I cambiamenti climatici
"uccidono" il mais:
campi coltivati
al minimo storico
hanno ridotto la produzione italiana ad appena 4,7 milioni di tonnellate, la stessa del 1972, con gravi problemi anche di qualità. I dati emergono nel consueto appuntamento organizzato dal Crea Cerealicoltura e Colture Industriali, con un focus dedicato alla Pac 2023-27. «Il mais è una delle colture che più risentono delle mutate condizioni del clima - afferma il direttore del Centro, Nicola Pecchioni - per questo motivo il futuro della coltura sarà sempre più legato alla vocazione dei territori, alla disponibilità della risorsa idrica e all'agricoltura di precisione».
La produzione italiana di mais scende ad appena 4,7 milioni di tonnellate
In base ai primi dati Istat, i rendimenti unitari sono crollati del 23%, con cali di resa fino al 32% in Veneto e al -25% in Lombardia, tra le maggiori regioni maidicole, e punte del 43% a Rovigo e del 46% a Perugia. Un andamento negativo che ha coinvolto tutti i produttori europei con una diminuzione di 21 milioni di tonnellate nella sola Ue (-29%). L'emergenza climatica del 2022, tra siccità, a funghi e micotossine, in particolare aflatossine, che ha pregiudicato quantità e qualità della produzione, ha reso evidente l'urgenza di migliorare la sostenibilità e la resilienza dei sistemi colturali. I risultati del monitoraggio della Rete Qualità Mais, coordinata dal Crea, ha evidenziato che il 26% dei campioni presenta un contenuto in aflatossine superiore ai 20 µg/kg e il 65% con fumonisine maggiori di 4000 µg/kg.
Lo sviluppo di resistenze e/o tolleranze agli stress passa necessariamente attraverso il miglioramento genetico e la scelta delle varietà più idonee a tali scopi. Non ultimo il settore ora dovrà fare i conti come le nuove regole previste dalla nuova Pac, spiega il Crea, con un taglio del 40% degli aiuti diretti. L’importo del contributo, infatti, si dimezzerà dagli attuali 360 euro/ettaro a 180 euro/ettaro, arrivando a 255 euro/ettaro solo nel caso in cui si aderisse all'ecoschema, i nuovi criteri fissati sul fronte della sostenibilità. tali scopi. iat
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