MENU’ DETOX
PER IL DOPO FESTE
Cerniere che si chiudono a fatica, sensazione di avere un cerchio alla testa,gonfiore. Il giorno successivo a pranzi e cenoni di Natale e Capodanno ci
si sente spesso appesantiti e affaticati.
consumo esagerato di bevande alcoliche, compreso il vino, e di alimenti ricchi di
zuccheri e sodio che spesso sono protagonisti in tavola nei giorni di festa,
come frittura di pesce, frittelle, creme ma anche frutta candita, zampone,
cotechino e panettone”, dice la nutrizionista Valentina Galiazzo, specializzata in
biochimica clinica. I buoni motivi per cercare di smaltire i loro effetti nei giorni tra
unafestività e l'altra non mancano.
Ma come riuscirci? Ecco un menù detox per il dopo Natale e Capodanno
che può essere d'aiuto. Il giorno successivo a pranzi e cenoni per
sentirsi più leggeri e scattanti fin dalle prime ore del mattino occorre
puntare su una colazione a base di cibi che facilitano il lavoro di fegato,
reni e intestino, tre organi fondamentali per eliminare scorie e
tossine. “Per mettere il turbo alla dieta e contrastare gonfiore e
stanchezza può essere utile arricchire i pasti della giornata di alimenti
fonte di acido ascorbico come kiwi, arance, limoni, radicchio, rucola, lattuga
e in generale verdure a foglia verde, che grazie alle loro proprietà
antiossidanti contrastano i radicali liberi e i processi di ossidazione, favoriti
dagli eccessi alimentari, suggeriscono i nutrizionisti. “L';acido ascorbico
interviene anche nell'assimilazione del ferro e aiuta per questo a sentirsi
meno stanchi".
Portare a tavola questi cibi ha poi un altro vantaggio.
“Offrono tutti un'elevata concentrazione di potassio, un minerale, nemico del sodio e super per combattere la ritenzione idrica.
Sono poi fonti eccezionali di fibre, che facilitano il lavoro dell'intestino.
Aiuta a liberarsi dalle tossine, contrasta il gonfiore post pranzi e cenoni e
combatte la stanchezza e gli altri malesseri tipici del giorno successivo
“A pranzo, nei giorni tra una festività e l'altra, invece, si può optare per
esempio per una vellutata di verdure o ortaggi che non affatica
l'intestino, già messo a dura prova dai precedenti pasti luculliani. Una
vellutata di zucca, ad esempio, grazie al suo elevato contenuto di acqua e
potassio favorisce il drenaggio dei liquidi trattenuti. A seguire una
proteina magra, ad esempio carne bianca o pesce, anche questi facili
da digerire”. Occorre poi abbondare nei menù con verdure e ortaggi, dando
precedenza a quelle che hanno una scarsa capacità fermentativa.“Gli
spinaci ad esempio, sono ricchi di sostanze che proteggono le cellule del
fegato dalle sostanze ossidative e aumentano le capacità di smaltirle.
Sì anche alle insalate a base di verdure crude come la lattuga che grazie alla
sua azione lassativa favorisce il lavoro dell'intestino. Al posto dell'aceto
balsamico, meglio condirle con quello di mele, che ha meno zuccheri
e tante proprietà drenanti, oppure il succo di limone”. A cena, invece, per
ritrovare leggerezza e riuscire anche a dormire vanno preferiti i cibi ricchi
di triptofano ed evitati quelli troppo elaborati.
“Una digestione rallentata peggiora la qualità del sonno. Per facilitare il riposo, quindi
niente insaccati, formaggi o carne rossa. Meglio orientarsi verso
proteine come il pesce o le uova, che forniscono anche grassi di buona
qualità e che, grazie alla loro azione antinfiammatoria, aiutano l'organismo
a ripulirsi dalle tossine in eccesso.
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