Donald Trump
sceglie il Primitivo
pugliese
In queste settimane, come riporta la Repubblica, la Casa Bianca ha ordinato alle Tenute Chiaromonte di Gioia del Colle ben 720 casse di Primitivo pugliese, per un totale di ben 4.320 bottiglie.
L'azienda agricola Tenute Chiaromonte ha sede ad Acquaviva delle Fonti, e dopo l'ordine a confessarsi è proprio il patron Nicola Chiaromonte: «Ho rischiato un coccolone, ma è stato un attimo, poi ci ho brindato su».
Nicola Chiaromonte
Tuttavia, a differenza da quel che ci si può immaginare, il collegamento tra la Regione italiana e la Casa Bianca non è stata Ivanka Trump, la figlia del presidente Usa che in Puglia ha trascorso le vacanze estive nel 2015 e il cui ritorno era stato annunciato (invano) per le nozze di Renee Sutton ed Eliot Cohen sposi il 31 agosto a Borgo Egnazia.
«Ivanka non c'entra - confessa il vignaiolo - almeno credo. Tutto è accaduto grazie a una serata di degustazioni organizzata a LA dal nostro importatore americano. Tra i buyers c'era anche un emissario della Casa Bianca, che il giorno dopo ha commissionato oltre 700 casse dei nostri Primitivi».
Muro Sant'Angelo Contrada Barbatto
Alla volta della residenza presidenziale americana sono partite due etichette della cantina. La prima è il Mascherone Primitivo Igt Puglia: «Un vino semplicissimo, prodotto da vigneti giovanissimi nel 2016, non invecchiato e facile da bere, appena 13,5 gradi». L'altro è invece uno dei gioielli di famiglia, il Muro Sant'Angelo Contrada Barbatto, Primitivo Doc Gioia del Colle, «una delle etichette che hanno fatto la storia della nostra cantina, un rosso avvolgente di quasi 17 gradi, super-premiato. Spero che il presidente Donald abbia brindato almeno una volta con il nostro Primitivo».
Nicola Chiaromonte, prima maestro d'equitazione, oggi coltiva alberelli e sogna ad occhi aperti, e tra i sogni c'è proprio quello di «incontrare The Donald in persona. Melania l'ho sfiorata a novembre scorso a Pechino, sono andato a visitare la Grande muraglia tre ore prima che ci arrivasse lei».
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