lunedì 25 maggio 2020

Ristoranti chiusi? Ratti in crisi Lotta per il cibo nelle città Usa

Ristoranti chiusi? 

Ratti in crisi
Lotta per il cibo 

nelle città Usa


La chiusura dei ristoranti nella fase della quarantena ha comportato una drastica diminuzione di rifiuti alimentari ai quali spesso attingono i topi i quali, ora, lottano per la sopravvivenza tra di loro.

Ce ne siamo accorti tutti: il lockdown a cui il mondo è stato chiamato per affrontare l’emergenza coronavirus ha riaperto le porte della natura, ma anche delle città, alla natura più selvaggia. Animali compresi. Quello che più di ogni altra cosa è mancato per le vie delle città sono i rifiuti, sopratuttto di cibo, soprattutto derivanti dai ristoranti, che erano chiaramente chiusi o aperti al minimo del regime.

Ratti aggressivi senza rifiuti - Ristoranti chiusi? Ratti in crisi Lotta per il cibo nelle città

Ratti aggressivi senza rifiuti

Chi ha pagato a caro prezzo tutto ciò? I ratti. I ratti? Sì, i ratti che in preda a mancanza di cibo hanno iniziato a diventare tremendamente aggressivi tra di loro. Una lotta per il cibo senza esclusioni di colpi come ha spiegato Bobby Corrigan esperto nella gestione di roditori e parassiti intervistato dal New York Times.

A New York - come racconta il Corriere - ci sono colonie di topi che da generazioni dipendono dai rifiuti dei ristoranti per vivere e di notte escono per strada dalle fogne a cercare cibo avanzato dai locali lasciato nella spazzatura. Ma con il lockdown tutto questo è scomparso e i ratti sono rimasti affamati e disperati. A New Orleans orde di topi hanno invaso le strade rimaste deserte. A Chicago centinaia di migliaia di topi si sono mossi in massa lungo le strade, anche in pieno giorno, spostandosi verso zone residenziali a caccia di qualcosa da mangiare, dopo aver trovato i cassonetti vuoti dove erano soliti accaparrarsi il cibo. «I ratti sono in guerra tra di loro, combattono l'uno contro l’altro per accaparrarsi il cibo fino ad arrivare a mangiarsi tra di loro» ha spiegato il dottor Corrigan. Ci sono immagini che documentano il cannibalismo. I topi che vivono nelle zone residenziali probabilmente non si sono invece accorti di nulla e hanno proseguito nella loro routine.

Posto il problema, c’è da trovare la soluzione. Le disposioni igieniche raccomandano di sigillare bene le porte di casa perché i ratti sanno infilarsi anche in un solo centimetro di spazio. Inoltre i rifiuti andrebbero ben coperti e non va lasciato cibo per animali domestici in giardino e cortile. È possibile che per fame i topi si spingano anche dove finora non avevano osato andare. In genere i topi non si spostano lontano per cercare cibo e acqua per ridurre al minimo il rischio di essere visti da predatori, ma nelle ultime settimane hanno cambiato questa loro abitudine e ci sono interi quartieri infestati. Non ci sono prove che i ratti possano essere infettati da Sars-Cov-2 o che possano trasmetterlo all’uomo, ma possono comunque trasmettere mole malattie. È verosimile che con la riapertura dei locali tornerà alla normalità anche la vita dei ratti americani.
italiaatavola
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