sabato 27 dicembre 2025

A Riese Pio X, nel Trevigiano, la supersfida del "museto"

 A Riese Pio X, nel Trevigiano, 

la supersfida del "museto"




La finalissima del campionato mondiale con la proclamazione del norcino dell'anno si terrà sabato 17 gennaio, festa di Sant'Antonio Abate. Sarà preceduta dalle semifinali in programma in questi giorni in Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia. Domenica 11 gennaio al Albiano la gara che decreterà i tre finalisti trentini.
 

di Giuseppe Casagrande


L'anno ribattezzato "Sant'Antonio del porzèl" poichè nella iconografia è raffigurato con un maialino ai piedi o in braccio. Protettore degli aninali domestici, è festeggiato ogni anno il 17 gennaio quando per antica tradizione i parroci si recavano nelle stalle a benedire gli animali, un tempo preziosa fonte di sostentamento e di reddito per molte famiglie contadine. Oggi la ricorrenza è l'occasione - un'occasione quanto mai ghiotta - per festeggiare la ricorrenza a tavola con le specialità che il "divin porcelloregala ai buongustati gaudenti e impenitenti sotto forma di insaccati, prosciutti, salsicce, zamponi, cotechini (i famosi "museti" in dialetto veneto). 

Numerose le "maialate" legate a questa antica tradizione popolare

Numerose sono nel nostro Paese le rassegne legate a questa antica tradizione popolare che, a seconda delle zone, diventano vere e proprie "maialate". Famose quelle emiliane, lombarde, piemontesi, friulane e, aldilà del confine, quelle istriane che lo scrittore croato Drago Orlic descrive con minuzia di particolari in uno dei suoi cento racconti legati al mondo contadino.  

Un evento da non perdere, nel Mantovano, sono le maialate del Ristorante "Da Nizzoli" a Villastrada di Dosolo. A molte ho partecipato: nel cuore mi è rimasta in particolare la pantagruelica serata con il conte Nuvoletti, allora presidente dell'Accademia Italiana della Cucina. Un'esperienza peccaminosa (con decine di portate) e goliardica ad un tempo con la testa del "divin porcello" portata in tavola su un vassoio d'argento.

A Riese Pio X la supersfida riservata ai maestri norcini delle Tre Venezie


Riese Pio X, nel Trevigiano, il paesino tra Castelfranco e Asolo che nel 1835 diede i natali a Giuseppe Melchiorre Sarto, vescovo di Mantova e patriarca di Venezia, eletto Papa nel 1903, da qualche anno va in scena "Porcomondo", il campionato mondiale del museto che incorona il miglior norcino dell'anno. La kermesse, giunta alla nona edizione, è organizzata dalla Ingorda Confraternita del Museto, sodalizio di cultori del suino nata a Riese Pio X e guidata dal Gran Norcino Matteo Guidolin, che è anche assessore del Comune trevigiano. 

Il campione in carica, pluripremiato, è Davide Mion della storica locanda "Alla Speranza" di Castelfranco Veneto. Un norcino cresciuto nell'osteria di famiglia, aperta nel 1966 a ridosso delle mura di Castelfranco Veneto. Per oltre trent'anni ha imparato i segreti del museto seguendo gli insegnamenti del nonno e poi dal padre. Fedele all'ortodossia, ogni anno prepara migliaia di cotechini: spolpa la testa del maiale e seleziona la cotenna aggiungendo all'impasto solo sale e pepe, senza altre spezie. Anche quest'anno dovrà dimostrare di essere all'altezza del titolo. E Gli sfidanti non mancano visto che si sfideranno a colpi di "museto" i norcini vincitori delle selezioni in programma in questi giorni in Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia.

Domenica 11 gennaio alla Casa della Cultura di Albiano la semifinale trentina

La semifile trentina del campionato mondiale del museto si terrà domenica 11 gennaio alla Casa della Cultura di Albiano. Gli organizzatori della Ingorda Confraternita del Museto di Riese PioX hanno affidato allo chef Fiorenzo Varesco, storico patron dell'Antica Osteria Morelli di Canezza ed oggi nume tutelare di Casa Fiorenzo a Panchià, l'incarico di coordinare la kermesse trentina. La partecipazione è aperta non solo ai norcini professionisti, ai salumieri e ai macellai del Trentino, ma anche a quanti per passione si cimentano nella preparazione di questi insaccati. 

Per le iscrizioni alla gara i partecipanti dovranno rivolgersi al numero telefonico 346.3090181. Queste le modalità. I "museti" dovranno essere consegnati domenica mattina 11 gennaio 2026 dalle ore 9 alle 11 alla Casa della Cultura "Ex Ottavio" di Albiano con queste modalità: tre saranno i "museti" da consegnare agli organizzatori: uno cotto (a piacimento, lesso o a vapore) e due crudi che serviranno poi per la supersfida finale del campionato del mondo. I "museti" vanno contrassegnati con il nome del partecipante indicato sullo spago, sul contenitore dove vengono consegnati e sull'involucro del museto cotto. 

Ad una giuria qualificata di esperti enogastronomi sarà affidato il compito di scegliere il vincitore assoluto nonchè coloro che conquisteranno il podio classificandosi al secondo e terzo posto.

Il menu del pranzo: aspic di bolliti, spätzle di milza, 

cotechino con polenta

Domenica 11 gennaio 2026, sempre nelle sale della Casa della Cultura di Albiano, è previsto il pranzo aperto a tutti fino al raggiungimento degli 80 posti a sedere. il menu preparato dallo chef Fiorenzo Varesco prevede come antipasto aspic di bolliti con crauti di rapa e cipolla rossa in agrodolce, come primo piatto gli spätzle di milza con pancetta croccante e come secondo piatto il museto con la polenta. Dulcis in fundo, le donne di Albiano prepareranno per gli ospiti alcune torte casalinghe, simpatica tradizione della Confraternita dello Sguazet, la cui sede è proprio alla Casa della Cultura di Albiano. 

Costo del pranzo (comprensivo di acqua, vino e caffè) 35 euro a persona. Per prenotare il pranzo telefonare a Fiorenzo Varesco: 347.4447150. Per motivi organizzativi le prenotazioni e le iscrizioni alla gara dovranno pervenire entro e non oltre la giornata di sabato 3 gennaio 2026. 

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