Acqua ce n'è
ma bisogna...
farne buon uso
Difficile o quanto meno azzardato, in questo momento, parlare di crisi idrica nel nord Italia. Laghi con volumi sotto la media in pianura, sopra la media in montagna.
Secondo i rilevamenti ufficiali di Arpa Lombardia (l'Agenzia regionale per l'ambiente) questa la situazione dei grandi laghi: Garda 73% delle riserve, Verbano 67%, Lario 39%, Sebino 36%. Quello che sta peggio di tutti è il lago d'Idro con il 10% di riserve anche se ultimamente alla Provincia di Trento è stato chiesto dal Prefetto di Brescia di rilasciare più acqua per evitare anche rischi sanitari (leggasi legionella).
In pianura Padana il clima tropicalizzato con "bombe" d'acqua sempre più frequenti accompagnate da violenti grandinate, bufere e acquazzoni: «La situazione delle riserve idriche - scrivono gli esperti dell'Arpa - in Lombardia è in linea con la media del decennio 2006-2015 e superiore di circa il 40% rispetto al 2007, anno critico di riferimento». Questo è il principale dato emerso dal tavolo per l'utilizzo in agricoltura della risorsa idrica e fornito sempre dall'Arpa.
Dopo i mesi di aprile e maggio con precipitazioni, anche nevose, superiori alla media, giugno e luglio sono stati caratterizzati da precipitazioni poco inferiori alla media e temperature invece decisamente superiori. I volumi immagazzinati nei grandi laghi risultano in generale inferiori alla media del periodo, mentre quelli negli invasi montani sono superiori. Insomma acqua ve ne è; adesso, importante è farne buon uso, soprattuttto per l'irrigazione dei campi.
La grande sete è passata, mais e vite - ricordiamo che le radici possono scendere fino a decine di metri di profondità - hanno superato la fase critica, mentre per la frutta e la verdura - soprattutto meloni e angurie, salvo imprevisti meteo - si prevede una buona annata. L'oro blu scarseggia, farne un buon uso e non sprecarlo è nell'interesse di tutti.
Difficile o quanto meno azzardato parlare di crisi idrica nel nord Italia
In pianura Padana il clima tropicalizzato con "bombe" d'acqua sempre più frequenti accompagnate da violenti grandinate, bufere e acquazzoni: «La situazione delle riserve idriche - scrivono gli esperti dell'Arpa - in Lombardia è in linea con la media del decennio 2006-2015 e superiore di circa il 40% rispetto al 2007, anno critico di riferimento». Questo è il principale dato emerso dal tavolo per l'utilizzo in agricoltura della risorsa idrica e fornito sempre dall'Arpa.
La situazione delle riserve idriche in Lombardia è in linea con la media del decennio 2006-2015
Dopo i mesi di aprile e maggio con precipitazioni, anche nevose, superiori alla media, giugno e luglio sono stati caratterizzati da precipitazioni poco inferiori alla media e temperature invece decisamente superiori. I volumi immagazzinati nei grandi laghi risultano in generale inferiori alla media del periodo, mentre quelli negli invasi montani sono superiori. Insomma acqua ve ne è; adesso, importante è farne buon uso, soprattuttto per l'irrigazione dei campi.
Acqua ve ne è, importante è farne buon uso
La grande sete è passata, mais e vite - ricordiamo che le radici possono scendere fino a decine di metri di profondità - hanno superato la fase critica, mentre per la frutta e la verdura - soprattutto meloni e angurie, salvo imprevisti meteo - si prevede una buona annata. L'oro blu scarseggia, farne un buon uso e non sprecarlo è nell'interesse di tutti.
di Renato Andreolassi
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