UNA TAVOLA ELEGANTE
PER IL GOLOSO TORO
Maggio, secondo mese dell’anno astrologico, offre uno scenario ben diverso dal burrascoso aprile;
la
natura si rilassa e può godere in parte dei primi frutti del suo
lavoro. Il ritmo rallenta, non vi è più il dispendio energetico e la
terra si copre di un verde e rigoglioso manto. Vi è un pizzico di
goliardico autocompiacimento, ma è come se dopo una fortissima
accelerata noi cambiassimo marcia, la velocità resterebbe costante, ma
diminuirebbe il consumo.
Non
a caso l’animale “totem” di questo periodo è proprio il Toro, simbolo
della tenacia, dell’energia disciplinata e della saldezza, ma animale
dal ritmo costante, lento e regolare. Ma la stabilità raggiunta comporta
anche la capacità di saper godere del proprio trionfo, di saper godere
dei piaceri della vita. I nati in questo periodo ben incorporano il
nuovo clima ambientale, caratterialmente sono persone di buon senso,
concrete, spiccato senso pratico, capaci di non complicarsi la vita più
del necessario, in grado di vivere in sintonia con se stessi e il mondo
che li circonda. Personaggi edonisti, goderecci, a volte peccano di
autoindulgenza ma sono talmente coinvolgenti da trasportare il proprio
compagno in questo clima “venusiano”: sono infatti dolcissimi molto
affettuosi e premurosi, ma con la tendenza a considerare l’ “altro” di
sua proprietà. La loro caparbietà a volte può risultare irritante, sono
però capaci di farsi perdonare, con quel fascino - sottile dono di
Venere, loro pianeta signore. Infatti, benché di costituzione
normalmente robusta, sono di aspetto molto gradevole se non addirittura
bello, capace di attrarre ogni sguardo su di se. Il loro sex-appeal,
specie nelle donne, è notevole ed è accompagnato da quella disponibilità
e quella sicurezza affettiva paragonabile ad un’insenatura in cui
gettare l’ancora e riposare.
Ma la loro sensualità si riflette
soprattutto nelle loro abitudini culinarie: essi amano il cibo per se
stesso, sorvolando consigli dietetici, tabelle caloriche o istruzioni su
come mangiare sano e viver bene. Sono dei veri buongustai, dei goumet:
prediligono piatti complessi e raffinati, dagli aromi intensi e
persistenti: il toro assapora con tutti i sensi. La vista che si
compiace di tavole addobbate in modo elegante e dai toni soffusi:
preziosi damaschi, porcellane delicate; cristalleria capiente e bombata,
tutto decisamente chic con quel pizzico di freschezza primaverile
donato dal classico mazzo di fiori freschi. L’odorato si inebria degli
aromi provenienti dalla cucina: egli ama riconoscere già con il naso
ogni singolo ingrediente che si accinge ad assaporare, per poi
ricongiungerli in perfetta armonia. Amano i ragù ricchi, le besciamelle
cremose i secondi talmente forti da non desiderare contorni, i dessert
allettanti.
Utilizzando
un gioco di parole, si può proprio dire che il toro va preso per la
gola, ma (ahimè!) è proprio questo il suo punto debole. Al secondo segno
astrologico corrisponde infatti la gola, anche in senso fisico: amanti
della musica e particolarmente del canto, dotati di solito di una voce
calda e melodiosa, i nati sotto questo segno sono soggetti a diverse
patologie legati a gola, la zona del collo e delle cervicali, che vanno
da banali torcicolli o tonsillite a più difficili come disturbi
tiroidei, artrosi cervicali, gozzo o polipi alle corde vocali. Delicata
pure la vista, con tendenza alla miopia.
Il Toro inoltre è molto
spesso un tipo sedentario e pigro, poco attratto ad attività sportive ma
presenta purtroppo una spiccata passione per i dolci e una tendenza a
mangiare troppo, specie per compensare eventuali carenze affettive.
Proprio per questo un altro dei suoi punti deboli è la tendenza alla
pinguedine e un metabolismo lento, utile perciò controllare le abitudini
alimentari, introducendo primi meno elaborati e calorosi e secondi più
ricchi di verdure che di salse; sostituire il dessert con frutta fresca,
prediligendo alimenti con leggera funzione diuretica per favorire il
ricambio come prugne, meloni mele e pere cotte.
Amano i vini rossi corposi e consistenti (un buon barbera di Michele Chiarlo di Calamandrana), brandy e whisky di annata.
Daniela Mosena
LA RICETTA PER L’OSPITE TORO
Verza Farcita
Ingredienti:
una verza non troppo grande, una cipolla, uno spicchio d’aglio e del
prezzemolo finemente tritati, una carota, un bel bicchiere di vino
bianco, tre cucchiai d’olio,tre etti di carne macinata, circa un etto e
mezzo di salsiccia, 200 grammi di riso, tre cucchiai di formaggio
grattugiato tipo grana, due uova, un panino raffermo e una tazza di
latte, basilico fresco, un pizzico di noce moscato, sale e pepe, un bel
po’ di brodo.
Preparazione: dopo aver lavato la verza, eliminato
le foglie più dure, cucinarla in acqua salata per circa 15 minuti.
Intanto preparate un impasto con la carne macinata, la salsiccia
sbriciolata, le uova, il formaggio , il basilico, il prezzemolo con
l’aglio, la cipolla fatta appassire nell’olio, la noce moscata, sale e
pepe. Togliete la verza dal fuoco, sfogliatela con delicatezza fino al
cuore, senza staccarne le foglie. Richiudete la verza alternando le
foglie con l’impasto di carne, avvolgendola al termine in un canovaccio
da cucina legato ben stretto.
Immergete la verza nel brodo
bollente arricchito con sedano e carota e lasciatela cucinare per circa
tre quarti d’ora a fuoco moderato.Togliete il fagotto, lasciatelo
sgocciolare; servite infine la verza tagliata a spicchi accompagnata da
una saporita salsa di pomodoro. Potete accompagnarla con un buon
Morellino di Scansano della fattoria Mantellassi.
Buon appetito!
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