lunedì 4 novembre 2024

Crisi per l’uva da tavola, prezzi a 25 centesimi

 

Crisi per l’uva da tavola, 

prezzi di vendita 

a 25 centesimi


Anche l’uva da tavola è in crisi con i prezzi di vendita scesi sino a 25 centesimi. Per Copagri serve una cabina di regia: «Siamo preoccupati per la crisi di mercato che sta colpendo produttori e braccianti impegnati nella coltivazione dell'uva da tavola, investendo intere comunità come quella di Mazzarrone, in provincia di Catania. 

Negli ultimi cinque anni, malgrado la nostra continua sollecitazione a interventi concreti, la situazione è precipitata. I prezzi di vendita, scesi sino a 25 centesimi, non bastano neppure a coprire i costi e inducono quindi all'abbandono delle coltivazioni».

Crisi per l'uva da tavola Crisi per l’uva da tavola, prezzi di vendita a 25 centesimi

Crisi per l'uva da tavola


Lo scrivono il presidente di Copagri Catania Angelo Oliveri ed il responsabile di settore Salvatore Secolo in una lettera aperta inviata alle istituzioni politiche nazionali e regionali alle quali sollecitano la convocazione dei rappresentanti della Grande distribuzione Organizzata «per ridurre la forbice tra prezzi alla pianta e prezzi al consumatore», la rimozione dei vincoli di commercializzazione per le uve senza semi e l'erogazione di fondi a sostegno della conversione dei vigneti con le nuove varietà più richieste sul mercato.


Chiedono anche di prevedere un indennizzo per il caro-carburante e per i costi energetici che copra almeno il 50% del fabbisogno, la rideterminazione del contributo di coltivazione con fondi della Politica Agricola Comune, attualmente inferiore a 200 euro a ettaro. Tra le richieste di Copagri anche il congelamento dei versamenti di contributi previdenziali per un anno assieme alla proroga dei prestiti e dei mutui aziendali che in atto non possono essere comprensibilmente onorati e l'attivazione di una politica di promozione sulle esportazioni. «Rivendichiamo, infine - concludono Oliveri e Secolo - la creazione di una cabina di regia composta da rappresentanti istituzionali e dei produttori per affrontare la situazione attuale e impedire nuove crisi future».

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