venerdì 4 dicembre 2015

FESTA DELLA NAZIONALE ITALIANA RISTORATORI

Festa della Nazionale 

italiana ristoratori nel segno 

della solidarietà alla Francia

Il consueto pranzo di fine anno dell’associazione è stata l’occasione
per esprimere vicinanza al popolo francese. Il presidente Besenzoni ha invitato i soci a sottoscrivere una lettera indirizzata a François Hollande

Il ristorante tristellato “Da Vittorio” di Brusaporto (Bg) ha ospitato la festa annuale della Nazionale italiana ristoratori (Nir), l’associazione che da 20 anni organizza partite amatoriali di calcio per raccogliere fondi da donare in beneficienza, ma anche per condividere l’amicizia e la passione per lo sport nazionale. 

da sinistra: Renato Besenzoni, Bobo Cerea e Giovanni Santini

Il presidente della Nir Renato Besenzoni (nella foto sopra, a sinistra) e il vicepresidente Giovanni Santini (a destra) del 3 stelle Michelin “Dal Pescatore” hanno consegnato la maglia della Nazionale a Bobo Cerea (al centro).

«Cari amici e colleghi ristoratori - ha esordito il presidente Renato Besenzoni nel suo discorso di auguri ai soci - abbiamo trascorso insieme un anno di sport, di amicizia e di solidarietà. Abbiamo realizzato tanti progetti e, anche se molti altri obiettivi ambiziosi che ci eravamo posti non sono ancora stati raggiunti, speriamo, anzi siamo sicuri che siano semplicemente rimandati. So che ognuno di voi, per supportare la nostra Nazionale, ha fatto dei sacrifici, trascurando a volte il lavoro e lasciando ai familiari il “peso” della nostra attività. Per questo, un grazie davvero speciale va alle nostre famiglie, alle nostre mogli, ai nostri genitori e ai nostri figli che, pur sapendo bene che il nostro obiettivo è quello di ritrovarci tutti insieme a tavola, fingono comunque di credere che, invece, lo scopo sia quello del gioco del calcio. E speriamo che fingano di crederlo ancora per un bel pezzo: naturalmente per il bene della Nazionale ristoratori...». 

in piedi, Renato Besenzoni
In piedi, Renato Besenzoni, presidente Nir

Il pranzo è stato anche un momento d’incontro nel segno della solidarietà al popolo francese, al premier François Hollande e soprattutto ai familiari delle vittime degli attacchi terroristici di Parigi dello scorso 13 novembre.

«So benissimo anche - ha proseguito Besenzoni - che qualcuno di voi non sempre può essere presente alle nostre iniziative, per motivi senz’altro comprensibili, ma vorrei dirvi che sarebbe davvero auspicabile un impegno maggiore, da parte di tutti. Come vi dicevo, non abbiamo abbandonato i progetti più ambiziosi, come le trasferte a Mosca e negli Stati Uniti d’America ma, oggi, vi pregherei di sottoscrivere con me questa lettera, da inviare al Presidente della Repubblica francese François Hollande, per significargli la nostra vicinanza, ma soprattutto per gridare, se sarà possibile in uno stadio, con i colleghi francesi: “Viva la Libertà, viva la Democrazia, viva la Pace!”. Questo perché, assieme alla passione per lo sport, sono la buona tavola e la tradizione di alta cucina ad unire Italia e Francia, le nostre grandi Nazioni che hanno conquistato a caro prezzo i valori della solidarietà e dell’uguaglianza per tutti».

Giorgio Bini, vicepresidente
Giorgio Bini, presidente onorario Nir

«A questo punto, cari amici - ha concluso il presidente Nir - non mi rimane che augurarvi buone feste: un Natale sereno e un nuovo anno pieno di gioia e di soddisfazioni, oltre che di nuove occasioni per ritrovarci insieme, negli stadi e a tavola, con i tanti sostenitori della nostra Nazionale. Buone feste a tutti!».

Di seguito riportiamo il testo integrale della lettera della Nazionale italiana ristoratori, firmata dal presidente Besenzoni, al Presidente della Repubblica francese François Hollande.


Signor Presidente,
a nome della Nazionale Italiana Ristoratori, vorrei esprimerLe la nostra vicinanza e la nostra partecipazione al grande dolore che ha colpito la Sua Nazione. Siamo stati ospiti in terra di Francia ed abbiamo conosciuto i nostri colleghi francesi, con i quali abbiamo disputato una partita, come sempre a scopo benefico.

Ebbene, Signor Presidente, saremmo fieri di poter tornare in uno stadio del Vostro Paese, assieme alla Nazionale Ristoratori di Francia, quando e dove deciderete, per affermare con forza che la democrazia, l’uguaglianza, la solidarietà, la fratellanza, la Libertà, oltre alla cultura dell’alta cucina uniscono le nostre grandi Nazioni e che tutti noi sapremo vincere questa subdola guerra, sotto le universali insegne della Pace.

Signor Presidente, sin da ora siamo a Sua disposizione per programmare questa “Partita della Libertà e della Pace”, che avrà naturalmente uno scopo benefico che sarà Lei a decidere, se vorrà.

In attesa di un Suo cortese cenno, Le esprimo di nuovo la nostra vicinanza, in un grande, ideale abbraccio fraterno che so Lei vorrà estendere a tutto il popolo di Francia.

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