Palato Italiano, primo
hub gourmet
per esperienze
culinarie e formative
Dai viaggi di lusso all’e-commerce, dal ristorante alla scuola di cucina
, il nuovo hub enogastronomico di Bolzano è pronto ad accogliere gli appassionati con eventi unici ed esperienze originali, ad alta tecnologia. Nella dining room si possono gustare i piatti dell'executive chef Filippo Sinisgalli
, il nuovo hub enogastronomico di Bolzano è pronto ad accogliere gli appassionati con eventi unici ed esperienze originali, ad alta tecnologia. Nella dining room si possono gustare i piatti dell'executive chef Filippo Sinisgalli
Si trova a Bolzano e si chiama “Il Palato Italiano”. È il luogo delle eccellenze, del gusto e delle esperienze. I suoi fondatori sono Nadia (nella foto sotto, al centro) e Luciano Bertani (nella foto sotto), imprenditori nel campo dell’ospitalità e della logistica dei trasporti, che qualche anno fa hanno avuto una visione: creare un network della cultura gastronomica made in Italy con la missione di diffondere nel mondo prodotti, sapori, segreti e regole della tradizione culinaria italiana. Il Palato Italiano propone viaggi di lusso alla scoperta dell’enogastronomia e della cultura italiane, un e-commerce di prodotti italiani di eccellenza, una scuola di cucina con tecnologie all’avanguardia sviluppate con le più grandi aziende mondiali di informatica: difficile dare una definizione univoca di questo hubenogastronomico che al momento non ha eguali in Italia.
Sono serviti vari anni per mettere a punto il concept e sviluppare la tecnologia necessaria. Tempo per lo studio e la ricerca, tempo per la progettazione, tempo per la messa in pratica, tempo per la scelta della qualità in ogni aspetto: il tempo è l’ingrediente invisibile ma fondamentale dell’identità de Il Palato Italiano. E il tempo di qualità è uno dei valori tangibili messi a disposizione di chi sceglie di essere parte di una delle molteplici esperienze che offre Il Palato Italiano. Parlamo di un club esclusivo per appassionati dell’enogastronomia, della cultura e dello stile di vita del Belpaese. Servizi personalizzati, eventi unici ed esperienze originali vengono proposte presso la sede a Bolzano e ne sono parte integrante. Un ponte a tutti gli effetti verso il mondo dell'alta cucina che non casualmente è rappresentato da alcuni dei ritratti di grandi cuochi italiani realizzati da Renato Missaglia per l'iniziativa di Italia a Tavola "Cuochi a Colori", che ornano la sala principale del club.
«Il Palato Italiano nasce dalla voglia di raccontare la passione dei produttori - racconta il fondatore Luciano Bertani - insieme all’anima e alle fatiche che servono per realizzare questi prodotti, che noi consideriamo delle opere d’arte. Ci caratterizza una grande voglia di raccontare questo tipo di Italia a tutto il mondo e lo facciamo da Bolzano perché la consideriamo una direttrice dell’Europa. L’Alto Adige è una regione molto conosciuta dagli stranieri e pensiamo che possa rappresentare un punto di partenza forse meno abitudinario rispetto alle nostre grandi città come Milano e Roma».
«Senza dubbio - aggiunge Bertani - ha influito anche il fatto che negli ultimi anni Bolzano è stata la provincia con maggiori ristoranti stellati in proporzione alla popolazione. È una provincia molto attenta anche a segnalarci i migliori luoghi e i contatti. Inoltre siamo stati colpiti dalla grande capacità di promuoversi tipica di questa zona, e questa è una grande differenza rispetto ad altre parti d’Italia».
Il Palato Italiano nasce e si sviluppa in Italia ma parla al pubblico di tutto il mondo: che sia Europa, Asia o Stati Uniti, Il Palato Italiano si impegna a raccontare l’italianità fuori dal nostro Paese attraverso rare specialità di alta qualità e fornendo ai membri del club la possibilità di vivere delle vere e proprie “Italian experience” (la più completa e rappresentativa è Esplorabo) impossibili da dimenticare. Nella sede di Bolzano viene offerta la possibilità di fare degustazioni, conoscere territori e prodotti enogastronomici provenienti da tutta Italia o sentirsi dei veri chef partecipando a lezioni di cucina ad alta tecnologia. Uno dei punti di differenziazione e di forza de Il Palato Italiano rispetto a tutte le scuole di cucina, food club e tour operator nati sinora è proprio questo: l’utilizzo che viene fatto della tecnologia.
