sabato 28 maggio 2022

Acquacoltura, biodiversità e varietà del pesce di lago

 Acquacoltura, biodiversità 

e varietà del pesce di lago

 QUESTI I TEMI CHE SONO STATI DISCUSSI NELLA 2° GIORNATA DEL FESTIVAL DEL PESCE D’ACQUA DOLCE A NAGO-TORBOLE SUL GARDA TRENTINO.

 

Dopo l’inaugurazione del Festival alla presenza del Sindaco di Nago Torbole Gianni Morandi, del Vice sindaco Sara Balduzzi, dell’assessore al Turismo di Arco Dario Ioppi e del Presidente dell’Apt Garda Dolomiti Silvio Rigatti, lo chef Isidoro Consolini ha preparato il piatto Pesci del Garda nel prato”, con salmone, trote bianche e rosa e lavarello, puntando alla realizzazione di un piatto sostenibile, dall’estetica raffinata e green.

Di seguito un breve video sulla giornata di ieri: https://we.tl/t-iFLm9jqrSs .

La 2° giornata ha fatto il punto sulla situazione ittica del lago di Garda, uno dei temi primari di questo evento.

I relatori del convegno erano: Filippo Gavazzoni, Vicepresidente Comunità del Garda; Leonardo Pontalti, dell’Ufficio Faunistico Provincia Autonoma di Trento; Ivano Confortini, biologo - Regione Veneto; Barbara Pellegri, Presidente di Astro. Ha moderato il dibattito il prof. Giovanni Garavaglia, esperto di ambiente e Segretario generale del Club dei Sapori. E’ intervenuto il Segretario della Comunità del Garda Livio Ceresa che ha portato i saluti della Presidente On. Maria Stella Gelmini a cui ha fatto seguito il Vicepresidente Filippo Gavazzoni che ha introdotto l’incontro.

“Una delle cose più importanti e caratterizzanti del Lago di Garda è la sua biodiversità, legata all'ittiofauna. Infatti sono proprio le specie ittiche gardesane, che hanno caratterizzato l'economia costruendo tradizioni e realtà importanti fino al dopoguerra. 

lo chef Isidoro Consolini
Certo, l'avvento del turismo ha in un certo qual modo interrotto quel forte legame con il territorio e con il Lago che era tipico delle genti gardesane. Oggi la situazione della disponibilità ittica risente chiaramente di una società che è cambiata e di un habitat non più in grado di sostenere se stesso.

Sono convinto però che il vero obiettivo da perseguire per il futuro del bacino Benacense e come futuro intendo sia la parte legata al turismo, che quella legata alla sua ittiofauna e il suo ecosistema, sarà recuperare quel grande patrimonio rappresentato appunto dalle specie ittiche, fregiando di un marchio di qualità il pescato gardesano, che vive nelle acque più pulite d'Italia, nell'ordine dei grandi laghi subalpini e sarà certo l'elemento distintivo che caratterizzerà la promozione turistica la valorizzazione del territorio e la sua tutela nel prossimo futuro.

Dobbiamo puntare su cui che ci rende unici e su ciò che ha una storia da raccontare”.

Filippo Gavazzoni, Vicepresidente Comunità del Garda


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