Un connubio tra eccellenza enoica e solidarietà torna a dare una scossa alle tranquille Langhe, nel segno dell’eccellenza vitivinicola e della solidarietà: Barolo en Primeur, l’asta benefica internazionale che intreccia i grandi vini piemontesi, Barolo e Barbaresco, con il sostegno al territorio, all’arte e alla finanza sociale, si prepara per la sua quarta edizione.

Un progetto di successo tra nuove sfide e ambizioni

Nato nel 2021 dalla collaborazione tra Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione CRC Donare ETS e Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Barolo en Primeur ha già raccolto oltre 2,37 milioni di euro a favore di progetti sociali e culturali. Un successo che ha permesso di restaurare monumenti, sostenere iniziative educative e promuovere la ricerca scientifica.

Alla guida del progetto, due figure di spicco: Mauro Gola, neo presidente di Fondazione CRC, e Sergio Germano, nuovo presidente del Consorzio. Entrambi pronti a raccogliere l’eredità e a guardare al futuro con ambizione.

Protagoniste indiscusse dell’asta che si svolgerà ad ottobre saranno le barrique della Vigna Gustava, interpretate dal maestro Donato Lanati. Ogni barrique racchiude un’essenza unica, nata da una parcellizzazione meticolosa che esalta le sfumature del terreno, dell’altitudine e dell’età delle viti.

Dopo la vendemmia, il Barolo attende pazientemente un anno prima di essere battuto all’asta. Ma il suo viaggio non termina qui: due anni di riposo lo separano ancora dall’incontro con gli appassionati. Un totale di 38 mesi, come da disciplinare del Consorzio, per donare al vino la complessità e l’eleganza che lo contraddistinguono.

Donato Lanati, enologo

La filiera è servita

Barolo en primeur non si limita alle pregiate barrique. L’iniziativa coinvolge l’intera filiera produttiva del Consorzio, con le cantine di Barolo e Barbaresco che donano bottiglie di diverse annate e formati. I lotti comunali, raccolti sotto il cappello del Comune di appartenenza, vengono battuti all’asta per raccogliere fondi destinati alla Scuola Enologica di Alba e ad altri enti del territorio. Un investimento sul futuro, sulle nuove generazioni che porteranno avanti la tradizione e il valore del Barolo, un vino che negli ultimi anni ha conosciuto una crescita esponenziale, trainato da competenze e attrattività che solo l’educazione può alimentare.

Barolo en primeur è dunque più di un’asta: è un’esperienza che unisce l’eccellenza del vino all’impegno per il territorio. Un’occasione per collezionisti e appassionati di aggiudicarsi bottiglie uniche e per contribuire al futuro di una delle più rinomate zone vinicole d’Italia.

“Faremo ulteriormente crescere questo appuntamento, grazie al gioco di squadra che ha caratterizzato Barolo en Primeur fin dall’inizio”, ha detto Gola presso la Scuola Enologica di Alba durante la presentazione dell’iniziativa, “che rappresenta un’importante eredità da valorizzare e consolidare“, ha poi aggiunto.

Gli ha fatto eco Germano: “Barolo en Primeur può consolidare il posizionamento alto di Barolo e Barbaresco e dare risalto a realtà ancora poco conosciute.” Un’occasione per celebrare i grandi vini piemontesi e per sostenere il territorio.

Un’annata promettente, un’appuntamento da non perdere

Nonostante le iniziali incognite climatiche, l’annata 2023 nelle Langhe si preannuncia eccellente. Un inverno freddo, seguito da una primavera piovosa e un’estate calda e stabile, ha creato le condizioni ideali per un Nebbiolo di grande qualità.

Barolo en Primeur tornerà quindi il 25 ottobre 2024, con un’asta che promette di essere ricca di emozioni e di solidarietà. Un’occasione unica per celebrare l’eccellenza del Barolo e del Barbaresco e per contribuire a un futuro migliore per il territorio. ARTU'

Per saperne di più:

Sito web Fondazione CRC: https://fondazionecrc.it/
Sito web Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani: https://www.langhevini.it/
Sito web Barolo en Primeur: https://www.fondazionecrcdonare.it/index.php/event/barolo-en-primeur-2023/