mercoledì 27 ottobre 2021

La pasta da simbolo della Dieta Mediterranea a strumento di solidarietà

 

La pasta da simbolo della Dieta Mediterranea 

a strumento 

di solidarietà

Il 25 ottobre si celebra il World Pasta Day, evento voluto da International pasta organisation e Unione italiana food arrivato alla 23° edizione. Per l'occasione è stata lanciata una gara di solidarietà. 

Coinvolti diversi grandi chef. Mentre il giovane Achille Esposito ci racconta come da un piatto di pasta ha capito che la cucina sarebbe diventata la sua carriera

di Guido Gabaldi


Pasta e solidarietà, questo il leitmotiv del World Pasta Day 2021, giunto alla sua 23° edizione, ideato e curato da Unione italiana food e Ipo - International pasta organisation, per celebrare il piatto simbolo della Dieta Mediterranea. La pasta è sempre sulla nostra tavola e nella nostra storia, e quindi non può che confrontarsi con i grandi temi della ripresa e dei contraccolpi della pandemia su economia e occupazione, ma anche su tensioni sociali e pathos collettivo aprendosi alla solidarietà.  

Nel 2021, 27 milioni di italiani hanno fatto rinunce alimentari (ma non alla pasta)

Secondo Oxfam, nel 2021, 20 milioni di persone hanno raggiunto livelli preoccupanti di insicurezza alimentare, portando il totale a 155 milioni di persone in 55 Paesi. Mentre in Italia sono 27 milioni gli italiani che ancora nel 2021 sono stati costretti a fare delle rinunce, vivendo situazioni di disagio quotidiano (dati Rapporto Coop 2021). Rinunce importanti, se consideriamo la posta in gioco: nel 2020 hanno festosamente invaso il mondo 17 milioni di tonnellate di spaghetti, rigatoni e simili, con un incremento del 100% rispetto a dieci anni fa. 

L'iniziativa #Haveagoodpasta che ha coinvolto

In questo quadro economico-sociale di grande incertezza si è svolta la gara di solidarietà voluta da Unione Italiana Food per mostrare il “buono” della pasta, amata a tutte le latitudini anche nelle sue preparazioni più semplici. Con l’iniziativa #Haveagoodpasta, i pastai italiani si sono rivolti agli amanti della buona tavola per donare un piatto di pasta ai meno fortunati. Per partecipare, bastava postare fino al 25 ottobre sui social network lo scatto di un piatto di pasta con l’hashtag #Haveagoodpasta. Ogni scatto condiviso veniva caricato sul sito dedicato “Al Dente”, alimentando un contatore online fino al raggiungimento di 300mila piatti di pasta, che i pastai italiani doneranno alle mense Caritas di quattro grandi città italiane: Milano, Roma, Napoli e Palermo, unite così da una gigantesca spaghettata solidale.

«Nei mesi più difficili noi pastai abbiamo sentito la responsabilità di non far mai mancare la pasta agli italiani e ai consumatori di tutto il mondo - afferma Riccardo Felicetti, presidente dei Pastai Italiani - Con questa stessa responsabilità li accompagniamo sulla strada della ripresa, con il piacere quotidiano che il nostro prodotto sa dare: una spaghettata in famiglia, una cena fuori al ristorante. E un’attenzione speciale per chi è più in difficoltà: la pasta, da sempre, sa essere accogliente e discreta, ma anche socievole e conviviale».

Coinvolta nell’iniziativa, e a pieno titolo, anche la ristorazione, che dopo la crisi degli ultimi diciotto mesi rappresenta oggi uno dei simboli del ritorno alla socialità condivisa. Sono 150 i ristoranti italiani e internazionali che hanno aderito al progetto con una ricetta di pasta ispirata al tema #haveagoodpasta, proposta in carta dal 18 al 25 ottobre e condivisa sui propri canali social. Non mancano nomi di grido del firmamento gourmet, come i fratelli Alajmo, Francesco Apreda, Heinz Beck, Peppe Guida e Niko Romito.

 

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