sabato, data la grande richiesta del pubblico, ci sarà "Aspettando Vinitaly". La domenica e il lunedì, a disposizione di tutte le aziende, Verona si riempie non solo di operatori specializzati, ma anche di wine lovers, e poi di tutti i veronesi che sono in attesa di Vinitaly. «Quindi coinvolgere la città - conclude Gianni Bruno - usando tre piazze in contemporanea, per noi diventa molto importante»
Italiaatavola
Nessun commento:
Posta un commento