mercoledì 31 gennaio 2024

I segreti della dieta di Sinner

 

I segreti della dieta 

di Sinner: dalle carote 

al pesce. E gli insetti? «No, grazie»

Vincitore degli Australian Open (primo italiano a riuscirci nella storia del tennis), Jannik Sinner, classe 2001, segue una dieta particolare volta a migliorare le proprie performance sul campo. Dunque, scopriamo insieme alcuni ingredienti della dieta dell'altoatesino (con qualche sgarro, che non fa mai male)

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I segreti della dieta di Sinner: dalle carote al pesce. E gli insetti? «No, grazie»

Jannik Sinner è nella storia del tennis italiano. Dopo la conquista della Coppa Davis con la maglia della Nazionale, il tennista numero 4 al mondo, ieri domenica 28 gennaio, infatti, è diventato il primo tennista del Belpaese a conquistare l'Australia Open, uno dei quattro grandi slam (insieme al Roland Garros, in Francia, Wimbledon, in Inghilterra, e gli Us Open, negli Stati Uniti) più importanti al mondo. E come ogni sportivo (vincente), Sinner segue una dieta particolare volta a migliorare le proprie performance sul campo. Dunque, scopriamo insieme alcuni ingredienti della dieta di Jannik (con qualche sgarro, che non fa mai male dopotutto) e i suoi segreti.

I segreti e la dieta di Jannik Sinner

1. Sinner e l'amore per le carote

Jannik Sinner, noto per il suo fisico impeccabile, ha sempre dichiarato di amare il gusto delle carote. Durante le partite, è solito consumarle durante il cambio campo. Una passione per le carote che ha generato un seguito di fan entusiasti che si autodefiniscono i "Carota Boys": cinque ragazzi che, ispirati dalla capigliatura rossa di Sinner, si vestono come gli ortaggi durante le sue partite, diventando un fenomeno virale e un'attrazione durante i match.

I segreti della dieta di Sinner: dalle carote al pesce. E gli insetti? «No, grazie»

I Carota Boys, fan di Jannik Sinner

Le carote sono ricche di betacarotene, che il corpo converte in vitamina A, favorendo la salute della vista e della pelle. Sono una fonte di fibre, antiossidanti e vitamine come la C, contribuendo alla salute del sistema immunitario e alla digestione.

2. Fish & chips

Nonostante l'amore per le carote, Jannik specifica di non voler troppa verdura nel suo piatto. L'altoatesino, infatti, non disdegna di concedersi qualche fish & chips, piatto che ha imparato ad amare durante i suoi viaggi nel mondo del tennis e che consuma regolarmente poiché fornisce proteine magre e acidi grassi omega-3 benefici per la salute, provenienti dal pesce.

3. No agli insetti, sì a pizza e sushi

Sebbene la tradizione altoatesina non comprenda pizza e sushi, Sinner rivela di apprezzarli particolarmente. Ma c'è una cosa che ha giurato di non fare mai nella vitamangiare insetti.

I segreti della dieta di Sinner: dalle carote al pesce. E gli insetti? «No, grazie»

Jannik Sinner ha giurato di non mangiare mai gli insetti

«So che c'è molta gente che lo fa, ma per me è un'esperienza impensabile, non potrei mai fare una cosa del genere» aveva rivelato in un'intervista.

4. La pasta e i dolci

Sinner è anche un discreto cuoco, sebbene a casa sia il padre a occuparsi della cucina essendo il suo mestiere. Hanspeter, 59 anni, infatti, è stato per anni il cuoco del Rifugio Fondovalle (Talschlusshütte) in Val Fiscalina, mentre Siglinde - la madre - si occupava dell'accoglienza clienti. Jannik sa comunque preparare un piatto di pasta dignitoso, anche se la sua vera passione rimangono i dolci. Non rinuncia mai a concedersene uno, assicurando che non perderà mai una partita per colpa di un dolce: «Mi piacciono tantissimo e spesso me ne concedo uno. Alla fine non si perde una partita perché si mangia qualche dolce».

La dieta degli altri tennisti: Novak Djokovic

Se la dieta di Jannik Sinner è abbastanza "elastica", quella di Novak Djokovic, serbo di 36 anni e numero uno al mondo, è decisamente più ferrea. La sua attenzione ai dettagli nella scelta degli alimenti è evidente sin dal mattino, quando inizia la giornata con un bicchiere di acqua calda o a temperatura ambiente con del limone, evitando l'acqua fredda per non costringere il corpo a spendere energia per riscaldarla. Subito dopo, un frullato verde contenente alghe, come la spirulina, sedano, spinaci e frutta varia. La frutta costituisce una componente fondamentale della dieta del tennista serbo, fornendo l'energia necessaria per gli allenamenti e le sessioni in palestra. Djokovic cerca di limitare il tempo dedicato al pasto, praticando un digiuno di 14-16 ore al giorno per ridurre al minimo l'energia impiegata nella digestione. Ogni aspetto della sua alimentazione è attentamente misurato, con un consumo energetico ridotto al minimo.

I segreti della dieta di Sinner: dalle carote al pesce. E gli insetti? «No, grazie»

La dieta di Novak Djokovic

La colazione consiste in una ciotola di muesli biologico senza glutine, avena, frutta varia e due cucchiai di miele di manuka, noto per le sue proprietà fitoterapiche. I primi carboidrati complessi vengono introdotti soltanto a pranzo. Nonostante la base della dieta di Djokovic sia costituita da alghe, piante e verdure, i suoi pasti includono anche risopatate e quinoa a pranzo, sempre accompagnati da alimenti di origine vegetale. La cena, consumata entro le ore 19:00, è incentrata sulle proteine provenienti esclusivamente da fonti vegetali, con il tofu come protagonista principale. La dieta di Djokovic, priva di carne e pesce, segue una routine rigorosa che si ripete per 365 giorni all'anno, senza concessioni a ciò che comunemente definiremmo "sgarri".

La dieta degli altri tennisti: Carlos Alcaraz

A parlare della dieta di Carlos Alcaraz, campioncino spagnolo classe 2003 e numero due al mondo, è stato il suo preparatore atletico Alberto Lledò in una intervista a un magazine specializzato. «Uno come Alcaraz ha bisogno di glicogeno per avere energia, ma anche di carboidrati e in parte di grassi. E poi ci sono le proteine per il recupero e per generare massa, in base al lavoro da svolgere» ha raccontato Lledò.

I segreti della dieta di Sinner: dalle carote al pesce. E gli insetti? «No, grazie»

La dieta di Carlos Alcaraz

Aggiungendo che è stato fatto un gran lavoro di educazione alimentare con Alcaraz, che ha portato i suoi frutti: «Carlos era abituato a mangiare pochissimo per gli standard di un atleta. Aveva le abitudini di un ragazzo qualsiasi. Ovviamente - ha poi concluso - il cambiamento non è stato semplice, ma era fondamentale per aggiungere peso e massa muscolare».

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