sabato 17 agosto 2019

Festival del Prosciutto di Parma “Finestre aperte” sulla Dop

Festival 

del Prosciutto 

di Parma 
“Finestre aperte” 

sulla Dop

Appuntamento dal 6 all’8 settembre a Langhirano (Pr). Sarà attiva una Cittadella del Prosciutto, animata da 18 produttori: previste degustazioni, cooking lesson a cura degli chef di Parma Quality Restaurant. 

Si aprirà venerdì 6 settembre a Langhirano la 22ª edizione del Festival del Prosciutto di Parma: una tre giorni per parlare di una Dop che è simbolo dell’eccellenza del Made in Italy alimentare nel mondo, per promuovere antiche tradizioni e un saper fare che si tramandano di generazione in generazione e per scoprire un territorio ancora poco conosciuto, ma che ospita bellezze come il Castello di Torrechiara, con la straordinaria Camera d’Oro, completamente affrescata, e come l’abbazia benedettina rinascimentale nota come Badia di Santa Maria della Neve.

Il Festival è giunto quest'anno alla 22ª edizione (Festival del Prosciutto di Parma Finestre aperte sulla Dop)
Il Festival è giunto quest'anno alla 22ª edizione

Il momento clou del festival sarà “Finestre Aperte” che nel 2019 e raddoppia, passando da due a quattro weekend: l’appuntamento è per il 7-8, il 14-15, il 21-22 e il 28-29 settembre. “Finestre Aperte” è un modo originale per portare alla conoscenza del largo pubblico le antiche tradizioni e il saper fare che si celano dietro il Prosciutto di Parma. Ogni weekend di settembre, i prosciuttifici del territorio parmense accoglieranno turisti e food lover, offrendo loro la possibilità di assistere al ciclo di lavorazione. A fare da guide saranno gli stessi produttori, che racconteranno e mostreranno come le cosce di suino, grazie a una particolare combinazione di clima, tradizione e passione, diventino Prosciutto di Parma Dop.

L'evento coinvolgerà anche numerosi prosciuttifici (Festival del Prosciutto di Parma Finestre aperte sulla Dop)
L'evento coinvolgerà anche numerosi prosciuttifici

Nei giorni del festival Langhirano ospiterà la Cittadella del Prosciutto: un’area dove 18 produttori della Dop racconteranno la propria storia e organizzeranno degustazioni di Prosciutto di Parma Dop, offerto in varie stagionature, a partire dai 12 ai 24 mesi, per arrivare anche ai 36 e più mesi. Previste anche esibizioni di taglio a mano del Prosciutto di Parma Dop: una vera e propria arte, che richiede un esercizio costante nel tempo per essere padroneggiata, e che è un mix tra rapidità, precisione e coreografia nella presentazione delle fette sul piatto.

«Il Festival - ha detto Vittorio Capanna, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma - sarà l’occasione per celebrare il Prosciutto di Parma e il suo legame con il territorio di origine. Oggi, grazie alla collaborazione delle diverse realtà coinvolte, abbiamo molti più momenti dedicati alla conoscenza e alla degustazione del nostro prodotto, a partire da Finestre Aperte che offre la fotografia migliore del Prosciutto di Parma e delle sue qualità organolettiche e nutrizionali».
I controlli sui prosciutti sono rigorosi (Festival del Prosciutto di Parma Finestre aperte sulla Dop)
I controlli sui prosciutti sono rigorosi

Il Festival del Prosciutto di Parma vivrà anche di scambi e collaborazioni. Sul piano gastronomico, sarà coinvolto Parma Quality Restaurants, il Consorzio - riunisce 28 ristoratori del territorio - che rappresenta la più alta espressione della cucina parmense. Sabato 7 e domenica 8 settembre, gli chef Maria Amalia Anedda (Ristorante “Les Caves”, a Sala Baganza), Filippo Cavalli (Ristorante “Osteria dei Mascalzoni”, a Parma), Mariano Chiarelli (Ristorante “I Du Matt”, a Parma) e Nico Tamani (Ristorante “Vecchia Fucina”, a Traversetolo) animeranno due cooking lesson: appassionati di cucina e foodie potranno così apprendere alcuni segreti per valorizzare in cucina, in modo originale, il Prosciutto di Parma Dop.

Il Festival è anche sinonimo di convegni. L’appuntamento più importante è quello in programma nella mattinata di sabato 7 settembre, a titolo “Dop Economy”. Il tema è la centralità, per l’economia italiana, del settore agroalimentare: come certificato dal Rapporto Ismea - Qualivita 2018, il segmento dei prodotti di qualità certificata Dop, Igp e Stg genera alla produzione un valore di 15,2 miliardi di euro, con una crescita annuale del 2,6%.

Per informazioni: www.festivaldelprosciuttodiparma.com

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