ENOGASTROLOGIA
IL SAGITTARIO A TAVOLA:
L'APPETITO VIEN MANGIANDO
Novembre e Dicembre: la natura si riposa.
Il nostro piccolo seme, però, freme pieno di energia e progetti per il proprio futuro di pianta e, sorretto dal caldo del sole dell'estate che lo ha generato, attende paziente - si fa per dire- che arrivi il momento giusto per germogliare. Se l'idea dell'arco teso con la propria freccia ben rende l'idea della vera natura della nostra piantina in spe, non ci dobbiamo stupire se tale immagine è stata scelta per rappresentare il segno del mese, il sagittario, segno di fuoco e governato da Giove e Nettuno. Del primo il nativo ha l'innato ottimismo, l'esuberanza e la cieca fiducia nelle proprie capacità; la "giovialità", la gioia per la tavola e la vivacità intellettuale. Non di rado il tutto sfocia nella tendenza a pontificare, a non considerare le esigenze altrui, e -come i suoi compagni di fuoco ariete e leone - a imporre candidamente la propria presenza e invadere lo "spazio vitale" del compagno o monopolizzare una conversazione.
Il nostro piccolo seme, però, freme pieno di energia e progetti per il proprio futuro di pianta e, sorretto dal caldo del sole dell'estate che lo ha generato, attende paziente - si fa per dire- che arrivi il momento giusto per germogliare. Se l'idea dell'arco teso con la propria freccia ben rende l'idea della vera natura della nostra piantina in spe, non ci dobbiamo stupire se tale immagine è stata scelta per rappresentare il segno del mese, il sagittario, segno di fuoco e governato da Giove e Nettuno. Del primo il nativo ha l'innato ottimismo, l'esuberanza e la cieca fiducia nelle proprie capacità; la "giovialità", la gioia per la tavola e la vivacità intellettuale. Non di rado il tutto sfocia nella tendenza a pontificare, a non considerare le esigenze altrui, e -come i suoi compagni di fuoco ariete e leone - a imporre candidamente la propria presenza e invadere lo "spazio vitale" del compagno o monopolizzare una conversazione.
Deve
però fare i conti con il vacuo Nettuno, che tutt’altro offre che
sicurezza e stabilità, minando non poco l'ottimismo del segno. Da qui
nasce l'insoddisfazione latente per la realtà oggettiva che lo circonda,
il desiderio di scoprire nuovi orizzonti, la ricerca filosofica, lo
scoccare sempre nuove frecce nel cielo e seguirne la traiettoria.
Esterofilo per scelta, ama viaggiare e scoprire l'essenza di culture
diverse.
Come
il seme, anche il nativo del sagittario è dotato di un enorme
patrimonio energetico e non di rado la costituzione leggermente robusta
ne evidenzia la presenza, anche se a volte Nettuno può conferirgli un
aspetto piuttosto mingherlino e ascetico. Ma non dobbiamo farci trarre
in inganno: il Sagittario è e rimane fondamentalmente una buona
forchetta e un amante del buon bicchiere.
Si
lascia trascinare a veri e propri tour de force gastronomici, non
tralasciando nulla che solo vagamente stuzzichi l'olfatto o la vista.
Banchetti o pranzi importanti, brunch o scampagnate improvvisate,
l'importante è stimolare il palato e offrirgli sempre nuove varietà di
sapori... senza limiti di quantità, purtroppo! Proprio per questo
parlare di enogastronomia e Sagittario rappresenta un argomento molto
delicato; non per quanto concerne la naturale passione per la buona
tavola - è il gourmet par exellence - ma concetti quali
"dietetico", "magro" e "leggero" sono veri tabù nel discorso. A farne le
spese è l’organo al quale affidato l'arduo compito di depurare
l'organismo appesantito: il fegato. Intossicazioni, calcoli, coliche o
comunque un diffuso malessere generale caratterizzato da spossatezza e
intorpidimento sono sintomi di uno stato di "stress" epatico. Bisognerà
ricorrere a trucchi per convincere il nativo a cambiare di: stuzzicanti
insalate miste come antipasto, con alto contenuto di fibre e cellulosa,
riducono la sensazione di fame. Occorre dimezzare le porzioni, far
sparire stuzzichini e non abbondare di pane a tavola; introdurre
minestre contadine e piatti con un ridotto contenuto di grassi. Per
integrare l'enorme bisogno energetico basterà assumere regolarmente
pappa reale arricchita di polline, ricca di proprietà galvanizzanti e
remineralizzanti.
