sabato 31 agosto 2019

White insulta le donne in cucina Annie Féolde: Non sa quel che dice

White insulta 

le donne in cucina 
Annie Féolde: 

Non sa quel 

che dice


In un’intervista al Sunday Independent, Marco Pierre White, britannico da tre stelle Michelin, ha affermato che le donne non sarebbero capaci di reggere la pressione in cucina perché «troppo emotive». La replica di Annie Féolde, tristellata dell’Enoteca Pinchiorri: «Non si è reso conto di quello che ha detto».

 

Le donne? Sono più emotive degli uomini, per in cucina - a certi livelli - non ci dovrebbero neppure stare. È bufera sul cuoco inglese Marco Pierre White, che in un’intervista al Sunday Independent ha rilasciato dichiarazioni pesanti, persino ai limiti dell’insulto, nei confronti delle colleghe donne. «Hanno un palato migliore, un senso dell’olfatto più sviluppato, ma sono anche meno veloci e, soprattutto, fisicamente più deboli». Queste le dichiarazioni che stanno facendo il giro del mondo e che hanno già suscitato aspre reazioni, sia nel Regno Unito che all’estero.

(White insulta le donne in cucina Annie Féolde: Non sa quel che dice)
Annie Féolde

«Sono molto triste di sentire una cosa del genere, perché forse non ha pensato a quello che ha detto», ha dichiarato Annie Féolde, cuoca tristellata dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze, interpellata da Italia a Tavola.

«Non sono abituata a parlare male delle persone - ha aggiunto Féolde - ma questo chef è stato un po’ esagerato. Per una donna non è difficile fare questo lavoro, tutt’altro. Anzi, forse abbiamo più possibilità noi donne di cucinare molto bene. Semmai, un’altra cosa ci blocca ed è la famiglia. Ma questa è l’unica ragione per cui le donne in cucina sono meno numerose». Accuse rispedite al mittente, dunque, come ha fatto nelle scorse ore anche un altro cuoco tristellato nostrano, Massimo Bottura, secondo cui «la professionalità non ha sesso».

«Ho conosciuto e ho assaggiato dei piatti molto interessanti di certe signore chef - ha chiosato Féolde - e non potrò mai dire che le donne sono inferiori agli uomini in questo nostro mestiere».
di Sergio Cotti
Sergio Cotti

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