mercoledì 31 gennaio 2018

Concours Mondial de Bruxelles

Concours Mondial 

de Bruxelles
Un'occasione 

di visibilità 

per le cantine


Tra i fattori che possono incrementare le vendite del vino due sono fondamentali, fin quando la cantina non raggiunga grande notorietà: i buoni giudizi delle guide di settore e l’ottenimento di medaglie nei concorsi. 

Concentriamoci sui secondi. Ormai nel mondo di tali concorsi ce ne sono un’infinità, però solo alcuni riscuotono più risonanza e più autorevolezza, per cui un medaglia, possibilmente del metallo più prezioso, diventa un ottimo strumento di vendita.

(Concours Mondial de Bruxelles Un'occasione di visibilità per le cantine)

Tra questi un posto di rilievo ce l’ha il Concours Mondial de Bruxelles, che quest’anno arriva alla 25ª edizione. Difficilmente ci sarà un produttore di vino che non lo conosca, che non sappia che potrebbe vincere importanti ed ambiti riconoscimenti che possono arrivare alla Gran Medaglia d’Oro; ma questo non è l’unico motivo per partecipare in quanto il concorso ha altri punti forti che si possono così riassumere:
  • Venticinquennale e quindi collaudatissima esperienza;
  • Un team professionale di specialisti che opera dall’arrivo dei campioni fino alla comunicazione dei risultati e all’organizzazione di eventi divulgativi;
  • Oltre 300 giurati qualificati provenienti da tutto il mondo che degustano nelle migliori condizioni soltanto 50 campioni al giorno;
  • Anonimato assoluto dei campioni;
  • Concorso itinerante quindi con migliori condizioni di visibilità;
  • Copertura mondiale, comunicazione mirata, diffusione dei risultati;
  • Promozione del concorso anche con la partecipazione ad eventi ed esposizioni quali Vinexpo, Prowein, Vinitaly. Guiyang, Pechino.

(Concours Mondial de Bruxelles Un'occasione di visibilità per le cantine)

La partecipazione inoltre costituisce per il produttore un efficace strumento di miglioramento e di confronto in quanto può richiedere le schede di giudizio del proprio vino e quindi può interpretare i motivi per cui una giuria internazionale ha trovato il suo vino carente in alcuni parametri di valutazione e quindi agire in futuro di conseguenza.

Le giurie sono formate da enologi, esperti, giornalisti, sommelier, produttori, buyer e attribuiranno i punteggi secondo le schede dell’Oiv - Organizzazione internazionale della vigna e del vino. Essi a loro volta ogni anno vengono esaminati sulla base dei loro giudizi espressi in quanto il concorso con la collaborazione dell’Università Cattolica di Lovanio ha sviluppato una procedura di valutazione dei degustatori volta a definire la precisione, la coerenza e la ripetibilità del loro giudizio sui campioni, per cui possono essere non confermati nell’anno successivo.

Per renderle anonime le bottiglie saranno imbustate e con l’intera capsula eliminata. I campioni saranno raggruppati dall’Organizzazione per serie omogenee: per vitigno o per tipicità del prodotto; per esempio: vini tranquilli rossi da Merlot, vini spumanti da vitigni aromatici, vini rosati secchi, ecc; per origine geografica o di denominazione. Ma ai commissari l’unica informazione che si dà è l’annata.

L’ultima edizione si è svolta a Valladolid, in Spagna, ed ha visto la partecipazione di 9.080 campioni esaminati da 320 giurati provenienti da 50 nazioni. All’Italia su 1.364 campioni presentati sono andate 384 medaglie così distribuite: 13 Grande Oro, 105 Oro, 266 Argento. È stato istituito inoltre un nuovo premio: Vino rivelazione, per tipologia e nazione.

(Concours Mondial de Bruxelles Un'occasione di visibilità per le cantine)

I vini rivelazioni italiani sono risultati:
  • Terre della Baronia 2014 di Cantine Milazzo: Rivelazione assoluta mondiale vino rosso
  • Donna Rosa 2016 di Fattoria San Francesco: Rivelazione Italia vino rosé
  • Castello di Vicarello 2012 di Castello di Vicarello: Rivelazione Italia vino biologico
  • Piera Martellozzo Brut Carati di Piera Martellozzo: Rivelazione Italia vino spumante
  • Kikè 2016 di Fina: Rivelazione Italia vino bianco

Quest’anno proprio la location del concorso in Cina è un ulteriore importante motivazione per partecipare in quanto sarà la prima volta che un concorso così importante sbarchi in Asia e perchè la Cina, secondo l’Oiv, è la nazione dove maggiore è l’incremento della vendita di vino, per cui la risonanza mediatica costituirà nei cinesi e negli asiatici in genere un ulteriore fattore di crescita del consumo specialmente per quelle etichette che avranno ottenuto una menzione.

L’appuntamento è nel distretto di Haidian a Pechino dal 10 al 13 maggio mentre le iscrizioni e i campioni dovranno essere inviati entro il 1 marzo. Quindi le cantine hanno circa un mese di tempo per partecipare e non perdere un’occasione quest’anno unica.

Per informazioni: www.concoursmondial.com/it

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