Il vino perfetto
per il tuo segno
zodiacale
l'astrologia
nel bicchiere
Abbinare i segni zodiacali a determinati vini non è un semplice capriccio e non è nemmeno una boutade. Ogni segno riflette caratteristiche uniche, come i vini che li rappresentano, creando abbinamenti ideali per conversazioni piacevoli e brindisi indimenticabili. Tra tradizione, convivialità e carattere, scopri il bicchiere che parla il tuo linguaggio astrale
Abbinare i segni zodiacali a varietà di vini può essere poco più di una boutade, un motto di spirito. Eppure tra i tanti appassionati di vino, vai a spiegarti se per ragioni astrali o altro, si manifestano diverse inclinazioni. Chi beve solo vino bianco, chi ama i rosati, chi preferisce condividere una bollicina. E poi vi sono gli amanti e le amanti dei più virili rossi. I segni zodiacali, non è una mera coincidenza, sono suddivisi in quattro elementi principali: terra, aria, fuoco, acqua. Gli stessi che condivide la scienza enoica. La lettura dell'oroscopo inoltre è sovente una lettura condivisa o meglio conviviale, soprattutto durante le vacanze e le feste. Proprio come il consumo del vino in compagnia. Con la differenza che il primo racconta storie non vere, almeno fino a prova contraria, mentre in ogni calice c'è un fondo di verità. Una realtà tangibile. Ma vi è ancora un aspetto comune e più diffuso tra la narrazione astrologica e la degustazione di un vino: il lieto fine. Chi consulta l'oroscopo vuole essere rassicurato che il suo destino (vicino o lontano non sappia di tappo). Altrimenti il lettore cambia giornale, come il consumatore cambia cantina. Inoltre, i più raffinati lettori di oracoli celesti selezionano le narrazioni che riguardano il proprio destino secondo gerarchie qualitative. Oroscopi di serie A, B, C. Alla stregua di esigenti winelover nella scelta delle bottiglie. Abbinare quindi i segni zodiacali a determinati vini non è un semplice capriccio e anche se non contiene un sia pure sottile margine di veridicità, è un gioco da proporre a tavola tra una portata e l'altra.
Ariete, un Lambrusco deciso
Ariete: Lambrusco
Dalla prima ricerca sul web su questo segno emerge che i nati in Ariete sono “esuberanti e dotati di gagliardo erotismo”. Descrizione che, anche senza forzature, potremmo ritrovare in un calice di Lambrusco. D'accordo, non tutti i nati sotto il segno dell'Ariete sono originari della focosa Emilia. Ma la popolazione delle persone focose è più diffusa di quanto si pensi, proprio come quella di coloro che amano questo vino vivace.
Toro, un Primitivo con il senso dell'amicizia
Toro: Primitivo di ManduriaE potremmo aggiungere con il senso della convivialità. Il toro ama circondarsi di persone care e si affida a relazioni durature. In termini vitivinicoli, longeve e profonde. Il Primitivo di Manduria, pur essendo un vino impegnativo, non è un vino propriamente da meditazione, ma da portare semmai in una tavola composta d una vecchia intima brigata.
Gemelli, la battuta del Vermentino toscano
Gemelli: VermentinoI nati sotto questo segno possiedono uno spiccato spirito ironico e umoristico, talvolta graffiante. E quando meno te lo aspetti interrompono una conversazione con una frase fulminante. Secco, preciso, illuminato è il Vermentino in lungo e in largo in Toscana, che va, tuttavia, selezionato con attenzione per tenersi a distanza dalle etichette scadenti, come dai falsi amici.
Cancro, un vino da portare sempre in tavola
Cancro: Montepulciano d‘AbruzzoIl segno indica persone non sempre “addomesticabili”, ma abitudinarie, con un forte riguardo per la famiglia, le buone maniere e la tradizione. Vi sarebbero diverse tipologie di vini sia bianchi sia rossi, a cui un Cancro potrebbe affezionarsi. Magari i nati e le nate sotto il segno lunare hanno anche nostalgia dei vecchi fiaschi e delle perdute e quasi dimenticate damigiane. Eppure, un vino come il Montepulciano d'Abruzzo, che oggi si è lasciato alle spalle tanto passato e ha assunto abito e sostanza contemporanei, continua a palare una lingua antica e a prestarsi ancora come un vino quotidiano, sempre affidabile sulla tavola.
Leone, il ruggito del Barolo
Leone: Barolo
Facile battuta, d'accordo. Eppure non è facile trovare un vino più fiero e generoso e, perché no superbo, del Barolo. Non è di origini nobili come il Chianti Classico, ma è da annoverare in un favoloso bestiario dei vini come il simbolo di una viticoltura tenace e caparbia, proprio come il carattere più diffuso dei nati sotto il segno del Leone.
