martedì 16 settembre 2025

Trekking in montagna con lo zaino porta bambini

 

Trekking in montagna 

con lo zaino porta bambini: 

come prevenire 

il mal di schiena

Dalla scelta del modello alle pause lungo il percorso, passando per il corretto allenamento muscolare: i consigli di un ortopedico per vivere l’esperienza del trekking con i più piccoli senza affaticare la schiena

Fare trekking in montagna con i bambini è un’esperienza che unisce naturascoperta e condivisione. Per rendere più agevoli le passeggiate, sempre più genitori scelgono lo zaino porta bambini, una soluzione pratica che permette di affrontare sentieri e camminate senza dover ricorrere al passeggino o sollevare il piccolo in braccio quando si stanca. Tuttavia, dopo alcune ore di camminonon è raro avvertire dolori lombari o fastidi alla schiena. Ne parla il dottor Giovanni Casero, ortopedico della colonna e co-responsabile del Centro di Chirurgia Vertebrale e Robotica di Humanitas San Pio X, che in un articolo di Humanitas Salute spiega quali accorgimenti adottare nella scelta e nell’uso dello zaino porta bambini.

Trekking in montagna con lo zaino porta bambini: come prevenire il mal di schiena

Trekking in montagna con i bambini in spalla: i consigli per proteggere la schiena

I fattori di rischio per il mal di schiena

La lombalgia è una delle condizioni più comuni tra gli adultisoprattutto intorno ai 50 anni, e si manifesta con dolore nella parte bassa della schienafino ai glutei. Sebbene il legame diretto tra l’uso dello zaino porta bambini e la lombalgia non sia ancora del tutto chiarito, la letteratura scientifica suggerisce che il tipo di zainoil peso trasportato e la durata del trekking possano incidere sul rischio di sviluppare disturbi lombariAnche fattori individuali come indice di massa corporeatono muscolare e sesso giocano un ruolo: alcune evidenze indicano infatti una maggiore predisposizione nelle donne adulte tra i 30 e i 60 anni.

Quanto deve pesare lo zaino

Un punto chiave è il peso. «Negli adulti - spiega il dottor Casero - lo zaino non dovrebbe superare il 15% del peso corporeo». Per esempio, una persona di 70 kg non dovrebbe trasportare più di 10-11 kg. Un aspetto cruciale se si considera che allo zaino vanno sommati il peso del bambino e quello della struttura stessa. Oltre al caricoanche il tempo trascorso con lo zaino sulle spalle influiscepiù si prolunga l’escursionemaggiore è il rischio di mal di schienamal di collo e affaticamento precoce.

Il ruolo del tono muscolare

Il livello di allenamento personale è un altro elemento determinante. Chi conduce una vita sedentaria ha minore resistenza muscolare a livello lombare, dorsale e cervicale, mentre chi pratica regolarmente attività fisica di potenziamento del core (addominali e muscoli della schiena) tende a essere più protetto dal rischio di lombalgia. Per questo, durante un’escursione, sarebbe preferibile che a trasportare lo zaino sia la persona più allenata del gruppo.

Come prevenire il mal di schiena durante il trekking

Per vivere l’esperienza in montagna senza inconvenientiè bene prestare attenzione ad alcune regole pratiche:

  • Scegliere lo zaino giusto: deve essere proporzionato alla propria statura, con schienale imbottito e traspirante, spallacci larghi e cinghie regolabili. Fondamentale il cinturone lombare, che mantiene lo zaino aderente alla schiena e riduce l’affaticamento.
  • Regolare bene gli assetti: spallacci, cinturone, cinghie di carico e pettorali vanno adattati più volte durante il cammino per mantenere lo zaino stabile e il peso ben distribuito.
  • Fare pause frequenti: fermarsi lungo il percorso permette di sciogliere la muscolatura, fare leggere rotazioni con il collo e ridurre la tensione. Se si cammina in compagnia, ci si può alternare nel trasporto dello zaino per alleggerire la schiena.

Una scelta consapevole per godersi la montagna

Insomma, il trekking con i bambini può diventare un’esperienza indimenticabilea patto di non trascurare la salute della schiena. Valutare attentamente peso, attrezzatura e preparazione fisica consente di ridurre i rischi e trasformare la camminata in montagna in un momento di benessere condiviso, da vivere in sicurezza e con la giusta dose di leggerezza.

Nessun commento:

Posta un commento