giovedì 21 febbraio 2019

La Michelin incorona la cucina nordica 64 stelle ai ristoranti di 5 Paesi

La Michelin incorona 

la cucina nordica
64 stelle 

ai ristoranti 

di 5 Paesi

Sono 64 le stelle che la Guida Michelin ha assegnato ai ristoranti di Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia. Un certificato di quanto la cucina da queste parti abbia ormai raggiunto alti livelli. 

La pioggia di stelle arriva infatti poche settimane dopo il primo posto conquistato dalla Danimarca al Bocuse d'Or. A proposito dei ristoranti premiati, va detto che hanno conservano il massimo riconoscimento Geranium a Copenaghen (dove in cucina lavora la new entry di Euro-Toques Italia Martina Dodeci), Maaemo a Oslo e Frantzén a Stoccolma.

(La Michelin incorona la cucina nordica 64 stelle ai ristoranti di 5 Paesi)

Tre i ristoranti che possono vantare ora due stelle: il Noma di Copenhagen dopo il cambio di sede e l'apertura in Messico dove era ieri lo chef René Redzepi. Due stelle anche a Jacob Holmstrom e Anton Bjurh's Gastrologik di Stoccolma e Koks, nelle Isole Faroe, dove il capo chef di 29 anni, Poul Andrias Ziska, ha anche ricevuto il premio Young Chef per i Paesi nordici della Guida Michelin. Premio speciale della guida rossa anche per accoglienza e sala che va al capo chef Paul Profitt e il direttore generale Garrey Dylan Dawson per conto di Henne Kirkeby Kro, due stelle Michelin.

Cambia la geografia delle mete gastronomiche: oltre a Trondheim in Norvegia che appaiono per la prima volta nella guida, Aalborg e R›nde in Danimarca, Grindavik in Islanda e Kosta in Svezia fanno tutti il loro debutto nel 2019. Mentre l'Islanda azzera le stelle e ha un Bib a Reykjavik, Skal! Nel complesso, 30 ristoranti sono stati aggiunti a questa edizione.

Doppio premio a una donna chef, Heidi Bjerkan, per la sostenibilità della sua cucina di mare e una stella Michelin. Il direttore internazionale delle guide Michelin Gwendal Poullennec ha sottolineato il successo dell'originalità della cultura gastronomica nordica. «Celebriamo il dinamismo e la diversità nordica - ha detto - che trova un successo globale. È una cucina molto innovativa, con ingredienti prodotti in modo sostenibile, frutto anche della partecipazione della comunità locale».

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