“Artigianato è tradizione: panettone, eccellenze e biodiversità agroalimentari italiane verso la candidatura Unesco della cucina italiana”. Questo il tema della serata che si è svolta a Milano presso lo Starhotels E.c.ho-Ecological contemporary hotel. Una scelta mirata in quanto la cucina italiana e il panettone rappresentano a pieno il concetto di accoglienza e questa struttura ricettiva ne interpreta uno sviluppo all’avanguardia puntando su un’ecosostenibilità a tutto tondo.
Alfonso Pecoraro Scanio, Maurizio Bonanomi e il panettone da 5 chiliL'evento, organizzato dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Euro-Toques Italia, Starhotels, La Cucina Italiana, FedeGroup e con il supporto dei media partner Italia a Tavola, Gusto H24, Italpress e Teleambiente, ha l'obiettivo di sensibilizzare sull'importanza della cucina italiana e dei suoi prodotti artigianali, in vista della candidatura Unesco della cucina italiana.
Unesco, appuntamento per il dicembre 2025
Dopo la Dieta Mediterranea (2013) e l’Arte tradizionale del pizzaiuolo Napoletano (2017) patrimonio culturale immateriale dell’umanità riconosciuta dall’Unesco, nel 2025 sarà sotto la lente la nostra cucina, un mosaico di identità e tradizioni che si trasmette tra generazioni. Una cucina che nasce dalle famiglie e quindi vocata al non sprecare nulla, al riutilizzo del cibo e all’esaltazione dei prodotti stagionali dei vari territori.
Maurizio Bonanomi al taglio del suo panettone artigianale tradizionaleUnesco, la cucina italiana ha tutti i titoli per candidarsi
«Il panettone è uno dei simboli della tradizione gastronomica italiana – ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio, presidente di Fondazione UniVerde – Lo è diventato dal nord al sud e anche all’estero. Oggi connetterlo all’attività che stiamo svolgendo per difendere i prodotti tipici e le eccellenze – il panettone è anche iscritto tra i Prodotti agroalimentari tradizionali – ci dà una spinta in più per la campagna in corso per far riconoscere dall’Unesco la cucina italiana come patrimonio mondiale immateriale dell’umanità. Per due caratteristiche di fondo. Per la sostenibilità, perché è una cucina di recupero dove in sostanza non si butta nulla; basta pensare alle polpette, alla ribollita e alle tante specialità tipiche del nostro Paese. E poi per la diversità bioculturale in quanto l’Italia vanta una cucina con una varietà incredibile che si basa innanzitutto sui Prodotti agroalimentari tradizionali, che sono oltre 5 mila tra frutta, trasformati e ricette. Un corpus che crea il più grande catalogo di biodiversità agroalimentari che c’è al mondo. Sulla base di questo la cucina italiana ha tutti i titoli per candidarsi come eccellenza mondiale».
Premio per il miglior Panettone artigianale lombardo
Nel corso della serata Maurizio Bonanomi (Pasticceria Merlo di Pioltello, Mi), membro del consiglio direttivo dell'Accademia maestri del lievito madre e del panettone italiano, ha presentato e offerto in degustazione il suo panettone tradizionale da 5 chilogrammi. È stato anche annunciato un appuntamento di rilievo. Il 3 febbraio, giorno di San Biagio, nelle sale dello Starhotels E.c.ho sarà assegnato il riconoscimento Euro-Toques per il miglior "Panettone artigianale lombardo", una conferma dell'impegno nella promozione delle eccellenze locali e nella valorizzazione del prodotto artigianale. L’ultima edizione ha visto primeggiare la Pasticceria Merlo di Maurizio Bonanomi.
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