mercoledì 24 luglio 2024

Fabio Motta, un brianzolo diventato viticoltore in Toscana

La storia di Fabio Motta, 

un brianzolo diventato 

viticoltore in Toscana

Dopo la laurea in agraria ed un'esperienza di cinque anni nella cantina del suocero Michele Satta, ha dato il via il suo sogno a Castagneto Carducci, dove ora produce Bolgheri Rossi, Vermentino e Sangiovese

    

Fabio Motta, brianzolo, studente di agraria privo di rapporti con il vino, parte per una vendemmia in Toscana e li arriva la svolta: conosce Michele Satta, produttore bolgherese, avvia una collaborazione, prima come dipendente, poi come consulente dal 2005 al 2018 e alla fine esce fuori anche il matrimonio con la figlia Benedetta (oggi hanno 5 figli).

La storia di Fabio Motta, un brianzolo diventato viticoltore in Toscana

Fabio Motta con la moglie Benedetta Satta e i loro 5 figli

La storia del vignaiolo Fabio Motta

Durante questa esperienza pluriennale nell'azienda del suocero, ecco che si presenta di nuovo il caso: durante la crisi finanziaria del 2010 affitta un terreno che nessuno voleva. Da lì è iniziata un'altra storia. Alla prima vigna presa in affitto (Le Pievi) si è aggiunta Le Gonnare, sempre a mezza costa su terreni argillosi ricchi di scheletro, poi la vigna Capriolo, più sabbiosa, proprio di fronte alla nuova cantina realizzata nel 2020. Sesti d'impianto ampi e potature attente per gestire al meglio la poca acqua, pratica del sovescio e uso di fertilizzanti organici, sintetizzando la viticoltura virtuosa di Fabio. Il tutto con base in Località Le Fornacelle nel comune di Castagneto Carducci (Li).

I vini di Fabio Motta

Siamo di fronte ad una gamma autorevole e stilisticamente connotata, la quale, oltre al profilo sfumato e bordolese dei Bolgheri Rossi, annovera versioni personali di Vermentino Sangiovese.

La storia di Fabio Motta, un brianzolo diventato viticoltore in Toscana

I vini di Fabio Motta

  • Partiamo allora con il Vermentino Le Gonnare 2023. Espressivo al naso con aromi varietali di erbe aromatiche, pesca bianca e mandorla. La piacevolezza del sorso è sostenuta da freschezza di cedro e sapidità salmastra. Finale al bergamotto e ananas.
  • Il Bolgheri Rosso Le Pievi 2022, blend di 50& Merlot, 25% Cabernet Sauvignon e 25% Sangiovese, propone intensi effluvi di ribes e sfalcio estivo, poi rosmarino e timo. Ancora sentori iodati e salmastri. Agile e scorrevole in bocca con retrogusto fruttato di ciliegia.
  • Il Sangiovese Lo Scudiere 2021 profuma di viola, rosa rossa che colorano la tavolozza olfattiva, con marasca matura e liquirizia. Sorso in gioventù tannica, si ravviva con il fresco succo di arancia sanguinella e finisce sapido e speziato.
  • Portabandiera assoluto il Bolgheri Superiore Le Gonnare 2021 da uve 70% Merlot e 30& Cabernet Sauvignon. Lo scrigno dei profumi libera susina rossa e lauro, muschio e pino verde, impreziosendosi con ciliegia Ferrovia e ginger. Fanno ancora eco note di alloro e eucalipto. L'attacco in bocca è consistente, caldo, dal tannino setoso, di acidità bilanciata e finale elegante e duraturo che termina con un fruttato ribes e mirtillo. Si chiama ostinazione brianzola.

 

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