Chiara Ferragni ha raggiunto un accordo con il Codacons e l'Associazione utenti servizi radiotelevisivi per risolvere la controversia legata alla vendita del pandoro "Pink Christmas" nel 2021. L'influencer risarcirà i consumatori che l'avevano querelata per truffa, offrendo anche una donazione di 200 mila euro a un ente che si occupa di donne vittime di violenza. L'accordo si inserisce in un contesto legale in cui Ferragni è indagata per truffa aggravata, dopo l'inchiesta avviata dal Codacons e conclusasi ad ottobre.
Caso pandoro: accordo raggiunto tra Chara Ferragni e CodaconsAccordo Ferragni-Codacons, cosa prevede
Il risarcimento dei consumatori e la donazione alle vittime di violenza, parte di un accordo elaborato dagli avvocati delle parti coinvolte, potrebbero favorire la chiusura dell'inchiesta penale che vede Chiara Ferragni indagata per truffa aggravata a Milano. Se il Codacons ritirerà le querele, la procura potrebbe rivedere le accuse. Nel 2021, le associazioni avevano avviato un procedimento che portò a una multa di 1 milione di euro per pubblicità ingannevole alle società dell'influencer e 400 mila euro per Balocco.
Nel comunicato congiunto, Chiara Ferragni e Codacons hanno espresso la volontà di risolvere le vertenze passate e instaurare un clima di collaborazione. Le due parti hanno sottolineato l'importanza della donazione, mirata a sostenere le donne vittime di violenza, tema al quale Ferragni è particolarmente sensibile. Il Codacons ha affermato che il progetto "Oltre il Silenzio" dedicato alle vittime di violenza di genere riceverà un importante contributo.
Chiara Ferragni e le indagini: cosa succede ora
Questa vicenda ha avuto un impatto significativo sull’immagine e le finanze di Chiara Ferragni. L'influencer ha perso oltre un milione di follower e ha dovuto affrontare spese legali considerevoli. Tra queste, 1 milione di euro di multa al Garante della concorrenza per la vicenda del pandoro e ulteriori risarcimenti per altri casi legati alle sue campagne pubblicitarie, a cominciare dalle uova di Pasqua. In totale, l’influencer ha versato oltre 3,4 milioni di euro, una cifra rilevante considerando il fatturato della sua società principale, la Fenice srl.
Le indagini sono partite a seguito di un esposto presentato dal Codacons a novembre 2021, coinvolgendo Ferragni, il suo ex collaboratore Fabio Maria Damato, e altri protagonisti, tra cui Alessandra Balocco, legale rappresentante della Balocco Spa. L'accusa sostiene che, tramite informazioni ingannevoli, i consumatori fossero portati a credere che una parte del prezzo del pandoro sarebbe stata devoluta in beneficenza, quando in realtà la donazione era stata già effettuata precedentemente.
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