Vergine, l'amante cosmopolita
Vergine: SauvignonBasta poco per essere traditi o delusi da un partner giramondo, come un vitigno internazionale, che quasi in tutto il mondo si ha la pretesa di trovargli casa. Il Sauvignon per esempio. Con questa tipologia di vini, anche i più meticolosi ed esigenti nati sotto il segno della Vergine, rischiano di prendere delle colossali cantonate. Nonostante ciò, non perdetevi d'animo e continuate a cercare in ogni angolo del pianeta il Sauvignon che risuona nel calice come un canto di Orfeo.
Bilancia, tutto il contrario di un buon vino
Bilancia: Barbera dAsti
O meglio, le caratteristiche proprie di questo segno sono tutto l'opposto di quello che si cerca in un vino serio: accomodante, esitante e garbato quasi al punto da diventare irritante. E allora, in tal caso l'accoppiamento è per contrasto. Con una Barbera d'Asti. La Bilancia e questo vino non comporranno forse mai una coppia perfetta, tuttavia condividono un valore in comune la longevità. E gli opposti s'incontrarono. Un altro lieto fine.
Scorpione, la fierezza del Nerello Mascalese
Scorpione: Nerello MascaleseIl vitigno a bacca rossa che si coltiva alle pendici dell'Etna si appropria di alcuni caratteri propri dei nati nel segno dello Scorpione, eppure, esso è focoso, non nel senso della passionalità, ma della terra in cui le viti ad alberello affondano le loro radici. Ed è dunque anche intenso. Ed è dunque anche elegante. Curiosità: tra le piante più diffuse sui suoli vulcanici vi è la ginestra, battezzata da Carlo Linneo “Genista scorpius”. Sarà mera coincidenza?
Sagittario, caloroso ed esuberante
Sagittario: Zibibbo
La costellazione richiama quasi immediatamente un vino dolce, luminoso e mediterraneo quale lo Zibibbo, altrimenti noto come Moscato d'Alessandria. E altrimenti noto come Moscato di Pantelleria. Chi non lo ha mai portato in tavola al termine di un banchetto luculliano? Scagli la prima freccia il Sagittario che ancora non lo ha fatto. Ma si sbrighi a stapparne una bottiglia. Altrimenti Giove potrebbe fulminarlo.
Capricorno a testa alta
Capricorno: Brunello di MontalcinoChiamalo se vuoi anche brevemente Brunello, comunque tutti intenderanno a quale vino ti riferisci, non solo in quel di Montalcino, ma nel mondo intero. Esso è famoso, quasi come i Beatles, ma al tempo stesso non è per nulla pop come il quartetto di Liverpool. Restando dunque in tema musicale possiamo evocare Mozart. Ed ecco finalmente l'occasione per versarci un calice in solitaria meditazione. E seguirne tutte le note olfattive e gustative con la medesima concentrazione con la quale ascoltiamo una sinfonia o assistiamo a un'opera lirica.
Acquario, l'artista
Acquario: Pinot Nero
Gli enologi tanto abili da sfidare l'intero mondo vitivinicolo con un Pinot Nero (o se preferite Noir) che lasci davvero il segno sono davvero pochi. Tutti gli intenditori hanno pretese non da poco quando stappano una bottiglia, al netto delle star d'Oltralpe. Le avanguardie artistiche del Pinot Nero, sono ormai arte classica impossibile da ripetere, ma la viticoltura ha ancora e sempre qualcosa da raccontare. E in certe regioni italiane, vedi l'Alto Adige, non mancano vignerons con una visione notevolissima. Magari non sono artisti, ma certamente sono fini artigiani. Anche se non sappiamo se tutti sono nati sotto il segno dell'Acquario.
Pesci, vedere lontano
Pesci: Timorasso
Talvolta sono le piccole cose che spalancano nuovi inaspettati orizzonti. Anche sulle colline di quel piccolo provinciale mondo vitivinicolo dove si coltiva e si produce il Timorasso (alias Derthona, dall'antico nome di Tortona). E proprio voi Pesci avete il pregio, sostengono senza ombra di dubbio gli astrologi, di scorgere la realtà con occhi nuovi. Può darsi, ma è sicuro che, Madre Natura permettendo, se oggi non sai produrre una bottiglia di Timorasso come si deve, allora è meglio cambiare mestiere. Abbiamo ancora un'annata in corso d'opera in vigna e scrutiamo il cielo. Giorno e notte.
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