venerdì 23 agosto 2019

Milano, cercarsi sponsor per le palme di piazza Duomo

Milano, 

cercarsi sponsor 
per le palme 

di piazza Duomo


Milano come Tunisi? Nel gennaio del 2017 si scatenarono polemiche e facili ironie attorno alle palme, i banani e gli arbusti floreali voluti dall'architetto Marco Bay nelle aiuole di fronte al Duomo. 

Un giardino che prima ha destato incredulità e curiosità, infine è diventato un elemento del paesaggio, una tappa d'obbligo da ammirare e immortalare quando si giunge al cospetto della Madonnina, quanto meno per capire come ha fatto resistere fino ad oggi, senza particolari problemi. Evidentemente l'aria “de Milan” ha fatto bene anche alle piante abituate a crescere ad altri climi e latitudini. Adesso il Comune cerca uno sponsor per quella piccola oasi di verde, visto che il contratto con l'attuale gestore, una multinazionale del caffè, è in fase di scadenza, il 31 dicembre.

Il Comune cerca nuovi finanziatori per la pulizia delle aiuole in Duomo (Milano, cercarsi sponsorper le palme di piazza Duomo)
Il Comune cerca nuovi finanziatori per la pulizia delle aiuole in Duomo

Fra settembre e ottobre sarà possibile presentare le nuove proposte di sponsorizzazione che possano prevedere sia il mantenimento dell'attuale fisionomia delle aiuole, sia il loro riassetto con la successiva manutenzione fino ad un massimo di tre anni. Dovranno essere però rispettati alcuni parametri: l'area è soggetta a vincolo diretto monumentale e quindi va tenuto conto delle varie prescrizioni, dovranno essere rispettati gli arredi e i manufatti esistenti, infine la scelta della vegetazione dovrà garantire un adeguato effetto estetico in tutte le stagioni mantenendo l'attuale presenza degli alberi. Banani e palme addio? Non è detto. A Milano tutto è possibile pur di stupire e guardare al futuro con provocazioni e proposte d'avanguardia. L'Expo e la città della moda insegnano.

Infine, un dato tutt'altro che secondario: in un decennio le zone verdi, sponsorizzate sono cresciute del 900%, passando da 50 alle attuali 500 per un totale di 288.290 mq di aree curate e gestite dai privati.
di Renato Andreolassi
Renato Andreolassi

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