mercoledì 24 dicembre 2025

A Natale tanti italiani stanno a casa

 

A Natale gli italiani stanno a casa 

(e ai fornelli). 

Menu tradizionali 

e spesa in crescita

Il pranzo di Natale resta il vero punto fermo delle feste: il 91% degli italiani lo consumerà in casa, spostandosi tra città e regioni per ritrovarsi a tavola, con menu riconoscibili e una gestione attenta. Fra prezzi che salgono e si abbassano a macchia di leopardo e abitudini che resistono, il cibo diventa la bussola delle feste

A Natale gli italiani stanno a casa (e ai fornelli). Menu italiani e spesa in crescita

Indice

P di nove italiani su dieci trascorreranno il pranzo di Natale a casa. È questo il dato che più di ogni altro racconta le feste 2025: il 91% mangerà infatti fra le mura domestiche, proprie o di parenti e amici (qui il vademecum sul galateo), con una spesa media di 116 euro a famiglia, menu saldamente ancorati alla cucina italiana (occasione anche per festeggiare il riconoscimento Unesco), tempi ai fornelli in lieve aumento e una scelta sempre più attenta all’origine delle materie prime. Attorno a questo rito si muovono poi i regali enogastronomici, le presenze negli agriturismi (circa due milioni di persone, italiani e non), le spese per addobbi ed eventi e un carrello della spesa che riflette un Natale a due velocità, senza rinunciare a una solidarietà diffusa ma misurata.

Il pranzo di Natale resta (per fortuna) 

il centro delle feste

A dirlo è l’indagine Coldiretti/Ixè, che ci dà l’immagine di un Paese ancora fortemente legato al pranzo del 25 dicembre come momento centrale delle feste (per fortuna, aggiungiamo noi). La maggioranza si divide quasi equamente fra chi resterà nella propria abitazione e chi si sposterà da amici e parenti, spesso anche fuori regione, con una media di circa otto persone sedute attorno alla tavolaSolo una minoranzapari al 9% (in sostanza chi si può permettere di spendere), sceglierà ristoranti o agriturismi.

A Natale gli italiani stanno a casa (e ai fornelli). Menu tradizionali e spesa in crescita

L'Italia è un Paese ancora fortemente legato al pranzo del 25 dicembre

Nonostante la crisi, il budget cresce comunque rispetto allo scorso annocon un aumento del 7% sul 2024, ma senza strappi evidenti (complice, ovviamente, il continuo caro vita). La fascia più numerosa resta infatti quella tra i 50 e i 100 euroseguita da chi arriva a 150 euro e da una parte (molto) più ridotta che supera i 200. A fare la differenza sono, però, ancora una volta i territori: al Centro la spesa media tocca i 124 euro a famiglia, mentre nel Nord-Ovest si ferma a 103, a conferma di un Natale più caro ma gestito con attenzione.

Tradizione a tavola e prodotti italiani

Quanto al menuvincono i piatti che non hanno bisogno di essere spiegati, dalla pasta fresca in brodo agli arrosti, e soprattutto vince l’italianitàIl 30% delle famiglie cercherà di portare in tavola prodotti locali o a km0mentre un altro 55% si orienterà su alimenti di origine nazionaleAnche sui dolci prevale il fare in casa: in quasi una famiglia su due si prepareranno le specialità della propria regione.

Di conseguenza, il tempo trascorso ai fornelli aumentachi cucinerà passerà, di fatto, in mediacirca 2,8 ore in cucinapiù dello scorso Natale ma ancora lontano dalle 3,8 ore del periodo pre-Covid. Allo stesso tempo, però, cambiano le modalità organizzativequasi un italiano su dieci dichiara che ricorrerà all’asporto o ai piatti portati da parenti e amici, una soluzione che negli ultimi anni ha smesso di essere un’eccezione.

Il carrello della spesa: un Natale a due velocità

Intanto, ricordiamo, il carrello natalizio riflette dinamiche contrastantia due binari, a due velocità: da un lato il pesce, simbolo delle tavole festive, che registra rincari addirittura fino al 20%, spinto principalmente dall’inflazione, dal fermo pesca nel Tirreno e dalle condizioni climatiche avverse. Dall’altro l’ortofrutta mostra una domanda più cauta e prezzi stabili, con - ad esempio - le arance tarocco siciliane attorno a 1,40 euro al chilo e le clementine tra 0,60 e 1,20 euro. In netta controtendenza, invece, latte e derivati. Secondo Areté, negli ultimi mesi i prezzi hanno toccato i minimi dal 2020con cali marcati per burro (-43%), polvere di latte (-30%) e formaggi (fino al 29%). A dare poi una mano all’equilibrio del carrello è anche il riso, con ribassi significativi per varietà come Arborio, Baldo e Carnaroli (-19/20%).

Oltre il 25 dicembre: spese, regali, 

ristorazione e solidarietà

Accanto al pranzoil Natale, ovviamente, si allarga alle altre voci di spesaIl 73,1% degli italiani indica cibi e bevande come l’uscita principale del periodoseguiti da accessori per le festedecorazioni ed eventiTre italiani su quattro hanno rinnovato gli addobbi natalizi, con una spesa media di 50 euro, mentre i mercatini di Natale restano l’appuntamento più frequentato, davanti agli eventi gastronomici, ai concerti e ai presepi viventi. Parallelamente, cresce il peso del cibo anche nei regali.

A Natale gli italiani stanno a casa (e ai fornelli). Menu tradizionali e spesa in crescita

A Natale un italiano su tre sceglie cesti enogastronomici

A Natale un italiano su tre sceglie cesti enogastronomiciconfermando il primato assoluto dell’alimentare su moda e tecnologia e spingendo la spesa complessiva delle feste fino a 9,6 miliardi di euroÈ lo stesso filo che spiega anche l’aumento delle presenze negli agriturismi: come detto, oltre due milioni di persone (sia italiani che turisti) trascorreranno qui le feste, con un buon incremento (del 5%, ndr) sul 2024.

ano della solidarietà, infine, emerge una generosità prudente ma diffusaquasi due italiani su tre faranno donazioni, con un importo medio di 27 euro, mentre circa uno su dieci parteciperà a iniziative di beneficenza. Un impegno più simbolico che economico, ma comunque radicato, soprattutto al Sud, tra le donne e nella fascia 35-44 anni.

Un Natale che cambia poco, ma resta riconoscibile

Ne esce così il ritratto di un Natale che resta fedele a se stessopur adattandosi ai tempi. Si mangia a casa, si cucina ancora, si spende un po’ di più ma con misura, si regalano sempre più spesso prodotti da portare in tavola e si cerca un equilibrio tra costi, abitudini e piccoli piaceri che, anche quest’anno, passano soprattutto dalla cucina.

Nessun commento:

Posta un commento