sabato 23 ottobre 2021

L'Almanacco Barbanera compie 260 anni, online una collezione storica

 

L'Almanacco Barbanera compie 260 anni, online una collezione storica

Dal 23 ottobre disponibile in edicola e libreria l'edizione dell'anniversario con consigli pratici per un'ottimale gestione dell'orto. Per l'occasione, 800 pubblicazioni dal 1762 al 1962 disponibili online

di Mariella Morosi

Buon vivere, rispetto dei cicli stagionali e del rapporto dell'uomo con la natura: è questa la filosofia dell'Almanacco Barbanera che ha guidato e ispirato le regole quotidiane e la vita di generazioni di famiglie italiane. Dal 23 ottobre, al suo 260° compleanno, la pubblicazione sarà in tutte le edicole e librerie italiane. Per celebrare questo importante anniversario la Fondazione Barbanera 1762 ha aperto i suoi archivi storici e ha messo online, a disposizione di tutti, la sua preziosa collezione, costituita da 356 esemplari datati dal 1762 al 1962, la più completa al mondo. Il suo valore è universale e gli deriva dall’essere simbolo di un genere letterario che ha contribuito a creare la cultura e l’identità di interi popoli e nazioni prima dell’avvento dei più moderni mezzi di comunicazione di massa.


Per i 260 anni, 800 pubblicazioni storiche disponibili online

Sono circa 800 le pubblicazioni online, tra cui il prestigioso fondo Barbanera Unesco, la collezione di almanacchi e lunari riconosciuta dall'Unesco come “Memoria del Mondo”(Memory of the World Register) quale simbolo universale della cultura almanacchistica. Il sito è stato realizzato grazie al progetto europeo Agenda Urbana del Comune di Foligno, e raccoglie la digitalizzazione dei documenti della Fondazione, realizzata in collaborazione con Archivi di Valore. L'edizione dei 260 anni è stata presentata a Roma al Casale Tor di Quinto, da Luca Baldini, ad dell'Editoriale Campi e da Maria Pia Fanciulli, responsabile di redazione delle Edizioni Barbanera. Presenti anche l'agronoma Isabella Dalla Ragione e Mauro Morosi, responsabili dello straordinario Orto giardino delle Stagioni di Spello, uno scrigno prezioso di biodiversità con semi e ortaggi rari o in via d'estinzione, frutti di archeologia arborea, fiori ed erbe officinali. Il luogo ospita anche la Fondazione e la sede editoriale in un antico bachificio del ‘700 completamente restaurato. Il giornalista e presentatore Federico Quaranta ha presentato gli interventi e parlato della storia della pubblicazione e della sua importanza nella cultura popolare.

 

Dalle origini nel 1762 a oggi

Senza tradire le sue origini - uscì la prima volta a Foligno nel 1762 -  Barbanera continua a uscire sotto forma di almanacco e di calendario. Dalla fine dell’Ottocento a pubblicarlo è l’Editoriale Campi con sede prima a Foligno e poi nel comune limitrofo di Spello, per una tiratura che ha raggiunto un totale di tre milioni di copie. La voce Barbanera compare da decenni nei maggiori dizionari italiani come sinonimo di almanacco, lunario e calendario. La pubblicazione superò presto i confini regionali e venne diffusa per fiere e mercati dai venditori ambulanti ma anche dai cantastorie che narravano fattacci e miracoli. Insieme uscivano i “Pianeti della fortuna” e le canzoni. Con l’arrivo della radio, nel 1939 i fogli volanti con i testi delle canzoni divennero “Il Canzoniere della Radio”, con copertine di ottimi illustratori (Brast, Boccasile, Baggiolini, Onorato, Roveroni e Albertarelli) da cui prese le mosse negli anni ’50 “TV Sorrisi e Canzoni”, pubblicato dalla Campi fino al 1980 quado fu rilevato da Berlusconi. La pubblicazione, interrotta nel dicembre 1943 per gli eventi bellici, viene subito ripresa nel 1945 e continuerà fino al 1953. Tra il 1966 e il 1974 Giuseppe Campi e, successivamente, Feliciano Campi, portano in edicola anche Telezzecchino, un giornalino per bambini che si collegherà allo"Zecchino d'oro",Oggi l’Editoriale Campi pubblica oltre al Calendario e all’Almanacco Barbanera una serie di rubriche con oltre 40 tematiche sul filo della tradizione e della vita quotidiana, accolte nei media italiani (quotidiani, settimanali, mensili, radio, tv, siti internet). Parte dell’attività editoriale è anche la collana di volumi nota come “Biblioteca di Barbanera”, con titoli legati ai più tradizionali saperi dell’astronomo e filosofo di Foligno. 

L'astrologo-ortolano Barbanera

Ma chi era Barbanera? Un astrologo leggendario raffigurato con il classico cappello a punta e la lunga barba, forse mai realmente esistito e comunque niente a che fare col famoso pirata dei romanzi. Precisava le fasi del sole e della luna, per una ottimale gestione dell'orto, suggeriva le ricette con prodotti di stagione - principio più che mai di attualità - con attenzione alla salute ma anche al borsellino. Non mancavano rubriche e curiosità. Perché Barbanera si muove nel tempo con i suoi saperi e valori. Perché è memoria del passato che alimenta il futuro, che si tramanda con sempre nuove saggezze, per un anno di serenità programmata e garantita. Era sempre disponibile per fare la cosa giusta al momento giusto e ritrovare nei gesti di ogni giorno valori e verità. Dal 1762 la pubblicazione si è mossa nel tempo e nelle mutazioni sociali,  con i saperi e i valori dei tempi passati è entrato nel futuro.

A conclusione della presentazione romana, è stata offerta una degustazione di ricette di stagione della tradizione Barbanera di cui l'Almanacco era prodigo ma sempre partendo da quanto l'orto offriva in ogni stagione dell'anno, e ammonendo sulla necessità di non sprecare quanto la natura dona e di rispettare il lavoro dell'uomo.

 

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