mercoledì 15 gennaio 2014

SPORCAMUSS DI BARI

UN' IMPALPABILE SFOGLIATINA
CUSTODISCE UNA CREMA CALDA

L'impalpabile sfogliatina custodisce la crema…

COL MOSCATO D'ASTI
DI MICHELE CHIARLO
E’ d’obbligo a Bari chiudere con gli “sporcamuss”, letteralmente sporca bocca o faccia, sono due impalpabili sfogliatine ricoperte di zucchero a velo con centro crema pasticciera. Sono dei deliziosi dolci pugliesi buoni e semplici da preparare. Una denominazione scontata perché mangiandoli, inevitabilmente si finisce per sporcarsi con la crema calda contenuta all’interno della pasta sfoglia. A introdurli in Puglia, dovrebbero essere stati i francesi ai tempi della dominazione normanna o anche più di recente, agli inizi dell’800 con Gioacchino Murat, che ha dato a Bari l’impronta urbanistica moderna creando il quartiere che porta il suo nome. La milanese Bona Sforza, regina di Polonia, potrebbe averci messo lo zampino nella creazione di questa ricetta. La sovrana finì i suoi giorni in Puglia. Di sicuro gli sporcamuss non dovevano dispiacere al trio argentino Sivori, Angelillo e Maschio conosciuti come gli angeli dalla faccia sporca. Protagonisti della storia del calcio italiano degli anni sessanta i tre giocatori quando il campionato li portava a disputare le partite a Bari mai si sottraevano a gustare gli sporcamuss e divennero il trio degli angeli dalla faccia sporca. Qualcuno sostiene che i dolci sarebbero stati inventati dallo chef del ristorante “Il sorso preferito” in centro a Bari. Lasciando da parte la paternità passiamo alla parte migliore: gustarli. Fondamentale è servirli caldi e la cosa non è semplicissima per chi li prepara perché quando si farciscono si corre rischio di scottarsi. Tuttavia c’è la possibilità di far raffreddare le sfoglie, riempirle di crema pasticciera e infornarle di nuovo. La qualità ne risente in modo evidente.
www.vinoecibo.it

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