martedì 15 aprile 2025

Non solo robot: arriva AI FOOD collabora con Cracco

 

Non solo robot: arriva AI FOOD, l'intelligenza artificiale che collabora con Cracco

Il software è stato progettato dalla Maestro Martino Food Academy e dall'Università di Torino per affiancare cuochi e professionisti nella creazione di ricette e menu personalizzatie soluzioni gastronomiche su misura, grazie a un'IA formata sulla cucina di Carlo Cracco. In un'intervista, Paola Pisano, docente di UniTo, ci spiega come funziona e quale sarà il suo futuro


Non solo robot: arriva AI FOOD, l'intelligenza artificiale che collabora con Cracco

Un'intelligenza artificiale capace di generare ricette personalizzatecostruire menu su misura e persino correggere errori tecnici durante la preparazione dei piatti. È questo, in sostanza, AI FOOD, un progetto che porta l'IA direttamente dentro le cucineaffiancando chef e professionisti della ristorazione in un lavoro quotidiano sempre più legato alla creativitàalla sostenibilità all'efficienza. Dietro l'iniziativa ci sono la Maestro Martino Food Academy, il laboratorio di intelligenza artificiale dell'Università di Torino, guidato da Paola Pisano (docente di Economia dell'innovazione ed ex ministra dell'Innovazione e digitalizzazione), e lo chef Carlo Cracco. AI FOOD è stato presentato in anteprima durante l'edizione 2025 di Identità Golose a Milano, ma l'obiettivo va ben oltre l'evento: costruire uno strumento di lavoro concreto per il mondo della gastronomia.

Come funziona AI FOOD e perché non vuole sostituire gli chef

AI FOOD non è un software pensato per fare concorrenza ai cuochi. Anzi, è pensato per lavorare insieme a loroSi basa su un'infrastruttura costruita partendo da modelli esistenti - come ChatGPT - ma completamente personalizzata per rispondere a esigenze gastronomicheIl sistema è stato addestrato sulle ricette di Carlo Cracco e sulla cucina italiana in generale ed è in grado, come annunciato in apertura, di proporre varianti di piatticreare menu stagionali o sostenibiliadattare preparazioni in base ad allergie o intolleranze e fornire suggerimenti tecnici in fase di preparazione.


Lo chef Carlo Cracco

A rendere il progetto ancora più interessante è la struttura modulareal suo interno l'intelligenza artificiale è divisa in “agenti”, ognuno specializzato in un compito diverso. C'è chi si occupa di personalizzare ricettechi genera immagini per gli impiattamentichi costruisce menu su misura. Il risultato è uno strumento flessibile, pensato in primo luogo per la formazione dei cuochi - grazie al lavoro della Maestro Martino Food Academy - ma con prospettive di applicazione anche nei ristoranti, negli hotel e, in futuro, tra i consumatori privati.

n'intelligenza artificiale per chi lavora nella ristorazione

Come ci ha raccontato Paola Pisano, direttrice del laboratorio dell'Università di Torino, l'obiettivo non è quello di creare una nuova intelligenza artificiale proprietaria, bensì quello di personalizzare i migliori modelli esistenti per rispondere alle esigenze concrete del mondo food. AI FOOD, infatti, è pensato per velocizzare processi che oggi possono richiedere settimane di lavoro, ma che grazie alla tecnologia diventano questione di minuti. Inoltre, si tratta di uno strumento inclusivo, che punta a rendere la formazione gastronomica accessibile anche a chi non può frequentare corsi o scuole di cucina. E che può affiancare lo chef professionista anche nella gestione quotidiana del ristorante, aiutandolo a creare menu personalizzati per i clienti o a ottimizzare la gestione degli ingredienti. Di seguito, la nostra intervista a Paola Pisano.


AI FOOD, l'intervista di Italia a Tavola a Paola Pisano

Come è nato il progetto AI FOOD insieme a Carlo Cracco?
Come spesso accade, ci siamo incontrati e confrontati ed è nata l’idea. L’intenzione era quella di applicare l’intelligenza artificiale a un ambito nuovo come quello della cucina, ed è così che abbiamo avviato il progetto insieme.

Come funziona concretamente questa intelligenza artificiale? È simile a ChatGPT?
Sì, possiamo definirla una sorta di ChatGPT, ma con delle caratteristiche molto specifiche. Abbiamo preso un’intelligenza artificiale e l’abbiamo formata sulla cucina di Cracco, sulle ricette, sulle tecniche culinarie italiane. Nel backend abbiamo sviluppato diversi sottosistemi, ognuno dei quali ha un compito preciso: chi personalizza ricette, chi genera immagini per gli impiattamenti, chi crea menu. È un lavoro complesso che però consente di ottenere risultati molto efficaci.

Attualmente si concentra solo sulla cucina di Cracco?
Sì, lavora sulle ricette di Cracco e su tutta la cucina italiana. È in grado di creare menu personalizzati sulla base delle esigenze dell’utente: menu sostenibili, a basso costo, che rispettano intolleranze alimentari o richieste particolari.

Non solo robot: arriva AI FOOD, l'intelligenza artificiale che collabora con Cracco

Paola Pisano, docente di Economia dell'innovazione ed ex ministra dell'Innovazione e digitalizzazione

In cosa si differenzia rispetto alle altre intelligenze artificiali disponibili oggi?
Il nostro obiettivo non è creare un’intelligenza artificiale migliore delle altre, ma sviluppare applicazioni concrete nel mondo food. Utilizziamo i migliori modelli esistenti e li personalizziamo per ottenere risultati utili in cucina: nuove ricette, suggerimenti, impiattamenti, ma anche supporto pratico per correggere errori durante le preparazioni.

Avete già pensato ad applicazioni future anche nel mondo della ristorazione o degli hotel?
Certamente. Oggi AI FOOD è pensato soprattutto per la formazione, ma può essere utilizzato anche nei ristoranti per costruire menu personalizzati insieme ai clienti o per migliorare l’efficienza della cucina. L’ambito hotellerie è un’altra possibilità, ma richiederebbe un progetto ad hoc.

È uno strumento più per i professionisti o anche per i consumatori finali?
Nasce per i professionisti. È pensato per lavorare insieme agli chef, per affiancarli nel loro lavoro e per supportare la loro creatività. Ma in futuro potrà essere utilizzato anche dai privati, magari in una versione più semplice e accessibile.

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