giovedì 6 giugno 2024

Ristoranti e bar: 200€ in più al mese

 

Ristoranti e bar: 

200€ in più al mese 

per i lavoratori 

con il nuovo contratto

Aumento mensile di 200 euro a regime per tutti i dipendenti del comparto, rafforzamento dell'assistenza sanitaria integrativa e durata di tre anni e mezzo, con scadenza al 31 dicembre 2027. Sono queste le novità per i lavoratori della ristorazione grazie al nuovo contratto che interessa oltre 300mila aziende e un milione di persone. Soddisfatta la Fipe


Ristoranti e bar: 200€ in più al mese per i lavoratori grazie al nuovo contratto

Buone notizie per i lavoratori dei pubblici esercizi, della ristorazione collettiva e del turismodopo mesi di trattative, infatti, è stato finalmente firmato il rinnovo del contratto nazionale. L'accordo, che interessa oltre 300mila aziende e un milione di lavoratori, prevede un aumento mensile di 200 euro a regime per tutti i dipendenti, un rafforzamento dell'assistenza sanitaria integrativa e una durata di tre anni e mezzo, con scadenza al 31 dicembre 2027.

Stoppani (Fipe): «Il rinnovo del contratto nazionale è un risultato importante»

Per il presidente della Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani, «il rinnovo di questo contratto nazionale, che rappresenta il terzo contratto di lavoro più applicato nel nostro Paese dopo quello del terziario e del settore metalmeccanico, rappresenta un risultato importante in vista dell'ormai imminente avvio della stagione estiva. Aver sottoscritto il contratto in questo contesto, dopo i danni delle tante recenti emergenze, è segno di responsabilità sociale, capacità di visione, competenza tecnica e coraggio di tutte le Parti presenti al tavolo negoziale».

Ristoranti e bar: 200€ in più al mese per i lavoratori con il nuovo contratto

Il presidente della Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani

«Il contratto di lavoro costituisce un presidio di legalità per operare in un mercato con regole chiare, migliorare la qualità dei servizi resi alla collettività e dare maggiori tutele ai lavoratori. Dopo aver subito lo shock del post pandemia - ha proseguito Stoppani - il settore si sta riprendendo e questo è un segnale importante per contribuire a rafforzare l'attrattività di un ambito produttivo che, con oltre 54 miliardi di euro di valore aggiunto, costituisce uno dei settori strategici e di punta del Made in Italy».

Ristorazione, rafforzate le normative per la tutela dei diritti dei lavoratori

In particolare, le parti hanno previsto una significativa revisione della classificazione e dell'inquadramento del personale, fermi dagli anni Novanta, per renderli più rispondenti alle mutate esigenze del mercato e alle nuove tipologie di offerta. Sono state rafforzate inoltre le normative in materia di diritti individuali delle lavoratrici e dei lavoratori, come le misure di contrasto alle violenze e alle molestie nei luoghi di lavoro e i congedi per le donne vittime di violenza.

Ristoranti e bar: 200€ in più al mese per i lavoratori con il nuovo contratto

Bar e ristoranti, rafforzate le normative in materia di diritti individuali dei lavoratori

«Una contrattazione lunga, ma equilibrata quella che si è conclusa nelle scorse ore e che ci ha portato ad ottenere un eccellente risultato per l'intero comparto con un aumento salariale doppio rispetto al precedente rinnovo del 2018 - ha commentato Cristian Biasoni, vice presidente della Fipe-Confcommercio con delega al lavoro e presidente Aigrim, Associazione delle imprese di grande ristorazione multilocalizzate. Abbiamo così dimostrato un grande senso di responsabilità verso le persone che operano nel settore, che svolgono un lavoro impegnativo e da tempo chiedevano una piattaforma contrattuale aggiornata. L'Italia è il secondo mercato della ristorazione in Europa con un valore annuo di oltre 100 miliardi di euro, un distretto strategico per il Paese, perché inserito nella filiera agroalimentare e turistica, che vale circa il 13% del Pil nazionale. Con questo contratto le imprese, oltre a ridare vigore ad un settore che è fiore all'occhiello del nostro Paese, si impegnano a riversare nel tessuto economico italiano oltre 5 miliardi di euro nei prossimi tre anni e mezzo».

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