Da sinistra: Federica Bertani (immagine e promozione), Nadia Bonazza Bertani (general manager) e Beatrice Badalotti (marketing e Pr)
«Da noi fare scuola e promuovere i prodotti contano allo stesso modo - sostiene Bertani - sono due attività complementari l’una all’altra. Potere raccontare l’origine dei prodotti è anche un modo di insegnare come utilizzarli. Questa è la nostra mission... a “Il Palato Italiano” vogliamo che le persone trascorrano momenti di serenità dimenticando i problemi, stando in contatto con i nostri professionisti, i produttori e l’ambiente che offriamo. Oltre alla qualità dei prodotti e ai servizi offerti, per noi è molto importante l’innovazione tecnologica. Abbiamo avuto la grande opportunità di conoscere le tecnologie che Ibm e Cisco Systems producono nel mondo e le abbiamo utilizzate per la divulgazione delle nostre attività».
Solo a Il Palato Italiano, grazie a maxi schermi Hd, è possibile prendere parte a lezioni di cucina ad alta tecnologia seguiti personalmente dallo chef, per un’esperienza di apprendimento immersiva e coinvolgente: la Telecooking. Sempre da Bolzano gli ospiti possono, durante una delle sessioni di degustazione programmate in base a un calendario stagionale, ascoltare direttamente (e vedere) tramite Telepresence dalla voce dei produttori la storia di quello che stanno per cucinare o assaggiare. Il tutto sotto la guida di Filippo Sinisgalli, executive chef de Il Palato Italiano e membro di Euro-Toques Italia.
Fra le sorprese de Il Palato Italiano c'è poi Scrinium, un database di oltre 16mila ricette da interrogare semanticamente. Scrinium può essere interrogato con linguaggio naturale grazie a un’interfaccia utente che, sfruttando il sistema della rete semantica (di Expert System), consente l’interazione con un Avatar-Chef che risponde alle domande sulle ricette aiutando l’utente in ogni fase della preparazione.
Telecooking e degustazioni in Telepresence
Al Palato Italiano sono state progettate e brevettate delle speciali sale in cui partecipare a inedite esperienze formative: corsi di cucina e degustazioni che sfruttano la tecnologia in maniera originale e proficua. Grazie a una serie di schermi e a una regia televisiva dedicata, gli ospiti possono dialogare in tempo reale con chef e produttori, pur trovandosi in posti diversi.
Oltre alla Telepresence, che abbatte le distanze permettendo - per esempio - di collegarsi in tempo reale e dialogare con i produttori mentre se ne degustano le eccellenze, Il Palato Italiano produce short-movie che raccontano la storia di tutti i prodotti e produttori di cui si fa portavoce. Sono film emozionali, esplicativi di realtà a volte assai difficili da visitare di persona. Un assaggio di questi racconti è possibile averlo anche visitando il portale de Il Palato Italiano.
La Telecooking creata da Il Palato Italiano con il contributo di Cisco e IBM, è il primo caso mondiale di corsi di cucina a distanza. Grazie all’elevato livello qualitativo delle soluzioni adottate e all’implementazione impeccabile, un cyclorama da 5 metri x 3 e diversi schermi LCD consentono a Il Palato Italiano di mettere in pratica un modello di formazione di alta cucina a distanza, realizzato grazie a un sistema di videoconferenza integrato in una sala creata su misura, brevettato e replicabile in futuro in diverse parti del mondo, da Miami a Dubai, da New York a Tokyo.
Esplorabo: viaggi indimenticabili
Il Palato Italiano non è solo una scuola di cucina ma utilizza il mezzo della formazione per diffondere la cultura del cibo, dalla scelta delle materie prime alla realizzazione dei piatti. Gli stessi piatti e prodotti possono però essere conosciuti anche personalmente, viaggiando. Per questo Il Palato Italiano ha creato Esplorabo: viaggi in Italia alla scoperta di luoghi unici che solo in pochi conoscono. Un tailor made travel, alla scoperta dell’Italia più insolita che ha la chiave d’accesso per vivere esperienze uniche.
Il ristorante
Nella sede di Bolzano è possibile anche vivere una classica esperienza di ristorazione in una speciale dining room con doppia vista: da un lato la quiete delle montagne, dall’altro la brigata al lavoro in cucina guidata dallo chef Filippo Sinisgalli (nella foto sotto). Entrando nella dining room si ha un’immediata sensazione d’intimità, di accoglienza ed esclusività. Una volta seduti è possibile assaporare ogni momento con il privilegio di avere l’intero staff a disposizione nell’atto di creare un percorso di cultura enogastronomica di eccellenza. La sorella dello chef, Tiziana Sinisgalli, è sommelier e si occupa di consigliare i migliori abbinamenti tra i piatti e i vini. I signature dish, assolutamente da non perdere sono: Uovo croccante fonduta di spressa; Slavazzoi e tartufo; Baccalà, Krusco e fagiolo di Sarconi; Risotto alla carbonara di mare e Spaghetti al pomodoro.
