domenica 27 ottobre 2019

REPORT RAI 3: OGGI 28 ottobre 2019 SI PARLA DI SALE... TANTE DOMANDE

REPORT RAI 3

OGGI 28 ottobre 2019

SI PARLA DI SALE

TANTE DOMANDE

Rosa, viola, nero, grigio: sono i colori dei nuovi tipi di sale che negli ultimi anni si sono diffusi sul mercato. Report intende indagare e scoprire se tutto è “naturalmente” ottenuto dalla essicazione di acqua di mare o dalla estrazione dalle antiche miniere sotterranee, italiane e non. 

Pubblicità e comunicazione dicono che il “sale colorato” sono più salubri, più sicuri, più ricchi di sostanze positive e ricchissimi (anche 80-90 tipi diversi) di oligoelementi, microsostanze, molecole e particelle di sostanze naturali. E’ vero? come fa il consumatore ad essere certo? 
Le etichette “parlano” chiaro? Chi controlla l’accesso sul mercato italiano? Chi commercializza sali  alimentari, da cucina di provenienza estera? C’è certezza dell’origine? 
Quali sali sono migliori per i DOP italiani, tipo culatello, prosciutto, mortadella, grana padano e tutti gli altri prodotti certificati? Tutti i DOP-IGP italiani usano sale ( e spezie) italiane o di origine certificata? Possibile che l’acqua minerale di sorgente e fonte debba riportare in etichetta una tabella di decine di elementi controllati e il sale nulla? Il sale una volta era monopolio di Stato, oggi ci sono le concessioni: tutte le estrazioni sono in linea con i contratti e gli accordi stipulati e concessi dallo Stato a Imprese? e gli Enti Comunali e Regionali locali svolgono una funzione? Queste e tante altee domande e quesiti scorrono lungo il percorso che compie ogni granello di sale che poi ci ritroviamo negli alimenti acquistati (salamoia) e nella elaborazione di alimenti conservati come il Parmigiano Reggiano (salatura) e aggiungiamo in cucina e a tavola “ quanto basta o ..a piacere” come dicono le ricette anche di grandi cuochi. Che sale usano i grandi cuochi stellati e premiati? sale italiano? Esistono sali solo “ coreografici e estetici” nei piatti di grandi ristoranti stellati?

Report proverà a capire se sia giusto dare questo tipo di informazione, dal momento che l’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia un uso moderato del sale….sempre…senza fare differenze. 
Ma è anche giusto non fare differenze “ salutistiche e salutari” fra un sale e un altro sale ( italiano o estero, fino o grosso, bianco o colorato) su purezza, minimo contenuto di sodio, contenuti di altri elementi (nel mare ci può essere di tutto…..abbiamo visto come dentro le grandi caverne e miniere non controllate e non chiuse) , raffinazione, aggiunte, integratori, ecc… . Effettivamente le etichette che dovrebbero informare il consumatore non danno le giuste specifiche: qual è il punto di vista di chimici e nutrizionisti e quello di chi questi sali li immette sul mercato? Queste ed altre sono le domande a raffica fatte nel programma diretto da Sigfrido Ranucci dalla inviata-giornalista Chiara De Luca.

Giampietro Comolli

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