Da Sicilia En Primeur a Sicilia En Primeur Global Webinar, la manifestazione che da 17 anni riunisce nel mese di maggio la stampa tecnica e specializzata, ma anche giornalisti della stampa generalista, di turismo e di costume per degustare in anteprima i vini siciliani si è tenuta per la prima volta in digitale.
Assovini Sicilia racconta come è andata la vendemmia 2019 e i numeri della Sicilia del vino con l’intervento di Alessio Planeta, Presidente di Assovini Sicilia, Antonio Rallo, Presidente del Consorzio DOC Sicilia, e Mattia Filippi, enologo e consulente fondatore di Uva Sapiens, per la presentazione tecnica della nuova annata.
L’associazione riunisce 91 aziende vitivinicole siciliane di piccole, medie o grandi dimensioni, accomunate da tre elementi: il controllo totale della filiera vitivinicola, dal vigneto alla bottiglia; la produzione di vino di qualità imbottigliato; la visione internazionale del mercato.
La produzione nel 2019 in Sicilia si attesta su 4,3 milioni di ettolitri, nella media degli ultimi 5 anni. Insieme alle vendemmie 2014 e 2011, l’ultima vendemmia è la terza più scarsa in termini di quantità di raccolto negli ultimi 10 anni. La Sicilia rappresenta ad oggi il 34% della superficie biologica italiana, la più importante per lo Stivale, seguita dalla Puglia che si attesta al 16-17%.
Una delle parole chiave che ha guidato e guida lo spirito e le strategie dei produttori siciliani è stata ed è la sostenibilità e questo è dimostrato anche dal numero crescente di cantine che aderiscono a protocolli volontari o a certificazioni legate al biologico, su cui si punterà sempre più nei prossimi anni.
La Sicilia presenta un clima che non risente particolarmente dell’innalzamento delle temperature medie dovute al climate change. La Sicilia nel 2019 non ha infatti subito innalzamenti di temperatura rispetto alla media degli ultimi 30 anni. Da un punto di vista del trend delle temperature nel periodo che interessa la coltivazione della vite, quindi da marzo a ottobre, sono state rilevate temperature nettamente sotto la media degli ultimi 15 anni e una piovosità mediamente elevata rispetto agli ultimi anni, ma meno elevata rispetto al 2018. Questo ha comportato ovviamente un forte ritardo nel germogliamento e soprattutto una fioritura con un’allegagione scarsa generando come conseguenza delle produzioni medie molto basse.
A livello generale l’;annata 2019 è stata bilanciata con punte di eccezionalità, soprattutto in riferimento alle varietà a bacca bianca e porta in bottiglia vini estremamente interessanti sia dal punto di vista aromatico che da un punto di vista di maturazione fenolica. BARTU'