giovedì 25 dicembre 2025

Pandoro o panettone?

 

Pandoro o panettone? 

Ecco cosa preferiscono 

gli italiani nel 2025

Secondo l’Osservatorio Shopping di DoveConviene, il derby natalizio vede il pandoro davanti al panettone. Nelle scelte degli italiani restano però spazio per torrone, tronchetto e altri dolci di tradizione


    
 

Ogni dicembre ci ritroviamo davanti allo stesso bivio, quasi fosse un rito collettivo: pandoro o panettone? È un dibattito che divide famiglie e tavolate, e che racconta meglio di molti altri aspetti quanto il cibo sia culturamemoria e appartenenza. Eppure, quando si passa dalle parole ai fattiil Paese sembra avere un vincitore chiaroL’Osservatorio Shopping di DoveConviene, l’app dedicata a promozioni e risparmio quotidiano, ha fotografato le scelte degli italiani in vista del Natale 2025Il verdetto è nettoil 52% mette in tavola il pandoromentre il panettone convince solo il 32% dei consumatoriDietro, a distanza, si inseriscono il torrone (8%) e il tronchetto di Natale (4%), due presenze rassicuranti che continuano a dire la loro ma senza scalfire il grande duello. Un altro 4% sceglie infine altri dolci o non indica una preferenza precisa.

Le scelte di gusto tra classici e varianti

Il pandoro, insomma, resta il dolce più amato e non sembra avere intenzione di cedere terrenoNonostante negli ultimi anni siano comparsi gusti e reinterpretazioni di ogni tipola versione semplice è ancora quella che raccoglie più consensoil 65% degli intervistati non si allontana dalla tradizionale forma a stella ricoperta di zuccheroC’è però un quarto di italiani che si lascia incuriosire dalle farciture (23%), e un altro 12% che sceglie versioni più golose con il cioccolatoAnche tra gli appassionati del panettonel’attaccamento al classico è evidentecanditi e uvetta rimangono il riferimento per il 70% dei consumatori, mentre il restante 30% preferisce varianti con creme (18%) o scaglie di cioccolato (12%), segno che una parte del pubblico cerca comunque un tocco diverso pur restando nell’alveo della tradizione natalizia.

Prezzi in crescita e consumatori sempre più attenti

Accanto alle preferenze di gusto si muove un tema ormai centrale nella spesa quotidianaquello dei prezziNegli ultimi due anni il costo di panettoni e pandori è aumentato rispettivamente del +13% e del +11%e questo ha finito per influenzare anche un acquisto chein teoriadovrebbe avere un valore soprattutto affettivoOggi oltre un italiano su tre (34%) controlla prima il prezzomentre solo il 26% considera il marchio come criterio principale. Una tendenza che racconta bene il momento: le promozioni pesano più dell’etichetta e, quando il prodotto preferito non è in sconto, il 43% cambia direzione e cerca alternative in promozioneC’è poi un ulteriore 23% che compra esclusivamente ciò che trova in offerta, senza badare alla marca.

Marche, ricerche online e dove si fa la spesa natalizia

Dentro questo scenariol’analisi delle ricerche su DoveConviene mostra quali brand attirano di più l’attenzione degli utentiBalocco domina nelle ricerche legate al pandoro (20% dei clic), seguito da Bauli (16%) e Paluani (7%). Nel segmento panettone la situazione si ribalta solo in parteBauli passa in testa (18%), Balocco segue con il 14% Maina ottiene l’8%. Sono numeri che raccontano non solo la forza dei marchi più radicati, ma anche l’effetto che il gioco delle offerte ha sulle scelte di chi usa piattaforme digitali per orientarsi tra i volantini della grande distribuzione.

Pandoro o panettone? Ecco cosa preferiscono gli italiani nel 2025

Balocco domina nelle ricerche legate al pandoro

Proprio la distribuzione moderna è la vera protagonista di questa fase dell’annoL’86% degli italiani acquisterà il dolce natalizio in supermercati e ipermercatispinto dalla possibilità di confrontare prezzi e intercettare scontiSolo il 10% si rivolgerà alle pasticceriecercando prodotti artigianali, un dato che lascia intuire come il lievitato di qualità resti un piacere per pochi, anche a causa dei costi inevitabilmente più alti. Tuttavia, la nicchia della pasticceria conserva il suo peso culturaleperché continua a rappresentare quel gesto simbolico con cui molti scelgono di chiudere il pranzo di Natale con qualcosa di 


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