domenica 6 novembre 2016

La password perfetta? Chiedi a un’undicenne



La password perfetta?

Chiedi a un’undicenne

Ecco come la scelta della parola segreta

potrebbe diventare più facile del previsto Mira Modi ne genera di sicure ma anche facili da memorizzare con un sistema che si basa sul lancio di dadi, poi le spedisce per posta e le vende  a 2 dollari
In un mondo digitale in cui tutto è alla mercé degli hacker e in cui per il momento c’è
ancora bisogno di password tradizionali, la parola chiave “perfetta” può costare anche 2
 dollari: è generata in maniera semplice, quasi “naive”, con un lancio manuale di dadi e
 viene spedita in busta chiusa per posta ordinaria. A inventarsi il business è stata una
 ragazzina di 11 anni, Mira Modi, di New York, la cui storia sta facendo il giro dei giornali
di tutto il mondo.
Figlia della giornalista Julia Angwin, esperta di privacy, Mira ha cominciato quasi per
gioco a creare password lanciando dadi per aiutare la madre nella stesura del libro
“Dragnet Nation”. Ora la ragazzina ha un suo sito, dicewarepasswords.com, e un
 “doposcuola” redditizio. Se svolgesse questa occupazione a tempo pieno
 guadagnerebbe 12 dollari l’ora, più del salario medio di New York.
 La mini “impresa” di Mira sfrutta un metodo di generazione password che si chiama
 ‘Diceware’. Il sistema, inventato da Arnold G. Reinhold, si basa sul lancio manuale di un
dado a sei facce e ha come obiettivo la creazione di una “frase chiave” complessa ma
 anche facile da ricordare perché basata sull’accostamento casuale di parole (in genere
 almeno 5 o 6): vengono ottenute associando i numeri avuti dai dadi alle corrispondenti
 parole elencate in tabelle predefinite. L’undicenne ha però aggiunto il suo tocco: scrive a
 mano ogni password su un foglio di carta che poi spedisce in busta chiusa con la posta
 tradizionale. La ragazza sottolinea che il procedimento garantisce di ottenere una
 password difficile da hackerare, ma allo stesso tempo facile da ricordare. Tra i
 suggerimenti che dà c’è anche quello di modificare leggermente la stessa password con
 delle lettere maiuscole o aggiungendo dei simboli.
 La poesia casuale
 Mandare in pensione la parola chiave tradizionale sarà pure dietro l’angolo, grazie alla
 diffusione dei sistemi biometrici che consentiranno di sbloccare telefoni e pc con lo
 sguardo, la voce e i movimenti del corpo, ma nel frattempo oltre a Mira Modi anche gli
 scienziati sono alla ricerca della password perfetta. E qualcuno suggerisce di usare la
 poesia. Come Marjan Ghazvininejad e Kevin Knight, due linguisti computazionali
 americani, che suggeriscono un metodo suggestivo: creare una password con versi
 generati con parole a caso, in rima. La scelta dell’undicenne.       
(a cura di Nerea Bulva Panorama Edit)

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