lunedì 27 dicembre 2021

Pizza, spaghetti e torte spettacolari: ecco il podio dei cibi più postati sui social

 

Pizza, spaghetti 

e torte spettacolari: 

ecco il podio dei cibi 

più postati sui social

Nel 2021 i grandi classici della cucina italiana hanno spopolato tra i vip e gli influencer. A causa della pandemia, i dehor e le tavolate di casa sono state le scenografie più frequenti comparse nei vari post. Spopolano anche le ricette che puntano alla sostenibilità e al riutilizzo del cibo in eccesso ma anche quelle "free from"

di Federico Biffignandi

Pizza, spaghetti e torta a più piani. Questo è il podio dei piatti più social del 2021 secondo l'indagine condotta da Buzzoole la piattaforma specializzata nell'analisi dei contenuti digitali che circolano sui social network. Sempre rimanendo nel mondo della ristorazione, i dehors e le tavolate in famiglia sono stati i luoghi che hanno fatto da scenografia più spesso ai post, soprattutto degli influencer e dei vip.

 

Pizza sempre regina

Dunque, la pizza che si conferma regina anche in questa speciale classifica. E per pizza non bisogna solo intendere quella preparata da grandi pizzaioli in alcune delle più rinomate pizzerie d'Italia, ma anche quella preparata in casa, mettendo le... mani in pasta in prima persona, magari insieme ai figli o - comunque - in famiglia. Non una sottolineatura da poco dato che - anche a causa della pandemia e dei vari lockdown - la riscoperta della cucina in casa è stata un trend molto florido negli ultimi 12 mesi (anche se sarebbe da dire, ormai, 24).

La regina dei social, Chiara Ferragni, non è un caso che abbia dedicato una serie di scatti alla pizza: quella perfetta della pizzeria, quella famigliare fatta nella cucina di casa, persino quella addentata a poche ore dalla nascita della secondo genita, Vittoria

Spaghetti, un evergreen

Dietro alla pizza, la pasta, e in particolare gli spaghetti simbolo del buon mangiare italiano. Un piatto senz'altro scenografico, capace di colpire l'occhio dei followers e far venire l'acquolina in bocca al primo sguardo. Probabilmente, anche di meritarsi un like su Facebook o un cuoricino su Instagram

L'occhio vuole la sua parte

Ma i social, sempre più fotografici e sempre meno narrativi, vogliono colpire l'occhio ancor prima che la gola anche per ovvi motivi di potenziale sensoriale che uno schermo bidimensionale può offrire. Insomma, a questo proposito spiccano tra i trend del 2021 le torte a più piani sfoggiate da alcuni cake-designer per occasioni importanti tra compleanni, matrimoni, lauree, battesimi. Una tendenza tutta social della quale si è spesso discusso in quanto, in epoca di virtualismi, troppo spesso il bello superava il buono, spodestando il primo principio della cucina: il gusto.

 

Quali le scenografie più frequenti?

I social però non sono certo solo "male". La loro utilità è proprio quella di riuscire a fotografare l'attuale situazione generale. Non è un caso, come detto, che in vetta alle location più frequentemente fotografate ci sono gli esterni dei bar e dei ristoranti che per lunghi mesi sono stati l'unico modo per tornare a mangiare fuori casa. E poi, ancora, le case. Alzi la mano chi non si è divertito a sbirciare nelle abitazioni degli influencer e dei vip, quasi affezionandosi ad alcuni degli angoli più "instagrammabili". 

I trend più diffusi

Ma al di là delle singole eccellenze, cosa ha funzionato di più nell'ultimo anno? «Le ricette, senza dubbio - spiega Vincenzo Cosenza, responsabile marketing di Buzzoole - nella formula video e descrizione. Instagram resta la piattaforma preferita, gli influencer prediligono presentare la ricetta con un breve video, corredato da una lunga descrizione, quasi da blog».

Ricette sì, ma ben ponderate: «Vanno forte quelle che tengono in considerazione allergie e intolleranze - spiega Cosenza - ma anche quelle che mettono al primo posto la sostenibilità e che quindi insegnano come sprecare meno cibo possibile e come riutilizzarlo per altri piatti».

Poi, ci sono le curiosità: «Esuliamo un attimo dal food inteso come vero e proprio cibo - osserva Cosenza - per dire che tra i trend dobbiamo segnalare anche quello denominato Mukbang, di origine coreana. Si tratta di video in cui i protagonisti mangiano rumorosamente e ottengono tantissime visualizzazioni». 

Chef o influencer?

Archiviata la parentesi trash, torniamo all'arte della cucina con una domanda che tiene banco da tempo: funzionano di più gli chef o gli influencer sui social? «A livello di seguito - risponde Cosenza - gli chef sono molto seguiti perchè vivono della notorietà che proviene dalla tv, ma in materia di contenuti sono migliori gli influencer. Quelli che si occupano di diete vegane e di alimentazioni "sostenibili" vanno forte, così come i personal trainer che consigliano cosa mangiare per scolpire il proprio corpo. E, ancora, i food artist ovvero quelli che postano piatti molto belli, abbinando la passione per la fotografia a quella per la cucina». 

Come detto, Instagram è il canale preferito, seguito da Facebook, YouTube e, meno, Twitter. Ma che fine ha fatto Clubhouse che sembrava l'astro nascente dei social? «L'interesse è calato notevolmente - risponde Cosenza - probabilmente perchè gli autori non sono riusciti a facilitare gli utenti nella navigazione e nella scelta dei contenuti migliori. Sta crescendo invece TikTok, che occupa poco più dell'1% della torta, ma potrebbe riservare sorprese».

 Futuro senza limiti...

A proposito di futuro, quali saranno i trend di domani? «Il live shopping senza dubbio è in decollo - spiega Cosenza - ed è destinato a crescere ulteriormente. Significa vendere i prodotti durante una diretta social in modo che i consumatori possano acquistare live. Prendiamo l'esempio di una ricetta: si può pensare all'influencer di turno che la presenta e il follower che può acquistare gli ingredienti necessari passo dopo passo».

C'è poi una frontiera molto ambiziosa che è quella del "metaverso", ovvero la realtà virtuale. Applicarla al cibo sembra al momento solo fantascienza perchè come si potranno riprodurre olfatto e gusto? Ma, ormai, tutto è possibile. iat

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