AMonza una normale colazione si è trasformata in un dramma. Un cliente di un bar, seduto al tavolino con la moglie, ha ricevuto da bere un bicchiere che avrebbe dovuto contenere semplice acqua naturale. Dentro, invece, c’era soda caustica, il detergente usato per le lavastoviglie del locale. L’uomo ha fatto appena in tempo ad accorgersi dell’errore, accusando subito dolori fortissimi, prima di essere soccorso e trasportato d’urgenza al San Gerardo, dove è ricoverato in terapia intensiva con ustioni gravissime a bocca e gola.
Soda caustica al posto dell'acqua: cosa è successo
Secondo quanto comunicato dall’Agenzia di tutela della salute (Ats) della Brianza, il personale del locale avrebbe confuso il contenitore dell’acqua con quello del detergente utilizzato per le lavastoviglie, servendo quindi al cliente un bicchiere contenente soda caustica. Non appena ha bevuto, l’uomo si è reso conto della gravità della situazione e ha accusato immediatamente i sintomi, tra cui dolore intenso e difficoltà a deglutire. La moglie e lo staff del bar hanno cercato di prestare i primi aiuti in attesa dell’arrivo del 118, che ha poi trasferito l’uomo in ospedale. Sul posto sono intervenuti anche gli ispettori dell’Ats, che hanno disposto il sequestro del contenitore incriminato e aperto le indagini per ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto.
Che cos'è la soda caustica e per cosa viene utilizzata
Per capire come sia stato possibile un errore del genere bisogna ricordare che la soda caustica, conosciuta chimicamente come idrossido di sodio, è presente in quasi tutte le cucine professionali e nei bar, perché viene utilizzata all’interno dei detergenti per lavastoviglie industriali. È una sostanza dal forte potere sgrassante e igienizzante, indispensabile per garantire la pulizia delle stoviglie, ma al tempo stesso estremamente pericolosa.
Si presenta come un solido bianco cristallino, molto solubile in acqua, ed è impiegata non solo nella ristorazione, ma anche nell’industria della carta, dei tessuti, dei saponi e dei detergenti. La sua presenza nei locali non è quindi insolita, ma è altrettanto chiaro che richiede sistemi di stoccaggio sicuri, etichettature evidenti e una formazione adeguata del personale per evitare incidenti che possono avere conseguenze gravissime.
Gli effetti della soda caustica se ingerita
Gli effetti dell’ingestione di soda caustica sono immediati e devastanti: la sostanza provoca, come detto, ustioni chimiche severe a bocca, gola, esofago e stomaco. I sintomi comprendono dolore lancinante, difficoltà nella deglutizione, salivazione eccessiva, vomito con sangue e, nei casi peggiori, perforazioni interne che mettono in pericolo la vita del paziente. Dal punto di vista medico, l’intervento d’urgenza consiste nella lavanda gastrica con abbondante acqua, nella somministrazione di antiacidi per limitare l’azione corrosiva e in terapie di supporto per ridurre il rischio di choc e complicazioni respiratorie.
È assolutamente vietato indurre il vomito, perché la sostanza causerebbe ulteriori lesioni al passaggio inverso. Il ricovero in terapia intensiva, ricordiamo, serve a monitorare costantemente le funzioni vitali e prevenire complicazioni sistemiche. La prognosi, spiegano i medici, dipende dalla quantità ingerita e soprattutto dalla tempestività con cui è stato possibile intervenire.
Sicurezza nei bar e ristoranti,
un errore può costare caro
Insomma, l’episodio di Monza mostra con durezza quanto la gestione dei prodotti chimici negli esercizi pubblici richieda attenzione, procedure rigorose e formazione continua. Un errore banale, come questo, può, purtroppo, in un battito di ciglia, trasformarsi in una tragedia che segna vite e mette in discussione la sicurezza di un’intera filiera.
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