Lavorare nella ristorazione sembrerebbe sempre meno sostenibile per la salute. E non stiamo parlando solo di cucina stellata (chi non ricorda le motivazioni date da René Redzepi all’annuncio della chiusura del Noma di Copenaghen: rivedere costi e ritmi di lavoro diventati ormai insostenibili). L’ultimo caso è quello di Cristian Viola (noto come Tita) ex ristoratore con il fratello a Bardolino (Vr) che ha deciso di abbandonare la vita da ristorante a causa dei ritmi stressanti che stavano minando la sua salute. «Ritmi stressanti e a un certo punto ho dovuto smettere, perché ho capito che mi stavo uccidendo con le mie mani» ha detto Viola a L’Arena. In lui la voglia di riqualificare luoghi abbandonati, lavorando a stretto contatto con la natura.
Cristian Viola al lavoroCristian Viola: addio al ristorante, diventa riciclatore
Amore per la natura che all’inizio ha portato Viola a coltivare verdura biologica sulle colline sopra Bardolino per venderla ai ristoranti e agli hotel della zona. «Ma non è andata bene», racconta Viola. Da qui la voglia di rimettersi in gioco inseguendo il suo sogno: «Ho iniziato a ripulire a mano i terreni incolti reinventandomi “riciclatore” di scarti vegetali».
Il suo impegno consiste nel liberare terreni soffocati da rovi, spine, edere e piante infestanti, operando con un cesello rigorosamente a mano. Ciò che riesce a recuperare durante questo processo viene utilizzato per costruire steccati ecologici ed ecompatibili, unendo così la sua passione per l'ambiente alla sua abilità nel recupero dei materiali.
Uno dei suoi sogni è quello di sostituire la recinzione in ferro dell'asilo di via Dante Alighieri, ora abbattuto e in fase di ricostruzione, con una barriera vegetale composta da rovi, noccioli, robinie e canne, al fine di offrire una preziosa lezione di natura ai bambini del paese.
Il riciclatore Cristian Viola e il progetto
Laudato si’” di Bardolino
Grazie al progetto "Laudato si’", ispirato all'enciclica di Papa Francesco che promuove l'ecologia integrale, Viola ha trovato una nuova opportunità. In collaborazione con i servizi sociali del Comune di Bardolino e l'associazione "Comunità dei giovani - Oltre il confine", ha contribuito alla pulizia dei terreni incolti lungo il torrente San Severo, utilizzando solo la forza fisica e le cesoie, senza l'ausilio di attrezzi meccanici.
Il sindaco Lauro Sabaini, insieme alla vice Katia Lonardi e alla consigliera Carlotta Bonuzzi, ha recentemente visitato i luoghi ripuliti, apprezzando l'impegno di Viola e sottolineando l'importanza del progetto "Laudato si’" nel promuovere il rispetto per la natura. Don Paolo Bolognani, presidente della "Comunità dei giovani - Oltre il confine", ha espresso la speranza che esperienze simili possano nascere anche in altri comuni, ispirandosi al lavoro e alla dedizione di Cristian Viola.
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