La
ghiandola pituitaria, governata dal segno, regolatrice dei processi di
accrescimento corporeo e quindi responsabile della costituzione fisico
del nativo e la crescita delle ossa necessita un apporto costante di
vitamina A e le vitamine del gruppo B, in particolare la B5. Si trovano
in lieviti, fegato, funghi, soia e verdure a pasta gialla, quali zucche e
carote. Quest'ultime contengono , inoltre, un alta percentuale di
ossido di silicio (Silicea), il sale cellulare del segno utile nel
processo di fissazione del calcio nelle ossa: è presente, inoltre, nella
bucce della frutta, in avena, ciliegie o prugne.
Arduo
sarà abituare il gaudente a controllarsi nel consumo di alcolici. Forte
bevitore, ama spaziare tra vini corposi e bianchi frizzanti, liquori e
distillati, aperitivi e digestivi.
Se,
invece, è il cuoco nativo del segno, prepariamoci a dei veri e propri
tour gastronomici attorno al globo: non importa se anatra alla
pechinese, bistecche al sangue stile Far West o cuscus tunisino, il
nostro poeta della tavola si dimostrerà un vero maestro dell'arte
culinaria, eccedendo purtroppo nel dosaggio delle spezie -un pizzico di
troppo - e nelle porzioni dalle dimensioni pantagrueliche.
Eccellenti
saranno i suoi vini, sempre all'altezza del piatto e, non dimentichiamo
la sua megalomania, dalle etichette prestigiose come un “Vinsanto
Farnito ” doc di Carpineto di Greve in Chianti.
Da "uomo - o donna- di mondo" sarà un ospite brillante e piacevole, erudito e sempre pronto a intavolare discorsi interessanti con una nota filosofica, dove tenderà, tuttavia, a monopolizzare l'attenzione e fare sfoggio della propria cultura poliedrica.
Non
importa. Possiamo distrarci guardandoci intorno scoprendo, in cucina o
nella sala da pranzo, preziosi e insoliti souvenir di viaggi lontani,
libri di cucina introvabili nelle nostre librerie, spezie
insolite ma indispensabili per la preparazione di piatti esotici. Non
sarà certo l'ordine a metterci a nostro agio ma la calda e confortevole
luminosità dell'ambiente e la predominanza di colori caldi delle
tovaglie e delle stoviglie che ricordano i banchetti di spezie dei suk
orientali: giallo, arancione, ocra e le diverse sfumature delle terra di
Siena.
Daniela Mosena
LA RICETTA PER L’OSPITE SAGITTARIO.
Ingredienti: 6
arance, mezzo etto di pane gratuggiato, uno spicchio di aglio tritato,
una manciata di prezzemolo, tre cucchiai di olivo d’oliva extra vergine,
sale e pepe.
Preparazione: tagliate
a metà le arance lavate, liberatele dei semi e ponete in una ciotola
parte della polpa assieme all’aglio, il prezzemolo, l’olio e il pane
gratuggiato. Mescolate il tutto, correggendo di sale e pepe e farcite
con il composta le mezze arance. Arrostitele a fuoco di carbonella (o
legna) adagiate su di una graticola.
Servitele calde accompagnate da un buon “Lugana”, un bianco secco delle cantine Tommasi di San Pietro in Cariano (Verona)
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