Latte e formaggi non fanno ingrassare i bambini se consumati con equilibrio. Lo dicono i numeri, lo confermano le ricerche scientifiche e lo ribadiscono gli esperti: demonizzare i latticini non serve, semmai occorre imparare a inserirli in una dieta varia, completa e accompagnata da un'adeguata attività fisica. Perché se in Italia un bambino su quattro è clinicamente obeso, e il nostro Paese continua a mantenere un primato poco invidiabile in Europa, la colpa non è certo di latte, yogurt e formaggi consumati nelle giuste quantità.
I latticini e il falso mito dell'obesità infantile
Come riporta in un articolo di Humanitas Salute, la dietista Elisabetta Macorsini sottolinea che tra i luoghi comuni da sfatare c'è proprio quello secondo cui il consumo di latte e formaggi, se assunto nelle corrette quantità, favorirebbe l'obesità infantile. Una precisazione che arriva mentre le statistiche sull'infanzia italiana continuano a segnalare dati preoccupanti, con bambini spesso figli di genitori obesi o in forte sovrappeso, e quindi più esposti al rischio di sviluppare la stessa condizione. Per invertire questa tendenza, osserva l'esperta, servono certamente un maggiore impegno fisico e un'educazione alimentare più consapevole, ma senza cedere a facili demonizzazioni.
Cosa dicono i dati e la ricerca scientifica
Il latte vaccino e i prodotti da esso derivati non svolgono infatti alcun ruolo nell'insorgenza dell'obesità infantile se consumati con misura. Lo confermano anche le più recenti evidenze scientifiche, secondo cui non ci sono prove che il consumo di prodotti caseari promuova lo sviluppo dell'obesità o aumenti l'appetito. Anzi, latte, yogurt e formaggi sono alimenti ricchi di nutrienti, essenziali soprattutto durante la fase di crescita, e proprio per questo sarebbe un errore escluderli dalla dieta dei più piccoli.
L'analisi di oltre 200mila bambini in 27 anni di studi
Negli anni, invece, la diffidenza nei confronti dei latticini era cresciuta di pari passo con alcuni dibattiti che avevano finito per alimentare il timore che un consumo eccessivo potesse essere responsabile dell'accumulo di chili di troppo nei bambini. Le analisi più approfondite hanno però ridimensionato queste paure: una vasta revisione di studi internazionali, che ha preso in esame le ricerche condotte tra il 1990 e il 2017 e ha coinvolto oltre 200mila bambini, ha infatti mostrato come l'impatto del consumo di latte, sia intero sia scremato, e dei prodotti caseari sullo sviluppo dell'obesità sia molto più debole di quanto si pensasse, smontando così molte convinzioni radicate negli ultimi anni.
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