domenica 24 maggio 2020

Ennesimo tonfo di Gallera sul covid La Merkel invece dà lezioni a tutti

Ennesimo tonfo 

di Gallera sul covid
La Merkel invece 

dà lezioni a tutti


Il Codacons ha chiesto le dimissioni dell'assessore alla Salute lombardo dopo un'uscita scorretta sull'indice Rt. 

Poco prima la cancelliera aveva perfettamente spiegato il tutto con programmi e dati.

Il Codacons ha annunciato un esposto alla Procura delle Repubblica e ha chiesto le dimissioni dell'assessore lombardo alla Salute, Giulio Gallera, che, durante la conferenza stampa quotidiana, ha commesso un errore sulle potenzialità di contagio da Sars-Cov-2 e sull'indice Rt. “E' inammissibile l'incompetenza di un pubblico dipendente sulle potenzialità di contagio Rt” ha scandito il Codacons. In particolare, durante la conferenza stampa quotidiana, l’assessore lombardo alla Salute, nello spiegare l’indice di trasmissibilità del virus, ha affermato che «l'indice di trasmissibilità a 0,51 cosa vuol dire? Che per infettare me bisogna trovare due persone allo stesso momento infette e non è così semplice trovare due persone allo stesso momento infette per infettare me».

Giulio Gallera e Angela Merkel - Ennesimo tonfo di Gallera sul covid La Merkel invece dà lezioni a tutti

Giulio Gallera e Angela Merkel

In verità, ricorda il Codacons, “l'indice di trasmissibilità Rt indica il numero medio delle infezioni prodotte da ciascun soggetto positivo durante il lasso temporale della fase contagiosa del virus”. Ovvero, ricorda ancora l'associazione dei consumatori, “se Rt è 4 vuol dire che ciascun positivo contagia in media 4 individui, e se è sotto lo 0 non è certo che un soggetto infetto possa contagiare un'altra persona. La diminuzione dell'indice di trasmissibilità è provocata soprattutto dalle misure di distanziamento sociale e dall'uso dei dispositivi di protezione individuale, come ad esempio le mascherine. Il discorso non vale al contrario, poiché se Rt è inferiore a 1 basterà sempre un solo individuo infetto per continuare a contagiare altri soggetti sani, al contrario di quando detto da Gallera”.

Tutto questo quando poco prima la cancelliera tedesca Angela Merkel sempre durante una conferenza stampa, aveva spiegato lo stesso concetto, ma in ben altro modo. La sua lezione chiara e comprensibile aveva conquistato i social. In molti avevano condiviso le dichiarazioni di Merkel, diventate trending topic su Twitter anche fuori dalla Germania. La Merkel, nelle vesti di una professoressa di scuole elementari (pregio, non difetto) ha parlato dando percentuali, numeri, ma soprattutto scadenze. Ha spiegato quanto la sanità tedesca possa reggere (tracciando un andamento ipotetico tra giugno ed ottobre) con un indice di contagio tra l’1,1 e l’1,3. Al di là dei modi e della chiarezza la differenza sta nella programmazione e nel grado di preoccupazione: Gallera fiducioso e sorridente nonostante la Lombardia conti migliaia di morti, la Merkel moderata e prudente nonostante dalle sue parti sia andata meglio e si sia già ripartiti (con il calcio, ad esempio, mentre noi chiacchieriamo).

La sanità lombarda presta dunque il fianco ad altri attacchi. Nei giorni scorsi il M5s era corso in difesa del suo deputato Riccardo Ricciardi che si era scagliato contro il modello della sanità lombarda scatenando la bagarre in Aula e le feroci critiche soprattutto della Lega che governa la Regione Lombardia. “Altro che mancanza di rispetto - era stato scritto sul Blog delle Stelle - manca di rispetto chi non vuole giustizia e verità e non ammette i propri errori, non chi chiede che si faccia luce su quegli errori, denunciando le superficialità e i ritardi. Manca di rispetto chi si vanta perfino della propria gestione, invece di chiedere umilmente scusa alle famiglie delle vittime per i propri sbagli”.
Italiaatavola
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