martedì 28 settembre 2021

A Montepulciano il debutto per le vendemmia del Nobile menzione Pieve

 

A Montepulciano debutto 

per le vendemmia 

del Nobile 

menzione Pieve


AMontepulciano partita la prima vendemmia del Vino nobile di Montepulciano, quella che avrà come menzione Pieve

Si tratta di un vigneto di Sangiovese o complementari autoctoni che abbia superato i 15 anni di età, che faccia parte della proprietà aziendale, con una resa per ettaro ancora più ristretta rispetto alla normalità. Il tutto da mettere in cantina per almeno tre anni.

Non spaventa più di tanto dunque, si spiega, il calo produttivo in linea con altre zone della Toscana, a fronte tra l'altro di una qualità notevole delle uve in pianta.
«Alla incredibile e affascinante atmosfera che caratterizza ogni anno la vendemmia, quest'anno dobbiamo aggiungere anche la curiosità di mettere in cantina le uve per dare vita alla nuova tipologia di Vino Nobile di Montepulciano - spiega il presidente del Consorzio, Andrea Rossi - e devo dire che l'unanimità espressa dalle aziende in sede di approvazione del disciplinare si riscontra anche nell'interesse a partecipare con la prima vendemmia disponibile a questo nuovo percorso che porterà ad arricchire la storia della nostra denominazione».
Su come andrà annata, si spiega, «è presto per fare previsioni ma fino a oggi non sono state registrate situazioni di particolare preoccupazione. In agosto il clima è stato in linea con la stagione e le temperature della notte hanno bilanciato il caldo della giornata».

Ottimo segnale anche dalle vendite: «Con un +44% nei primi otto mesi del 2021 il Vino nobile è uno dei vini toscani più ricercati. Il ritorno poi dell'enoturismo, che continua anche tutto ottobre, sta facendo risalire il segmento delle vendite dirette e del consumo locale, "fetta di mercato questa fondamentale per una denominazione come quella di Montepulciano. Insomma, in generale un buon proseguimento di vendemmia per il Vino Nobile di Montepulciano che in questo periodo occupa più di mille lavoratori stagionali, oltre ai circa 1200 addetti del settore (di cui il 60% tra i 20 e 40 anni)».





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