Tra sfratti e battaglie legali:
la Roma del lusso rischia
di perdere i locali storici
Roma si candida a diventare la capitale mondiale del lusso, ma questo potrebbe avere un prezzo alto: la scomparsa di molti locali storici che rappresentano la memoria della città come Il Vero Alfredo e Antico Caffè Greco
Sulla Capitale continuano a concentrarsi gli investimenti dei principali brand del lusso e dei maggiori player del settore e poco importa se alcuni locali storici che appartengono alla sua storia e ai suoi cittadini vengano sacrificati. Piovono gli sfratti e se la cronaca riferisce di grandi nomi storici costretti a chiudere per affitti esosi o per riconversioni più remunerative, tanti altri piccoli esercizi gestiti da generazioni di famiglie abbassano la serranda senza clamore. È un'altra ferita che non merita questa città, grandiosa e paziente che ha già assorbito tanti scempi. Gli ultimi casi (ma saranno gli ultimi?) sono stati quelli del Ristorante Il Vero Alfredo di Piazza Augusto Imperatore e dell'Antico Caffè Greco di Via Condotti.
Roma: Capitale del lusso a rischio di perdere la sua anima storica?Il Vero Alfredo e Antico Caffè Greco: cosa succede a Roma?
Il primo locale è il tempio di quelle fettuccine sontuose al burro e parmigiano che più di un secolo fa un oste innamorato creò per la moglie e che furono esportate in America da due divi del muto in viaggio di nozze a Roma, Douglas Fairbanks e Mary Pickford, che lo ricambiarono con le famose posate d'oro.
Il secondo, 350 metri, 9 sale affrescate e oltre 300 opere d'arte, nei suoi 264 anni di storia, ha visto sedere ai suoi tavolini i grandi della letteratura, da Stendhal a D'Annunzio, delle arti e del cinema, da Guttuso a Fellini che qui, tra un caffè e l'altro, progettò la sua Dolce Vita.
Le minacce che incombono su Roma
La minaccia è reale: su Roma, che caput mundi lo è stata sempre, sono ora puntati i riflettori del mondo che la considera porto sicuro per gli investimenti ed è tutta un cantiere, tra gli avveniristici restyling delle archistar alla Calcutta della Stazione Termini di chi resta indietro. Senza parlare del traffico, dei rifiuti e dei suoi mali di sempre, anche se bisogna dare atto agli sforzi immani del Campidoglio per rendere questa città più bella e vivibile sia per i cittadini che per i visitatori che, sembra, saranno 50 milioni solo nell'anno del Giubileo.
La perdita dei locali storici a Roma
Ma torniamo ai locali storici che forse spariranno, e anche ai tanti altri meno noti, piccoli o familiari, egualmente a rischio. La serranda del Vero Alfredo alla Scrofa non è stata ancora abbassata e i 18 dipendenti sono ancora al lavoro, ma la situazione resta incerta, giocando a suo favore la lentezza della giustizia. Nonostante i titolari siamo disposti a pagare un canone maggiorato - come aveva dichiarato a "Il Tempo" Mario Cuomo, marito della titolare Di Lelio - la proprietà - in questo caso i Benetton - resta ferma nella richiesta di restituzione del locale. «Hanno ottenuto la sentenza di sfratto - aveva detto - nonostante il riconoscimento da parte del Consiglio di Stato del vincolo sul locale come bene storico e tutelato, posto dal ministero dei Beni Culturali». I clienti e gli affezionati alle fettuccine d'oro continuano a prenotare e a sperare nel più benevolo possibile corso della giustizia.
Antico Caffè Greco di Via CondottiMa torna di attualità anche la già annosa minaccia di chiusura dell'antico Caffè Greco, giunta – sembra - all'ultimo atto. La Cassazione, dopo la Corte d'Appello e un lungo iter giuridico e una battaglia legale durata molti anni ha infatti ribadito che i locali devono tornare alla proprietà dell'Ospedale Israelitico, dopo la scadenza nel 2017 del contratto di locazione. In questo caso, tuttavia, ne è stata riconosciuta la valenza storica e culturale che ne impedirebbe la trasformazione in discoteca o locale trendy. Ma potranno i romani riappropriarsi del loro caffè, anche fosse in versione museale? La legge farà il suo corso, come è giusto, ma resta l'amarezza di qualcosa di prezioso e patrimonio di tutti che sparisce per sempre, una pagina strappata della nostra storia.
Ristorante Il Vero Alfredo di Piazza Augusto ImperatoreLocali storici: fare di più per tutelarli in tutta Italia
Il problema non è di oggi e non è neppure solo di Roma ma di tante altre città italiane che hanno assistito a tante cancellazione di pagine della propria storia, insostituibili. È stato affrontato dalle istituzioni e dalle associazioni di categoria, come la Fipe-Federazione italiana pubblici esercizi, in vari momenti. Il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, presentando nell'aprile 2023 un disegno di legge per tutelarli li aveva definiti «insostituibili perché esprimono la storia, l’arte e le tradizioni dei territori locali. Ma non si tratta di semplici fotografie del passato: sono vivi promotori di attività produttive, commerciali e ricettive, che rappresentano anche un importante attrattore turistico».
Il vicepresidente del Senato e già ministro dell'agricoltura, Gian Marco CentinaioMolto attiva anche l’Associazione Locali Storici d’Italia, sodalizio culturale senza scopo di lucro che riunisce circa 200 tra i più antichi e prestigiosi alberghi, ristoranti, pasticcerie-confetterie-caffè letterari protagonisti della storia d’Italia, sia per gli eventi di cui sono stati promotori o per i personaggi illustri che li hanno frequentati. Alcune battaglie, a Roma, sono state vinte "a clamor di popolo", come quella per salvare la libreria Tombolini di Via XXIV Maggio, nata nel 1874, ma non basta per fermare le leggi che devono fare il loro corso.
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