Ristorante, delivery
o schiscetta: com'è
la pausa pranzo
degli italiani?
Il pranzo fuori rimane in assoluto l'attività più diffusa, mentre la schiscetta è un'abitudine praticata soprattutto al Sud. Pizza e pasta al top, ma sono in netta crescita la cucina asiatica, quella sudamericana e il fast food Usa. Le nuove generazioni, in particolare la Gen Z, tendono invece ad acquistare il pranzo da consumare direttamente alla scrivania e amano ordinare da asporto
Le abitudini di pausa pranzo in Italia sono in evoluzione, con un equilibrio tra tradizione e innovazione. Il pranzo fuori rimane l'opzione più diffusa, ma la schiscetta e il delivery guadagnano terreno, soprattutto tra le nuove generazioni. La cucina italiana è sempre apprezzata, ma si aprono nuove tendenze verso cucine diverse. Il buono pasto si conferma uno strumento importante per la gestione della pausa pranzo. È questo quello che emerge dall'indagine condotta da Edenred Italia e BVA Doxa.
Pausa pranzo, le tendenze
L'indagine rivela che il pranzo fuori rimane la scelta più diffusa per gli italiani in pausa pranzo, con il 90% degli intervistati che opta per questa soluzione. Tra questi, un intervistato su due frequenta sempre lo stesso ristorante, mostrando una certa fedeltà ai propri locali preferiti. La schiscetta da casa, invece, rappresenta un'abitudine consolidata per il 38% del campione, soprattutto al Sud (42%) e tra i millennial (45%).Pizza e pasta si confermano le pietanze più gettonate, confermando la centralità della cucina italiana nelle scelte degli italiani. Tuttavia, si osserva una netta crescita della cucina asiatica, apprezzata da ben 2/3 degli intervistati, con un particolare interesse per la cucina giapponese e cinese. Non mancano opzioni come la cucina messicana, statunitense (fast-food) e greca, scelte da 3 intervistati su 10.
L’ordinazione di cibo da consumare in ufficio è una scelta frequente per il 15% degli intervistatiLe nuove generazioni, in particolare la Gen Z, tendono a prediligere l'acquisto del pranzo da consumare direttamente in ufficio. L'ordinazione da asporto è un'abitudine in crescita, soprattutto tra i più giovani (25% Gen Z) e al Sud (22%).Il buono pasto si conferma uno strumento essenziale per la gestione della pausa pranzo, utilizzato da un intervistato su due per questa finalità. La Gen Z mostra una particolare preferenza per il formato digitale del buono pasto (75%).
Pausa pranzo, i ristoranti resistono?
La scelta di consumare la pausa pranzo in un locale è diffusa in modo uniforme tra tutte le generazioni e aree geografiche. I lavoratori mostrano una certa fedeltà a un numero ristretto di locali (metà ne frequenta 2-3), con la preferenza per piatti classici come pizza, pasta, panini, insalate e verdure. Tra le cucine, l'italiana primeggia (90%), seguita dall'asiatica (66%) e da altre opzioni come messicana, americana e greca (30%). Il momento del pranzo è vissuto come occasione di socialità con i colleghi (90%), con conversazioni su argomenti personali, lavorativi, viaggi e tempo libero. L'orario di picco è alle 13:00 e la durata media è di 45 minuti.
Pausa pranzo, il ruolo della schiscetta
La schiscetta rappresenta una soluzione pratica per la pausa pranzo che permette di risparmiare e di scegliere cibi sani e di qualità. Inoltre, la sua preparazione può diventare un momento di relax e creatività in cucina. Portarsi il cibo da casa è un'abitudine più diffusa al Sud (42%) e tra i millennial (45%), rispetto al Nord Est (35%) e ai Baby Boomer (30%). Per l'82% di chi sceglie la schiscetta, la preparazione è un rituale quotidiano che inizia dalla spesa di prodotti freschi, mentre un 18% si affida a quanto già presente in frigo.
Per l'82% di chi sceglie la schiscetta, la preparazione è un rituale quotidianoLa scelta del supermercato è ristretta (uno o due di fiducia) e la ricerca di prodotti specifici è appannaggio soprattutto delle generazioni più giovani (millennial e Gen Z) che lo fanno nel 90% dei casi, contro il 70% di Gen X e Baby Boomer. L'80% degli intervistati prepara la schiscetta da sé, con una netta preferenza per i primi piatti (80%), in particolare la pasta (46% uomini, 34% donne). Le verdure (61% donne, 53% uomini) sono la seconda scelta più gettonata, seguite da toast/panini e piatti di carne (pollo).
Pausa pranzo, i giovani guardano al delivery
L'ordinazione di cibo da consumare in ufficio, magari direttamente al pc, scelta frequente per il 15% degli intervistati, con una forte differenziazione tra Gen Z, che nel 25% dei casi opta per questa soluzione, e Baby Boomer, che se ne servono in appena l'8% dei casi. Anche sul piano geografico sussiste qualche differenza: al Sud il 22% degli intervistati si serve del delivery per pranzare in ufficio, mentre al Centro è appena il 10% a scegliere questa soluzione.
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