NEL BELLUNESE
AZIENDE FLORIDE
COME LATTEBUSCHE
HANNO SOFFERTO
I GRAVI DANNI
DEL MALTEMPO
La
situazione apocalittica nel Bellunese, che tutti hanno potuto vedere attraverso
i media in questi ultimi giorni era concentrata sul disastro delle case
scoperchiate, dei boschi distrutti e sulle centinaia di persone che ne hanno
sofferto; ma anche le aziende, i lavoratori, le persone hanno subito disagi
impensabili.
Una delle
aziende più floride della provincia di Belluno che ha subito gravi danni dal
disastro di quelle giornate è senza dubbio la Lattebusche, il caseificio cooperativa
del Feltrino con oltre 200 soci e che nello scoro anno ha superato i 104
milioni di euro di fatturato, ha aperto un nuovo bar bianco a Sandrigo e ha
allargato i suoi interessi in tutto il Veneto.
Abbiamo
chiesto al direttore generale di lattebusche, dottor Antonio Bortoli, di farci in breve, il punto sulla
situazione, dopo questi giorni da tregenda.
“Purtroppo la
situazione ha stravolto la nostra
attività anche se non l’ha bloccata del tutto; molte stalle sono state
completamente distrutte, altre scoperchiate dal vento, gli alberi sradicati
hanno ostruito le strade di dott. Antonio Bortolmontagna dove arrivavano i nostri camion per la
raccolta del latte; alcune strade sono state interrotte dalle frane e in alcune
località per molto tempo è mancata anche la corrente elettrica; dalla Val di Zoldo
a Sappada, da Cortina all’Agordino, al Cadore, ci sono state difficoltà
impensabili per il nostro lavoro… anche se eravamo in parte preparati a
evenienze difficili… magari non come questa che è stata più disastrosa di
quella del 1966.
Ora non ci
resta che aspettare che il Governo metta mano a risorse straordinarie che
riescano a rimediare alla situazione; certamente non sarà cosa da poco”.
Sostene
Schena
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