lunedì 2 febbraio 2015

IL MIELE ITALIANO È PIÙ SICURO



IL MIELE ITALIANO
È IL PIÙ SICURO

Il miele fa bene alla salute. Conterrebbe antibatterici utili contro il mal di gola e, secondo
il nutrizionista Mike McInnescon, un cucchiaino prima di andare a dormire potrebbe far perdere fino a 3 kg di peso a settimana.
L'Italia ha un patrimonio di mieli straordinari, frutto dell'enorme biodiversità di colture ed erbe spontanee che popolano il Paese. Dall'acacia, con il suo miele bianco e molto liquido, al millefiori, dolce e vellutato, al miele di castagno, con un tono amarognolo nel finale, fino a quello di corbezzolo, decisamente amaro ma indicato contro l'asma. Per non parlare del meno conosciuto miele di timo, forte, balsamico, penetrante e disinfettante per bronchi e intestino.
Purtroppo le api, necessarie all'impollinazione, oltre che produttrici del miele, sono continuamente attaccate da nuove minacce: dall'acaro parassita Varroa, contro cui gli apicoltori italiani hanno trovato rimedi anche biologici, al recente Aethina Tumida. Si tratta di un coleottero, proveniente dall'Africa, che si nutre di miele, polline e anche della covata.
Il risultato è che la produzione italiana di miele si è dimezzata, con un calo dell'export del 26% e un aumento delle importazioni del 14%. Le nazioni che ci forniscono il miele sono Ungheria, Cina, Romania, Argentina e Spagna. Si tratta di Paesi dove è libera la coltivazioni di OGM, con il rischio, quindi, di mangiare un prodotto contaminato da polline transgenico.
Anche per il miele, come per altri prodotti, è necessario indicare in etichetta la provenienza. Per difendere il prodotto italiano è intervenuto anche il Governo, che ha istituito l'anagrafe delle api presso il Ministero della salute. Lo strumento sarà a disposizione degli apicoltori e degli operatori delle Asl, i quali potranno inserire dati riguardanti il numero di arnie, le movimentazioni, le cessioni e gli acquisti e la portata degli sciami.

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