Un dolce...
per San Gennaro
Per il riaffido alla Deputazione della Cappella del Tesoro
- > CHIAMATI ALCUNI FRA I PIÙ NOTI E BRAVI PASTICCERI CAMPANI
- > DOLCE CON FARINE CAPUTO E INGREDIENTE DOMINANTE IL ROSSO
- > UN DOLCE TRIBUTO PER IL PATRONO PIÙ AMATO
- > AL PUBBLICO DI FACEBOOK IL COMPITO DI DARE UN NOME AL DOLCE
Chiamati alcuni fra i più noti e bravi pasticceri campani
Alcuni tra i migliori pasticceri campani sono stati chiamati a creare un dolce dedicato a San Gennaro per festeggiare il rinnovato incarico della gestione laica della Cappella del Tesoro di San Gennaro, riaffidata alla Deputazione. Così, da un'idea della Dieffe Comunicazione, di Carmen Davolo e Daniela Marrapese, e grazie al sostegno di Mulino Caputo, è stato fissato per il 19 luglio, a due mesi dai tradizionali festeggiamenti, il pastry contest “San Gennà - Un dolce per San Gennaro”. L'appuntamento è presso Villa Donn’Anna- Palazzo Petrucci, luogo simbolo di Napoli, da dove si gode un magnifico panorama del Golfo.
Dolce con farine Caputo e ingrediente dominante il rosso
Il dolce dovrà essere realizzato con le farine del Mulino Caputo e avere un ingrediente rosso, che faccia riferimento al prodigio del sangue. Ognuno dei maestri dell’arte bianca potrà attingere dal vasto paniere dei prodotti IGP e DOP campani. Si tratterà di un dolce a lunga conservazione, così da poterlo proporre ai turisti che visitano Napoli e la Campania, ma anche ai tanti napoletani nel mondo, che potranno ordinarlo e riceverlo a casa propria. La giuria sarà formata da nomi di prestigio dell’alta pasticceria, come il Relais Dessert padovano Luigi Biasetto; da maestri pasticceri dell’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani, come il pluricampione Sal De Riso, e da tre giornalisti: Alfonso Di Leva, responsabile dell’Ansa Napoli; Santa di Salvo, esperta di gastronomia de il Mattino e Gianni Simioli, giornalista radiofonico di Radio Marte e Rtl.
Un dolce tributo per il patrono più amato
Nella ricchissima tradizione pasticcera napoletana manca un tributo dolciario al più amato tra i 53 compatroni della città di Napoli. In passato, il 19 settembre d’ogni anno, veniva preparato e distribuito agli ammalati dell'ospedale del rione Sanità, oggi conosciuto come “Ospedale di San Gennaro dei Poveri”, un semplice biscotto, realizzato con impasto di uova, zucchero, limone, farina e cannella, sbattuto come fosse uno zabaione e cotto al forno a fuoco lento. Il 19 luglio sapremo quale potrà essere il dolce che conquisterà il suo posto accanto alle zeppole di San Giuseppe e alle sfogliatelle Santa Rosa.
Al pubblico di Facebook il compito di dare un nome al dolce
Al vincitore sarà riservata un'opera del maestro ceramista Ferrigno e una fornitura di farina Mulino Caputo, il mulino di Napoli. I concorrenti proporranno nelle rispettive pasticcerie il dolce elaborato per il concorso. Saranno poi i clienti a decretarne il successo. Contemporaneamente, verrà lanciato un concorso sulla pagina Facebook “San Gennà - Un Dolce per San Gennaro”, nella quale sarà possibile proporre il nome da assegnare al dolce. A chi proporrà il nome più apprezzato, andrà una cena per due persone presso il ristorante stellato di Sorrento “Il Buco” e una cena, sempre per due, presso la pizzeria “Concettina ai Tre Santi”, dove Ciro Oliva proporrà, in degustazione, una pizza ad hoc: la Fondazione San Gennaro.
Nella foto in basso di Vincenzo Pagano: Antimo Caputo dell'omonimo molino
VinoeCibo
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