mercoledì 25 maggio 2022

Anche Al Bano ce l'ha col Reddito di cittadinanza: “Nessuno lavora nei miei terreni”

Anche Al Bano ce l'ha 

col Reddito di cittadinanza: 

“Nessuno lavora 

nei miei terreni”

Il noto cantante interviene sulla querelle dichiarando che la carenza di stagionali è causata dall'ammortizzatore sociale. La sua proposta: “Si faccia come in Germania dove i dodicenni fanno apprendistato nelle imprese”


Anche il noto cantante Al Bano Carrisi è rimasto suo malgrado coinvolto nella vicenda legata alla mancanza di lavoratori stagionali. Un problema segnalato recentemente anche dal Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, dove all'appello mancherebbero 250mila lavoratori. E come a suo tempo aveva fatto il noto imprenditore Flavio Briatore, anche Al Bano ha dato la colpa dal Reddito di cittadinanza. Non trova infatti nessuno disposto a venire a lavorare nelle vigne e negli oliveti della sua azienda agricola. Per lui «Bisognerebbe fare come in Germania, dove già a 12 anni, i ragazzi fanno apprendistato nelle imprese». Italia a tavola con una serie di interviste agli addetti ai lavori ha cercato dare voce a tutti per fare luce su una questione che appare molto complessa.

Al Bano e la mancanza di stagionali: «Colpa del Reddito di cittadinanza»

Al Bano Carrisi non trova lavoratori che possano badare alle vigne e agli oliveti della sua azienda agricola. Un problema, quello legato alla mancanza degli stagionali, che sta venendo sempre più alla luce e per il celebre cantante, è causato principalmente da un fattore: il Reddito di cittadinanza. «La mancanza di manodopera è una realtà drammatica con cui mi scontro ogni giorno con la mia azienda agricola - ha dichiarato in un'intervista pubblicata dal settimanale Nuovo - La colpa? Il reddito di cittadinanza, innanzitutto». Al Bano si schiera apertamente con chi contesta il sussidio, affiancando la sua voce di dissenso a quella di un altro Vip, come l'imprenditore Flavio Briatore. «I giovani preferiscono il Reddito di cittadinanza a un percorso di carriera - aveva dichiarato - Anche quando il percorso glielo si offre, ben retribuito: pur garantendo stipendi adeguati e contratti a lungo termine, rifiutano».

La provocazione di Al Bano: «Si faccia come in Germania, apprendistato a 12 anni»

Al Bano, intervistato sempre dal settimanale Nuovo ha proposto anche la sua personale soluzione a un problema che appare ben più complesso. «Bisognerebbe fare come in Germania, dove a 12 anni i ragazzi dopo la scuola fanno apprendistato nelle imprese».

 Un problema complesso

Limitare al Reddito di cittadinanza la mancanza di lavoratori stagionali appare però riduttivo. Gli addetti ai lavori percepiscono anzitutto un disallineamento tra domanda e offerta. L’emergenza pandemica ha cambiato la situazione legata alla precarietà di alcuni impieghi, come quello della ristorazione, rimasto a lungo fermo, e tanti giovani hanno preferito puntare su lavori completamente differenti, ma più stabili e sicuri. C’è inoltre da considerare l’aspetto legato alla retribuzione, considerata da molti ex lavoratori non adeguata.

Una panoramica completa l'ha fornita nei mesi scorsi il sondaggio online di LavoroTurismo (sito Web pensato per la ricerca di lavoro, personale, informazioni e servizi nel turismo), realizzato in collaborazione con Italia a Tavola. Questo autunno 1.650 lavoratori e 332 imprenditori hanno partecipato al questionario da cui è emerso che solo il 3% dei lavoratori ha rifiutato l'impiego perché aveva il reddito di cittadinanza. Tutti lo hanno invece cercato, invano, prima dell'inizio della stagione. Allora c'era troppa incertezza e si prospettava di lavorare soltanto per mezza stagione. Questo ha di fatto scoraggiato molti lavoratori a trasferirsi nelle località turistiche. Ma non solo; dal sondaggio è emerso che il 55% degli intervistati ha poi lavorato più del dovuto, dalle 9 alle 12 ore, e non ha nemmeno avuto adeguati turni di riposo. Aspetti che sicuramente finiscono ulteriormente per scoraggiare la ricerca di impiego. Italiaatavola

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