«Quella di fare parte de “Il Palato Italiano” in qualità di executive chef - dice Sinisgalli - è stata una scelta dettata prima di tutto dalla curiosità. Quando mi hanno parlato di questo progetto ho pensato che la proprietà fosse pazza, poi ho iniziato a crederci, a costruire e a mettere su carta le mie idee. Ho accettato anche perché non mi piace che i nostri prodotti vengano maltrattati. Abbiamo a che fare con un mercato che spesso compra dei prodotti senza saperli usare nel modo corretto, il nostro compito è quello di dare delle “istruzione per l’uso”. Come dice Gualtiero Marchesi: la ricetta deve nascere sempre quando si va a fare la spesa. Per me è un concetto fondamentale. Non concepisco di potere creare un piatto senza avere scelto di persona gli ingredienti principali. Inoltre penso che in questo momento il rapporto con il produttore, parlo di produttori di cibo di alta qualità che io considero degli eroi, sia fondamentale, perché dal prodotto che loro realizzano si capisce che loro ci mettono l’anima».
«Lavorare a Bolzano ed essere lucano è un mix molto interessante», aggiunge lo chef. «Come dico sempre ai miei ragazzi: dopo Bolzano c’è l’Austria, quindi dobbiamo essere bravi a conquistare questo tipo di clientela, perché è un po’ diffidente al palato, lo è stata anche con noi inizialmente. Però davanti a un piatto cucinato bene ci sciogliamo tutti e diventiamo tutti quanti italiani».
Sinisgalli è anche membro di Euro-Toques Italia, l’unica associazione di cuochi riconosciuta dall’Unione europea. «In queste occasioni essere associato a Euro-Toques è fondamentale. Io sono associato fin dai primi tempi e considero l’associazione un ombrello sotto cui andarsi a rifugiare in momenti particolari, quando si ha bisogno di sentire che c’è qualcuno su cui poter contare. Inoltre in questo momento con la presidenza di Enrico Derflingher, Euro-Toques sta brillando nuovamente come ai bei tempi».
Filippo Sinisgalli
Classe 1976, Filippo Sinisgalli è l’executive chef de Il Palato Italiano. Di origini lucane e formazione marchesiana, si è formato alla scuola Alma dopo aver trascorso diversi anni in Marina Militare. Numerose le esperienze lavorative in Italia e all’estero, tra cui Armani Hotel a Dubai, Jumeira di Abu Dhabi, l’Albereta a Erbusco e il Ristorante Agli Amici di Godia. Di fondamentale importanza per la sua formazione, anche l’esperienza al ristorante Esplanade a Desenzano del Garda. Filippo è impegnato da anni nella promozione della cucina italiana, punto cardine del progetto de Il Palato Italiano, e gli Spaghetti al pomodoro (nella foto qui sotto), suo piatto firma, ne sono la prova.
Spaghetti al pomodoro - Filippo Sinisgalli
L’e-commerce
Per i membri del club, Il Palato Italiano offre una dettagliata selezione di rare eccellenze dell’enogastronomia italiana. Corredato di tutte le preziose informazioni relative alla storia, ai territori di provenienza e alle qualità organolettiche di ciascun prodotto, il catalogo prodotti unisce le opportunità dell’acquisto online con la possibilità di accedere ad una scelta di alimenti autenticamente italiani. Dopo l’acquisto online, tutte le consegne vengono realizzate con il massimo dell’attenzione e della tempestività. Il Palato Italiano, essendo anche un importatore in Usa di prodotti italiani, ha potuto accompagnare alcuni di questi produttori nell’iter per ottenere le licenze Fda per l’esportazione.
Sipario
È l’experience che ha inizio negli orari che precedono i pasti, un aperitivo in grande stile con impostazione finger food imbandito nello Show-room; simboleggia un’anteprima del mondo Palato Italiano, un assaggio di tutto ciò che questo polo gastronomico rappresenta, il preludio ideale per chi desidera vivere un’esperienza con un gruppo di amici in un ambiente del tutto particolare.
Obiettivo espansione
Per tutta l’impostazione de Il Palato Italiano è evidente che il suo futuro è all’estero. L’azienda ha già una business unit attiva a Miami, con un magazzino di prodotti e tutte le licenze necessarie per poter importare direttamente negli Stati Uniti, senza ulteriori intermediari. Ma i motori sono accesi anche per l’Asia (con una piccola sede a Tokyo) e dall’inizio del 2014 Il Palato Italiano è presente in varie città dell’Europa attraverso una rete di influencer e collaboratori che operano per far conoscere il progetto. Oggi l’azienda ha puntato lo sguardo su due grandi mercati in espansione: quello cinese e quello, più vicino, degli Emirati Arabi.
ITALIAATAVOLA
Nessun commento:
Posta un commento